25 maggio 2016

Il tribulus funziona?

di Jerry Brainum


Un gruppo della clinica Texas Health and Wellness di Houston ha presentato uno studio in cui si esaminano gli effetti del tanto decantato stimolatore del testosterone, la pianta Tribulus terrestris, su due bodybuilder dilettanti natural. I bodybuilder hanno assunto un integratore composto da 250 mg di Tribulus, 100 mg di 7-ispropoxyisoflavone, 100 mg di Avena sativa (avena) e 50 mg di palmetto seghettato. 

18 maggio 2016

Lo scarico degli integratori

di Marianne Karinch

Quasi tutti i professionisti osservano un periodo di off-season durante il quale ricaricano e ritemprano corpo e spirito per mezzo di alimenti e tecniche d’allenamento che non consumerebbero o seguirebbero durante la stagione agonistica. Questo non significa che si crogiolano e si lasciano andare a mangiare bomboloni ripieni di crema. Lo scenario più probabile è che provano alcune pratiche nutrizionali diverse con alimenti ed integratori differenti per vedere se possono aiutare maggiormente i loro obiettivi atletici durante la preparazione. 

12 maggio 2016

LA VERITA' sul FRUTTOSIO. Com’è dolce! ma è proprio così?

di Jerry Brainum
foto di Michael Neveux
Armi di distruzione di massa? Dimenticate l’antrace e il vaiolo. Una minaccia molto più immediata per la salute e il benessere di tutti noi si nasconde dentro i nostri confini. L’“arma” non è stata importata di contrabbando da nemici ben noti come Saddam Hussein o Osama bin Laden, ma invece è qui da anni, seminando distruzione lenta e morte. Questo è, almeno, ciò che dicono alcuni articoli e libri recenti su uno zucchero comune chiamato fruttosio.

11 maggio 2016

Le proteine migliori per gli OVER 40

Jerry Brainum

Invecchiando, tendiamo a perdere muscolo. Il termine medico è sarcopenia, che significa appunto “perdita di muscolo”. Se non fate niente, a 70 anni potreste aver perso il 40% della massa muscolare. Sono state proposte varie ipotesi per spiegare questa perdita legata all’invecchiamento, ad esempio la mancanza di sufficiente allenamento con opposizione di resistenza che, probabilmente, ne è la causa principale.

Come altri tessuti del corpo, i muscoli funzionano secondo il principio “se non lo usi, lo perdi”: i muscoli non allenati regolarmente con un sovraccarico sufficiente si atrofizzano, cioè rimpiccioliscono. Questa perdita graduale produce un tale livello di immobilità fisica che molte persone diventano così deboli da non potersi più occupare di loro stesse.

Inoltre, la perdita muscolare rallenta il metabolismo, rischiando di provocare “obesità strisciante” che, a sua volta, produce uno stato di maggiore infiammazione generale che causa disturbi che vanno dalle malattie cardiovascolari, al cancro e al morbo di Alzheimer.

4 maggio 2016

La creatina non ha effetti collaterali sulla salute!

di Jerry Brainum

Forse la preoccupazione più ricorrente riguardo l’integrazione con creatina è la presunta mancanza di dati scientifici sugli effetti collaterali a lungo termine. Sebbene ci sia assolutamente bisogno di più studi clinici controllati a lungo termine sull’integrazione con creatina, va detto che ci sono oltre 70 anni di ricerca sulla creatina, con studi di durata da 5 giorni a 5 anni.

Sebbene gran parte di questi studi abbia esaminato la capacità della creatina di aumentare la prestazione negli atleti e non i suoi effetti terapeutici, non bisogna dare un’interpretazione negativa. “Gli scienziati della branca della fisiologia dell’attività fisica seguono le stesse regole della ricerca seguite dagli scienziati che studiano le cure delle malattie”, dice il dott. Matt Vukovich, professore di fisiologia dell’esercizio della South Dakota State University. “Se un fisiologo dell’esercizio, o qualsiasi altro scienziato, scoprisse che la creatina è dannosa per gli esseri umani, la notizia apparirebbe nella letteratura scientifica”.

In uno studio recente, il dott. Kreider ha esaminato gli effetti dell’integrazione con creatina a lungo termine su 69 indici ematici e urinari dello stato di salute degli atleti. Nel corso di 21 mesi, a 98 giocatori di football di college Division 1A sono stati somministrati, dopo le sessioni di allenamento, integratori con creatina o senza creatina. I soggetti che hanno assunto la creatina hanno ricevuto 15,75 g al giorno per cinque giorni, e poi una media di 5 g al giorno, in dosi di 5-10 g. Per tutti i quasi due anni di durata dello studio sono stati raccolti campioni di sangue a digiuno e di urina nelle 24 ore, oltre a tutta una serie di altri dati clinici sugli indici della sicurezza.


Dopo studio approfondito, il dott. Kreider ha detto: “I risultati indicano che l’integrazione con creatina a lungo termine (fino a 21 mesi) non sembra influenzare negativamente gli indici dello stato di salute degli atleti che svolgono allenamento intenso”. In un’altra analisi di oltre 500 studi di ricerca sugli effetti dell’integrazione con creatina, il dott. Kreider ha scoperto che “in questi studi non sono emersi effetti collaterali significativi, anche se molti di essi prevedevano esercitazione fisica intensa in condizioni di allenamento diverse fra loro”.

Fonti Bibliografiche

Kreider, R.B. et ali, “Creatine Supplementation: Analysis of Ergogenic Value, Medical Safety and Concerns”; Journal of Exercise Physiology Online, 1:1

Articolo tratto da OLYMPIAN'S NEWS n° 129, pag 35 pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.




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