31 gennaio 2014

Avete preso la glutammina?

di Steve Holman

La ricerca recente mostra effetti precedentemente ignorati della glutammina: ad esempio, questa sostanza favorisce l’attività dei geni che producono le proteine da shock termico, proteine speciali che proteggono le cellule e intervengono in condizioni di forte stress. Esse preservano la funzionalità cellulare e prevengono la distruzione delle cellule provocata da uno stress fuori controllo. Senza le proteine da shock termico, le cellule morirebbero. La glutammina aiuta i pazienti ospedalizzati in stato catabolico, perché stimola la sintesi delle proteine da shock termico che consentono ai malati di sopravvivere e di guarire (1).

28 gennaio 2014

Il latte fermentato protegge la massa muscolare?

Tratto da Nutrition Science
a cura di Jerry Brainum

Il latte fermentato è simile allo yogurt liquido. Per produrlo, si aggiungono colture di batteri benefici al latte scremato. Questo latte è molto popolare in Giappone, dove gli si riconoscono numerosi benefici per la salute, compreso l’allungamento della durata della vita, una riduzione della pressione del sangue e una protezione contro il cancro.

Uno studio suggerisce che il latte fermentato potrebbe interessare i bodybuilder. Due gruppi di topi hanno corso su un tapis roulant: uno di essi riceveva del latte fermentato, mentre un terzo gruppo non praticava attività fisica e serviva come gruppo di controllo. Nei topi che praticavano attività fisica, ma non assumevano il latte fermentato gli enzimi che segnalano un danno a livello muscolare sono aumentati e gli animali hanno mostrato un danno ossidativo esteso ai muscoli. Nei topi che assumevano il latte fermentato, invece, non si è rilevato questo danno.

24 gennaio 2014

Una dose di latticini al giorno per combattere l'ipertensione

da Nutrition Science
a cura di Jerry Brainum

Gli scienziati hanno scoperto che le persone che consumano regolarmente prodotti caseari magri sembrano essere meno inclini a sviluppare ipertensione. I ricercatori hanno studiato le abitudini alimentari di circa 5.000 persone che prendevano parte ad uno studio sulla salute cardiaca condotto dal National Heart, Lung and Blood Institute ed hanno trovato che coloro che erano soliti assumere due o più porzioni al giorno di latticini magri quali latte, formaggio e yogurt tendevano ad avere valori più bassi di pressione del sangue.

21 gennaio 2014

Creatina e beta alanina per l'allenamento ad alta intensità

Di Jerry Brainum

Innumerevoli studi hanno confermato l’utilità ad ampio raggio degli integratori di creatina per aumentare l’efficacia dell’allenamento ad alta intensità. Prima di tutto, essa agisce come sostegno, rilasciando fosfato per rifornire l’adenosina trifosfato, la fonte di energia più elementare dei muscoli. L’ATP fornisce energia rilasciando una particella di fosfato e provocando una reazione altamente energetica che alimenta i muscoli. In seguito, la creatina, che è immagazzinata nei muscoli insieme al fosfato, rifornisce una particella di fosfato a quella che adesso è adenosina bifosfato, o ADP, riformando l’ATP.

17 gennaio 2014

Il chitosano e la perdita di grasso (parte 2)

di Jerry Brainum

Come abbiamo visto nella prima parte di questo articolo, il meccanismo che sta dietro al chitosano in termini di perdita di grasso implicherebbe un legame del grasso ingerito che fa sì che il grasso non venga assorbito. Questo meccanismo, basato sulle accertate caratteristiche fisiche del chitosano ha perfettamente senso. Il problema è, funziona altrettanto bene nella realtà – ad esempio in un normale organismo umano?

Diversi studi coinvolgenti soggetti umani hanno valutato il chitosano ai fini della perdita di grasso. Gli studi iniziali hanno mostrato che il chitosano sembrava essere una efficace aggiunta ad una dieta con diminuzione delle quantità totali di cibo assunte. Qui l’evidente problema è stabilire se l’effetto di perdita di grasso scaturisse dall’ingestione di chitosano o dalla dieta stessa.

14 gennaio 2014

Il chitosano e la perdita di grasso (parte 1)

di Jerry Brainum

Perdere grasso corporeo è un proposito di facile attuazione: dovete semplicemente assimilare meno macronutrienti di quanti ne utilizzate per le vostre funzioni metaboliche. Tutte le diete che riescono a darvi risultati positivi, indipendentemente dalle proporzioni di macronutrienti, sono basate su questo semplice principio fisico-metabolico. In pratica, comunque, molti altri fattori entrano in questo quadro. Alcuni esempi includono lo stato ormonale, così come il fatto di essere o meno insensibili all’insulina o di avere o meno uno stato ottimale dell’ormone tiroideo. Un altro esempio è costituito da come i vostri adipociti rispondono alla stimolazione simpatica dell’ormone, che promuove il rilascio delle cellule adipose e l’ossidazione del grasso. Molte persone che hanno troppo grasso corporeo presentano un’attenuazione della risposta simpatica, così come succede anche alle persone oltre i 40 anni.

10 gennaio 2014

Verità e bugie: la creatina danneggia i reni?

Dott. Jose Antonio


Se è vero che gli articoli dell’USA Today, del New York Times o di altri mezzi di comunicazione di massa possano non rappresentare lo standard aureo per la comunicazione scientifica, per lo meno vi aspettereste standard più elevati da una rivista che si autoproclama scientifica. Purtroppo succede molto spesso che non sia così. E non è un caso. A volte gli interessi privati, o molto più semplicemente le posizioni ideologiche di qualche sedicente scienziato, portano alla divulgazione di strampalate teorie che sostengono la pericolosità per l'uomo di una sostanza o di un alimento, come di recente sta avvenendo con la carne ed il latte, supportando tali asserzioni con argomenti che danno l'impressione di essere precisi, anche se essi spesso non si basano su fonti neutrali o su prove scientifiche dall'indubbia validità. Ecco un esempio.



7 gennaio 2014

Un semplice trucco per migliorare il recupero muscolare

Di Jerry Brainum


La ricerca mostra che una combinazione di proteine ad azione rapida, come il siero, e carboidrati semplici, o indice glicemico alto, stimola un effetto anabolico e un’accelerazione del recupero dopo un allenamento con i pesi ad alta intensità. Infatti, i carboidrati da soli favoriscono la sintesi muscolare del glicogeno, la fonte di energia principale per gli allenamenti di bodybuilding, ma l’aggiunta di proteine amplifica questo effetto, perché alcuni aminoacidi attivano un rilascio dell’insulina. L’insulina, a sua volta, stimola l’entrata degli aminoacidi nei muscoli e l’attività dell’enzima che favorisce la sintesi del glicogeno.

3 gennaio 2014

Integrazione seria con la glutammina

di Josè Antonio

Mi è spesso chiesto se la glutammina è un buon integratore. A parte il fatto che la domanda in sé è piuttosto ambigua, è sufficiente dire che, se siete una persona che si limita ad andare in palestra tre volte a settimana e, lì, passa più tempo a osservare il fondoschiena delle istruttrici di aerobica, che ad allenare il proprio sollevando i pesi, la glutammina non fa per voi. Se, invece, vi allenate come matti, può esservi molto utile.