di Brian Johnston
Si dice che gli steroidi anabolizzanti siano arrivati sulla scena del bodybuilding e dello sport alla fine degli anni ’50. Tuttavia, considerando che gli esperimenti sul testosterone risalgono a 50 anni prima, per esempio i tedeschi ne fecero uso ai giochi olimpici del 1930, è probabile che i bodybuilder li abbiano usati fin dagli anni ’40, ai tempi di John Grimek. L’evidenza dell’uso dei farmaci si può vedere confrontando i primissimi bodybuilder, come Sandow e Saxon, con quelli degli anni ’60 e oltre. Inoltre, sebbene di certo l’abuso di farmaci fosse presente già negli anni ’60 fino agli anni ’80, l’assunzione rampante di oggi di steroidi anabolizzanti, ormone della crescita, insulina e anche iniezioni a base di oli per aumentare la massa muscolare ha raggiunto nuovi livelli.
È ben noto che anche le stelle di Hollywood usano i farmaci per prepararsi a ruoli cinematografici che richiedono un po’ di massa muscolare.
La crescita dell’uso dei farmaci è evidente confrontando i fisici degli ultimi decenni. Anni fa non era necessario vedere la testa di un concorrente per capire chi era, ognuno aveva forme particolari che potevano essere state aiutate dall’uso di farmaci, però restavano uniche. Basta guardare ai corpi di Zane, Coe, Dickerson, Arnold, Columbu, Bannout, Makkawy e dozzine di altri per notare caratteristiche ben distinte.
Oggi molti bodybuilder a livello di élite hanno aspetto molto simile ed è sempre più difficile distinguerli gli uni dagli altri. Anche in questo caso, la colpa è dell’uso eccessivo di farmaci (eccessivo in confronto all’uso eccessivo dell’anno precedente!) perché ormai quello che conta non è più ottimizzare la genetica individuale bensì distorcere la propria genetica originale al punto che i muscoli con forme e linee distinte gonfiano ed esplodono in tutte le direzioni. Gli aiuti a base di olio come il Synthol possono essere più colpevoli dei farmaci stimolanti la crescita, siccome però non ci sono studi controllati e i bodybuilder tendono a prendere di tutto in dosi variabili, compresi i farmaci più recenti non testati, è difficile dire esattamente cosa è colpevole per l’omogeneità fra i fisici di oggi.
Ciò nonostante, gli appassionati di culturismo natural di oggi farebbero meglio a confrontare le loro fotografie con quelle dei fisici migliori della fine dell’800 e inizio ‘900 per avere un’idea migliore di cosa è possibile fare e di quanto bene state facendo nella scultura e la costruzione del corpo. Invece, l’uso di farmaci fa una grossa differenza, non una differenza piccola, una differenza profonda ed è irragionevole cercare di emulare le “stelle” e di confrontarsi con loro.
L’effetto dei farmaci si può osservare nei bodybuilder ritirati, compreso Kevin Levrone, che oggi appare ancora sviluppato e in forma ma che in realtà è solo l’ombra della condizione e della massa che aveva prima. Inoltre, c’è un Mr. Olympia che quando finì il college non riusciva ad andare oltre i 100 kg (e già a quei tempi assumeva qualche farmaco), ma in seguito è arrivato a pesare 122 kg per vincere il titolo più ambito. La faccenda però va oltre l’uso di farmaci in generale.
Persone diverse rispondono in modo diverso agli steroidi anabolizzanti e all’ormone della crescita. Usando le stesse dosi di farmaci e prendendo in considerazione persone con struttura simile, una persona può guadagnare 5 o 10 kg di peso magro mentre un’altra può guadagnarne 15 kg o più. La capacità di rispondere all’allenamento e all’uso di farmaci è un limite genetico e pensare di poter diventare una stella del bodybuilding aggiungendo semplicemente i farmaci all’equazione è un errore. Ne sono prova le migliaia e probabilmente milioni di giovani in tutto il mondo che assumono farmaci e non raggiungeranno mai non solo il livello di agonismo del bodybuilding professionistico consumatore di farmaci, ma nemmeno quello di un bodybuilder natural geneticamente dotato.
Articolo tratto da "Errori nel bodybuilding" di Brian Johnston. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. © Olympian's news 1989 - 2013 all right reserved. Nessuna parte di questa pubblicazione potrà essere riprodotta senza l'autorizzazione scritta dell'editore.