di Jerry Brainum
Molti
dietologi sostengono che gli integratori proteici sono un pessimo investimento
e vari testi sull’alimentazione affermano che per colmare i fabbisogni proteici
degli atleti è sufficiente che le proteine rappresentino il
15% delle calorie assunte giornalmente. Aggiungono, poi, che mangiare alimenti
ricchi di proteine (carne, uova, pollame, pesce e latticini) non è molto
difficile. Quello che è spesso
trascurato, però, è il fatto che gli integratori proteici concentrati hanno
delle caratteristiche di assorbimento specifiche, oltre a contenere ingredienti
“accessori” che sono particolarmente benefici per la salute oltre che per gli
obiettivi di fitness.
Un esempio
di come una combinazione di integratori proteici possa favorire i guadagni
muscolari
emerge
chiaramente da uno studio recente in cui i soggetti hanno ricevuto varie
combinazioni di proteine del latte con colostro e creatina1. Prima di scendere nei dettagli, forse avete
bisogno di alcune informazioni sul colostro: questa sostanza è il latte che le
mucche producono per alcuni giorni dopo avere figliato. Si dice che il colostro
faccia bene agli sportivi perché è ricco di fattori immunologici e di
crescita (100 volte più del latte normale). Una delle sue caratteristiche
essenziali è la concentrazione elevata di fattore di crescita insulinosimile 1
(IGF-1), che è considerato l’effettore anabolico
dell’ormone della crescita. Una delle forme di IGF-1 è il regolatore principale della risposta anabolica nei muscoli all’allenamento con i
pesi, ma la domanda è, l’IGF-1 presente negli integratori ha effetto sugli
esseri umani?
Nei neonati,
sia umani che bovini, il tratto digestivo è relativamente permeabile, quindi molte
proteine possono passare intatte nel loro organismo. Dopo l’infanzia, questa
permeabilità scompare. Poiché l’IGF-1 è un ormone peptidico (cioè, una
lunga catena di aminoacidi legati insieme), normalmente l’assunzione per via
orale ne provoca la degradazione in aminoacidi, prima che la sua funzione
ormonale si attivi.
Alcuni studi
suggeriscono che altre sostanze presenti nel colostro possano trasportare l’IGF-1
intatto nell’organismo, dove l’ormone esercita i suoi effetti anabolici, mentre
altri hanno concluso che l’IGF-1 presente nel colostro non sopravvive alla
barriera digestiva.
E ora
passiamo a questo nuovo studio. 49 soggetti che praticavano allenamento con opposizione
di resistenza hanno seguito un programma di allenamento per tutto il corpo per
12 settimane. I soggetti sono stati divisi in gruppi, che hanno assunto gli
integratori seguenti:
1) Solo
proteine;
2) Proteine
e colostro;
3) Proteine
e creatina;
4) Colostro
e creatina.
Tutti gli
integratori contenevano la stessa quantità di calorie e fornivano la stessa
dose di proteine, pari a 60 g al giorno. Le proteine erano caseina e siero e/o
colostro. All’inizio, a metà e alla fine delle 12 settimane, i soggetti sono
stati sottoposti a test per la composizione del corpo, la forza e la capacità
di esecuzione di attività anaerobiche giudicati attraverso sprint di 30
secondi.
Dopo 12
settimane, la forza e la durata muscolare sono aumentate allo stesso modo in
tutti i soggetti e anche i miglioramenti della prestazione negli sprint sono
stati simili. La differenza principale è stata che in tutti i gruppi tranne
che in quello solo proteine si è rilevato un aumento più significativo della
massa corporea; i guadagni più alti di massa magra si sono osservati nei
soggetti dei gruppi proteine e creatina, e colostro e creatina.
Un altro
studio recente ha ottenuto risultati sorprendenti riguardanti la relazione fra
l’aumento della sintesi proteica muscolare provocato da un allenamento con i pesi
e la produzione di proteine2. 8 uomini
giovani con in media 21 anni hanno allenato una sola gamba con leg extension e
leg press, in due sessioni distinte. Dopo la prima sessione, i soggetti hanno
ricevuto una fra due bevande isocaloriche. La prima bevanda conteneva 10 g di
proteine del siero e 21 g di fruttosio che non stimola un
rilascio immediato dell’insulina. La seconda bevanda, invece, conteneva
fruttosio e maltodestrina. Gli allenamenti sono stati eseguiti a
due settimane di distanza per determinare gli effetti di ciascuna delle due
bevande da sola.
