Del Dott. George Redmon
Il monossido di azoto, o ossido di azoto (NO), è il principale vasodilatatore del corpo. La vasodilatazione è il processo fisiologico grazie al quale il diametro dei vasi sanguigni viene allargato, per permettere un maggiore flusso di sangue. Clinicamente, i medicinali utilizzati per aumentare questo processo abbassano la pressione del sangue, prevengono e curano vari disturbi cardiaci e curano malattie causate dalla scarsa circolazione del sangue, come l’acrocianosi, che provoca la perdita di colore in mani e piedi. Medicinali come il Viagra, utilizzati per curare le disfunzioni erettili, sono stati sviluppati tenendo conto della produzione del monossido di azoto e del suo ruolo nella dilatazione del tessuto muscolare liscio nelle arterie del pene, permettendo una maggiore circolazione del sangue per facilitare l’erezione.
Per quanto riguarda i bodybuilder, i ricercatori hanno scoperto che una maggiore produzione di NO aumenta il flusso del sangue e il trasporto di ossigeno ed elementi nutritivi ai muscoli. Il risultato è una rimozione più rapida degli scarti metabolici, una maggiore forza nell’allenamento, un recupero più efficace, un aumento più rapido della massa muscolare, un allargamento delle cellule dei muscoli e più forza generale. Alcuni fra i potenziatori di NO più famosi sono la L-arginina, la citrullina e la crisina. Con la scienza che continua a fare passi da gigante, scoprendo sempre nuovi benefici anabolici legati all’NO, emerge anche una nuova categoria di prodotti, conosciuta come “potenziatori dell’NO2”. Se i benefici del picnogenolo, un potente antiossidante, sono ormai noti e il prodotto è usato su scala mondiale, il suo ruolo nella produzione del monossido di azoto e come agente anabolizzante è stato solo ipotizzato.
Il picnogenolo è un estratto naturale della corteccia del pino marittimo, un albero tipico della costa sudorientale della Francia. Nella sua corteccia sono contenuti costituenti chimici detti procianidine, bioflavonoidi e acidi organici. A oggi sono state condotte più di 220 ricerche sui vari benefici per la salute attribuiti al picnogenolo, come il controllo dei radicali liberi, il rinforzo delle pareti dei vasi sanguigni, una capacità di guarigione più rapida, una migliore risposta antinfiammatoria, un effetto antistress, il controllo della pressione, un rafforzamento del sistema immunitario e un effetto positivo sulla difunzione erettile. Aumentando l’emissione di monossido di azoto, si è in grado di portare ai muscoli quantità maggiori di ossigeno ed elementi nutritivi, aumentando così la capacità del muscolo di gestire le richieste eccessive che gli vengono imposte durante l’allenamento con i pesi e la sua abilità a recuperare e ricostruirsi, nonostante queste condizioni così intense.
Vista la sua abilità ad aumentare il flusso sanguigno e il suo ruolo sul controllo della pressione, i ricercatori della University of South Florida e della University of California hanno ipotizzato che il picnogenolo influisca sul monossido di azoto. I ricercatori hanno scoperto che bilancia i livelli di NO nelle pareti delle arterie, aumentando così il flusso sanguigno. Di recente, in una ricerca condotta dalla Hiroshima University in Giappone, gli scienziati hanno analizzato gli effetti del picnogenolo sul rilasco di NO e dell’aminoacido L-arginina. Dopo che i soggetti avevano ingerito 180 milligrammi al giorno di picnogenolo per due settimane, i ricercatori hanno riscontrato un aumento del 42% nel flusso sanguigno, grazie alla stimolazione dell’acetilcolina. L’acetilcolina, un neurotrasmettitore del cervello, stimola le cellule delle arterie ad accelerare la produzione di monossido di azoto tramite la L-arginina.
Oltre alla sua connessione con l’NO, gli scienziati hanno scoperto che il picnogenolo aumenta il consumo del grasso corporeo e il suo immagazzinamento nelle cellule grasse. Una nuova ricerca afferma che il picnogenolo può aumentare la produzione dell’ormone della crescita, che potrebbe essere uno stimolo per l’organismo a bruciare grassi. L’ormone della crescita, infatti, sembra che aumenti l’attività di un enzima (lipasi ormono-sensibile) che accelera l’eliminazione dei grassi immagazzinati nel corpo. Altre ricerche hanno scoperto che il picnogenolo può aumentare il livello di resistenza del fisico anche del 21%, se ingerito in dosi da 200 milligrammi al giorno.
Il picnogenolo può anche prevenire danni ai muscoli, riducendo lo stress ossidativo dato dai radicali liberi durante l’esercizio fisico. Molecole molto reattive che possono danneggiare anche le cellule del cervello, questi radicali liberi accelerano il processo di invecchiamento e distruggono qualsiasi cosa incontrino sul proprio cammino, compreso il tessuto muscolare. Secondo le ricerche, il picnogenolo può fermare o ridurre il danno causato dai radicali liberi. Inoltre, gli antiossidanti come il picnogenolo giocano un ruolo fondamentale nel regolare la produzione di acido lattico, che può provocare l’affaticamento precoce dei muscoli e impedirne il completo recupero.
Dosi consigliate: dai 60 ai 360 milligrammi al giorno, per un mantenimento della condizione fisica generale. Per uso terapeutico, da 1 a 1,5 milligrammi per ogni chilo di peso corporeo.
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Articolo tratto da OLYMPIAN'S NEWS n° 123 pag. 33. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!
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