Gli integratori alimentari sono stati definiti dall'EHPM, la Federazione Europea delle Associazioni dei Produttori di Prodotti Salutistici, come: "preparazioni come tavolette, capsule, polveri e liquidi composte da o contenenti nutrienti, micronutrienti e/o altre sostanze commestibili assunte in dosi unitarie, destinate ad integrare la normale alimentazione".
Il Dietary Supplement Health and Education Act (DSHEA), la legge americana sugli integratori alimentari, definisce l'integratore come "un prodotto destinato ad integrare l'alimentazione, contenente o composto da: vitamine, minerali, erbe o altri prodotti vegetali (escluso il tabacco), aminoacidi, sostanze alimentari per uso umano atte ad aumentarne il consumo totale, un concentrato come un prodotto sostitutivo di pasto o una barretta, un prodotto metabolico, un costituente, un estratto o una combinazione degli ingredienti sopra descritti". L'integratore è inteso essere ingerito come pillola, capsula, compressa o forma liquida, non è inteso essere usato come un alimento convenzionale o come unico elemento di un pasto o di una dieta e deve essere etichettato come “integratore alimentare”.
La U.S. Food and Drug Administration (FDA) non regola gli integratori alimentari come invece fa con i farmaci. Gli integratori non devono ottenere un’approvazione preventiva per la sicurezza e l’efficacia come invece succede per i farmaci. Però, diversamente da quanto si pensa, la FDA ha il potere di togliere un prodotto dal mercato se lo considera pericoloso. È quello che è successo con il brucia grasso erboristico efedra. La legge USA in ogni caso è molto chiara nel constatare che gli integratori sono alimenti e sono così soggetti alle leggi sugli alimenti. La legge specifica chiaramente che non sono da considerarsi né medicinali, né additivi.
In Europa, il parlamento Europeo, con la direttiva 2002/46/CE del 10 giugno 2002, ha definito gli integratori alimentari come "prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate". Per la direttiva CEE i termini «complemento alimentare» o: «supplemento alimentare» sono da intendersi come sinonimi di: «integratore alimentare», mentre per «sostanze nutritive» o «nutrienti» si intrendono esclusivamente vitamine e minerali. Con il termine "predosate" si fa riferimento alle "forme di commercializzazione quali capsule, pastiglie, compresse, pillole, gomme da masticare e simili, polveri in bustina, liquidi contenuti in fiale, flaconi a contagocce ed altre forme simili di liquidi e di polveri destinati ad essere assunti in piccoli quantitativi unitari."
In Italia tale direttiva, comprensiva della medesima definizione, è stata recepita nel 2004 con il D.Lgs. 169.
Come si può notare tutte queste definizioni delineano il concetto di integratore alimentare in modo abbastanza chiaro. Si tratta di un alimento pensato specificamente per integrare l'alimentazione e contenente vari nutrienti non facilmente reperibili in "sufficiente quantità" dalla normale dieta. L'integratore non ha dunque proprietà curative, perchè non è un farmaco, ma serve a completare la normale dieta in caso di carenze o necessità nutrizionali dovute ai più svariati fattori: indisponibilità di cibo, attività lavorativa pesante, attività sportiva, etc...
Il termine di "sufficiente quantità" è una variabile molto ampia che dipende da due fattori: il fabbisogno individuale, che può variare di molto da una persona all'altra, e la determinazione di quello che è considerato "sufficiente". Su quest'ultimo punto in particolare esistono due punti di vista. Da una parte c'è chi ritiene sufficiente la quantità di una sostanza che assicuri, nella maggior parte della popolazione, l'assenza di sintomi di carenza, cioè le classiche malattie di carenza vitaminica quali beri-beri, scorbuto, ecc. Si tratta della quantità giornaliera raccomandata (RDA) e, per l'Italia, dei "Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti per la popolazione italiana" (LARN). Dall'altra c'è invece chi sostiene il concetto di una quantità ottimale per ciascun individuo, ossia di una quantità che non solo assicuri l'assenza di sintomi evidenti, ma che contribuisca ad un fisico sano e resistente conferendo contemporanemente alla persona uno stato di salute e performance fisico atletica ottimale. Quest'ultimo punto di vista ha trovato conferma scientifica negli ultimi anni in diversi studi sulle proprietà benefiche delle sostanze dette "antiossidanti" a dosaggi anche di molto superiori all'RDA. Stesso discorso vale per prodotti come la Glutammina o gli acidi grassi essenziali Omega 3.
Come conseguenza di questa duplice interpretazione, esistono sul mercato integratori alimentari formulati per sopperire alle carenze nutrizionali con la quantità raccomandata, mentre ci sono altri integratori che, ispirandosi al concetto di "salute dinamica" ottimale e performance sportiva, vengono proposti spesso con dosaggi largamente superiori a quanto non sia necessario per scongiurare le carenze ovvie e le malattie gravi. Mentre negli Stati Uniti prevale la prima interpretazione, l’orientamento comunitario è quello di assumere come riferimento generale livelli entro i limiti di sicurezza (upper safe level: UL), pur tenendo in considerazione le RDA (recommended dietary allowances). In Italia pertanto i livelli massimi ammessi devono rispettare le RDA (recommended dietary allowances) considerando i fabbisogni giornalieri raccomandati per la popolazione italiana (LARN) .
In ogni caso, spetta esclusivamente a figure professionali preparate in materia di alimentazione e nutrizione umana stabilire quale sia il reale bisogno di un integratore alimentare, fermo restando che è buona regola consultare sempre il proprio medico per accertare l'assenza di qualsivoglia controindicazione (incluse possibili allergie, intolleranze o interazioni con altri integratori o farmaci assunti contemporaneamente).
Lo staff di blogintegratori.it
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