Le
misurazioni della sintesi proteica muscolare hanno mostrato che la combinazione
fruttosio e siero raddoppiava l’aumento della sintesi proteica muscolare dopo l’attività
fisica. L’aspetto
interessante dello studio è che le bevande usate contenevano una quantità
minima di proteine (solo 10 g, all’incirca come quelli presenti in un uovo).
Quindi, per avviare il processo di costruzione muscolare dopo l’allenamento non
è necessaria una dose elevata di proteine di alta qualità.
Due studi
recenti condotti su topi hanno illustrato le proprietà brucia grassi del
siero. Nel primo esperimento, per 25 giorni gli scienziati hanno somministrato
ai topi varie combinazioni di proteine3.
I regimi dietetici così creati erano 10. La dieta di controllo comprendeva
proteine normali, mentre le altre usavano combinazioni diverse con proteine del
siero e del latte. La scoperta principale è stata che, apparentemente, una
componente del siero che prende il nome di beta-lattoalbumina ha un forte
effetto stimolante sulla perdita di grasso corporeo, nonché sulla
conservazione della massa magra. I ricercatori hanno suggerito che, per
massimizzare gli effetti di riduzione dell’appetito di un apporto proteico
elevato, è necessario assumere anche pochi carboidrati o molti grassi; in
breve, gli effetti di una dieta ricca di proteine sulla riduzione dell’appetito
sono maggiori se la dieta è povera di carboidrati e ricca di grassi e
proteine.
L’altro
studio condotto su topi ha scoperto che, quando gli animali hanno ricevuto il
siero, hanno mostrato guadagni molto minori di peso e di grasso corporeo4. Un’ipotesi è
che il glicomacropeptide, un peptide presente nell’isolato di siero, riduce l’appetito,
stimolando il rilascio di un ormone intestinale chiamato colecistochinina. Gli
scienziati hanno somministrato ai topi isolato di siero oppure caseina. Ebbene,
negli animali che hanno ricevuto il siero il peso è aumentato del 30% in meno
rispetto a quanto avvenuto nei topi che avevano assunto la caseina. Una delle
possibili ragioni è che il glicomacropeptide ha prodotto una riduzione del 64%
del livello di insulina a riposo, una condizione che favorisce sia un aumento
della perdita di grasso corporeo, che una diminuzione della sintesi lipidica.
Un altro
studio ancora ha infine esaminato gli effetti del siero assunto per via orale prima e dopo un
allenamento con i pesi sulla miostatina, una proteina che inibisce la crescita
muscolare5. Alcuni
uomini anziani o di mezza età che praticavano sollevamento pesi hanno ricevuto
15 g di siero o un placebo prima e dopo l’allenamento. L’RNA della miostatina
si è ridotto solo nel gruppo placebo, un risultato che conferma che l’allenamento
con i pesi da solo riduce la miostatina. Questo non è accaduto nei soggetti
del gruppo siero; questa sostanza, però, ha altre proprietà anticataboliche
collegate con la miostatina. Nel gruppo siero, infatti, i test hanno mostrato
un aumento delle proteine leganti la miostatina, che disattivano questa
sostanza. I ricercatori hanno, quindi, concluso che il siero, in
associazione con l’allenamento con i pesi, smorza la miostatina, seguendo un
meccanismo diverso da quello dell’attività fisica da sola e aumentando,
quindi, gli effetti benefici del sollevamento pesi sul controllo della
miostatina.
1 Kerksick,
C.M., et al. (2007). Impact of differing protein sources and a creatine containing nutritional formula after 12 weeks of resistance training. Nutrition. 23:647-56.
2 Tang, J.E., et al. (2007). Minimal whey protein with carbohydrate stimulates muscle protein synthesis following resistance exercise in trained young men. Applied Physiol Nutr Metab. 32:1132-1138.
2 Tang, J.E., et al. (2007). Minimal whey protein with carbohydrate stimulates muscle protein synthesis following resistance exercise in trained young men. Applied Physiol Nutr Metab. 32:1132-1138.
3 Pichon, L., et al. (2007). High protein diets containing different milk
protein fractions differently
influence energy intake and adiposity in the rat. Brt J Nutr. In press.
4 Royle, P.J., et al. (2007). Whey protein isolate and glycomacropeptide
decrease weight gain and
alter body composition in Wistar rats. Br J Nutr. In press.5 Hulmi, J.J., et al. (2008). The effects of whey protein on myostatin and cell cycle-related gene expression responses to a single heavy resistance exercise bout in older men. Eur J Applied Physiol. In press.
Articolo tratto da OLYMPIAN'S NEWS n° 99, pagg 24-25. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!
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