di Jerry
Brainum
Uno
dei problemi più comuni fra i bodybuilder con più di 50 anni è come
conservare i muscoli con il passare del tempo, un fattore che non è importante
solo per ragioni estetiche, ma anche per la salute. Una ricerca ha mostrato
che, normalmente, la ragione della perdita di mobilità nelle persone anziane è
l’indebolimento muscolare e un modo semplice per preservare i muscoli è
continuare ad allenarsi. Naturalmente, è probabile che dobbiate apportare
alcune modifiche: i carichi che sollevavate facilmente a 20 anni possono
diventare una vera sfida quando si superano i 50...
Anche
la dieta è importante. Varie ricerche hanno dimostrato che essa può influenzare
positivamente il progresso muscolare negli atleti anziani, come mostra
chiaramente uno studio di qualche anno fa condotto su uomini fra i 49 e i 73 anni che sono
stati sottoposti a diete specifiche e ad un allenamento con i pesi supervisionato di 21 settimane.
Gli
scienziati hanno chiesto a metà dei soggetti dello studio di assumere pasti a
base di cereali ricchi di fibre, frutta, verdura, carni magre, pesce e
latticini. Le percentuali suggerite dei nutrienti si avvicinavano a quelle
consigliate negli Stati Uniti (lo studio è stato condotto in Finlandia).
Inoltre, gli studiosi hanno spiegato ai soggetti come pianificare i loro pasti
in modo da assumere almeno 1 g di proteine per chilogrammo di peso corporeo al
giorno, un valore lievemente superiore agli 0,8 g consigliati alla maggior
parte delle persone. I soggetti hanno eseguito sollevamento pesi 2 volte a
settimana per 21 settimane, seguendo un programma incentrato sulla progressione
dei carichi con un’enfasi particolare sull’allenamento delle gambe.
Una dieta ricca di fibre e povera di grassi stimola un declino del testosterone
maschile e livelli bassi di questo ormone non facilitano la crescita muscolare;
infatti, questo è uno dei motivi per cui è raro che i campioni di bodybuilding
siano vegani e quei pochi, oltre che avere una predisposizione genetica
particolare che permette loro di assimilare e ricombinare correttamente gli
aminoacidi, devono comunque integrare quotidianamente con buone dosi di lisina.
I vegetariani, che mangiano prodotti del latte e le uova ottengono, invece,
risultati molto migliori.
Lo
studio ha scoperto che la combinazione di più proteine e un’assunzione di
grassi pari ad almeno il 30% delle calorie totali aumentava i livelli di testosterone
e migliorava i guadagni di massa muscolare e forza dei soggetti. Sembra,
quindi, che una dieta ricca di fibre non abbia avuto effetti negativi sulla
costruzione muscolare o sul quadro ormonale. Il segreto è l’assunzione di
grassi pari al 30% delle calorie: probabilmente, assumere una quantità di
grassi inferiore mentre si segue una dieta ricca di fibre avrebbe avuto effetti
negativi sul livello di testosterone.
In più, i soggetti avevano anche
livelli di testosterone libero, o attivo, maggiori. Nel sangue, la maggior
parte del testosterone è legato a proteine e si attiva solo quando è libero.
Come è stato dimostrato dallo studio finlandese su soggetti anziani, uno dei modi
per stimolare questo processo è non ridurre eccessivamente i carboidrati, aumentare
l’apporto di proteine e tenere i grassi a circa il 30% dell’assunzione calorica
media.
Bibliografia
Sallinen,
J., et al. (2007). Dietary intake, serum hormones, muscle mass and strength
during strength training in 49-73-year-old men. Int J Sports Med. 28(12):1070-1076.
Articolo pubblicato su IRONMAN allegato ad OLYMPIAN'S NEWS n° 94, pag 28 da Sandro Ciccarelli Editore Srl. Tutti i diritti riservati. Powered by Olympian’s News - Clicca qui per abbonarti!
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