29 aprile 2012
L'importanza dell'arginina per l'atleta natural
27 aprile 2012
ZMA: che cos'è e come funziona
Forse lo studio più significativo in favore dell’integrazione con Zinco e Magnesio è stato pubblicato sulla nota rivista Journal of Exercise Physiology (Brilla e Conte, 2000). In uno studio a doppio cieco con controllo placebo, 27 giocatori di football hanno assunto ogni giorno o un placebo o un integratore di zinco/magnesio aspartato (ZMA: 30 mg di zinco monometionina aspartato, 450 mg di magnesio aspartato e 10,5 mg di vitamina B6). Nel gruppo integrato con ZMA il testosterone libero e il fattore di crescita 1 (IGF-1) sono aumentati in modo significativo mentre nel gruppo placebo non sono aumentati (vedere le figure 30.1 e 30.2). La forza, misurata con un dinamometro Biodex, è aumentata più nel gruppo integrato con ZMA che nel gruppo placebo (vedere la tabella 30.1).
25 aprile 2012
Integratori consigliati per i principali obiettivi dell'allenamento
- Migliorare lo stato di salute e di fitness complessivo.
- Aumentare la massa muscolare.
- Perdere grasso.
- Migliorare il metabolismo anaerobico.
- Migliorare il metabolismo aerobico.
- Ridurre i dolori e le infiammazioni.
- Migliorare la riparazione dei tessuti.
- Migliorare il recupero.
- Migliorare la concentrazione e la prontezza mentale.
- Migliorare la forza.
Se uno dei suddetti motivi è anche un vostro obiettivo, consultate l’elenco sotto riportato. Troverete una lista degli integratori più adatti al raggiungimento di ciascun obiettivo. Ciascuno degli integratori elencati ha almeno un riferimento nella letteratura scientifica. L’elenco ovviamente non è completo e non pretende di esserlo e per di più alcuni integratori possono essere trovati in più di una categoria.
INTEGRATORI CONSIGLIATI PER I PRINCIPALI OBIETTIVI DI ALLENAMENTO
- Multivitaminico con minerali
- Antiossidanti (beta-carotene, vitamina C, vitamina E, selenio, L-glutatione, acido lipoico)
- Potenziatori del sistema immunitario (Astragalo, Aechinacea)
- Singoli aminoacidi (scelti in base al proprio stato di salute)
- Piante medicinali con proprietà antiossidanti (ginkgo, tè verde, cardo mariano)
- Tonici cardiovascolari (Cimicifuga racemosa, pepe di caienna, aglio, zenzero, Hydrastis canadensis, cipolla, Scutellaria lateriflora)
- Adattogeni (ginseng siberiano)
- Acidi grassi essenziali (EPA, DHA, acido linoleico)
- Fattori di tolleranza al glucosio (cromo)
- Bifidus Acidophilus
- Proteine in polvere del latte o del siero del latte a basso contenuto di grassi
- Ornitina alfachetoglutarato
- Aminoacidi ramificati
- Glucosamina
- Acido ferulico
- L-glutamina peptide
- Creatina monoidrata
- Fattore di tolleranza al glucosio (cromo)
- Inosina
- Stimolatori dellʼormone della crescita (glicina, L-arginina, L-ornitina)
- Beta-idrossi beta-metilbutirrato (HMB)
- Bevande sostitutive dei pasti con contenuti bilanciati dei micro e dei macronutrienti da fonti di alta qualità
- Barrette proteiche di alta qualità e povere di grassi
- Aiuti per la termogenesi (garcinia cambogia, citrus aurantium, tè verde, piper nigrum, caffeina)
- Fattori di tolleranza al glucosio (cromo)
- Integratori erboristici (crespino, brindall berry, Teucrium chamaedrys)
- L-carnitina
- Fibre
- Bevande energetiche con polimeri del glucosio a breve e a media catena
- Creatina monoidrata
- Tamponi ematici (bicarbonato di sodio)
- Inosina
- Acido ferulico
- Vitamina B3
- Salix alba
- Curcuma
- Aloe
- D,L-fenilalanina
- Bioflavonoidi
- Antiossidanti (beta-carotene, vitamina C, vitamina E, selenio, L-glutatione, acido lipoico)
- Glucosamina e condroitinsolfato
- Integratori proteici
- Antiossidanti (beta-carotene, vitamina C, vitamina E, selenio, L-glutatione, acido lipoico)
- Ornitina alfachetoglutarato
- Glucosamina
- Curcuma
- Bioflavonoidi
- Acidi grassi essenziali (acido alfa linolenico, acido linoleico)
- Aminoacidi ramificati
- Potenziatori del sistema immunitario (astragalo, Aechinacea)
- L-glutatione
- Glucosamina
- Adattogeni (ginseng siberiano)
- Antiossidanti (beta-carotene, vitamina C, vitamina E, selenio, L-glutatione, acido lipoico)
Migliorare la forza
- Proteine dell’uovo
- Proteine del siero del latte
- Ornitina alfachetoglutarato
- Aminoacidi ramificati
- L-Glutammina
- Creatina Monoidrata
- Fattori di tolleranza al glucosio (cromo)
- Inosina
- Ginseng siberiano e/o cinese
Articolo tratto da “Nutrizione dinamica per la massima performance” di Daniel Gastelu e Fred Hatfield. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore.
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23 aprile 2012
Aminoacidi a catena ramificata e ipossia
21 aprile 2012
Come evitare il catabolismo muscolare quando si è a dieta
Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 1“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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19 aprile 2012
Fabbisogni proteici per gli atleti di performance
Articolo tratto da "Integratori dietetici per gli atleti di endurance" del Dott. Josè Antonio e Jeffrey Stout. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
17 aprile 2012
Le ultime novità sull'HMB
15 aprile 2012
Gli aminoacidi ramificati fanno bruciare i grassi?
13 aprile 2012
Aminoacidi ramificati e metabolismo delle proteine
del dott. Mauro Di Pasquale
La sintesi proteica è quel processo con cui gli aminoacidi si uniscono in legami peptidici per formare una o più catene polipeptidiche lunghe. Una volta che una catena o gruppo di catene ha raggiunto una stabile configurazione tridimensionale e, di conseguenza, è diventata biologicamente attiva, allora viene definita con il termine “proteina”.
In una data cellula, tutte le proteine sono prodotte da un pool comune di aminoacidi liberi. Man mano che la sintesi procede, gli aminoacidi necessari sono ottenuti da questo insieme cellulare, per poi essere trasportati nella catena polipeptidica in sviluppo, da molecole di RNA di trasporto (tRNA). Qualora il pool di aminoacidi liberi intracellulari dovesse essere limitante, la sintesi proteica, come conseguenza, ne soffrirebbe. In effetti, l’evidente importanza delle concentrazioni aminoacidiche prevalenti è stata spiegata da parecchi studi recenti che hanno riscontrato come una maggiore disponibilità di aminoacidi possa, da sola, aumentare i muscoli scheletrici oltre che la sintesi delle proteine a livello di intero organismo in giovani uomini sani. Di conseguenza, l’integrazione di BCAA potrebbe, aiutando a mantenere il pool degli aminoacidi liberi entro le fibre dei muscoli scheletrici, aumentare presumibilmente il tasso di sintesi proteica, oltre i livelli raggiungibili con il semplice utilizzo degli alimenti.
Gli integratori di BCAA potrebbero anche contribuire a ridurre il catabolismo delle proteine. La degradazione delle proteine dei muscoli è parte normale del metabolismo animale. Un importante adattamento precoce al digiuno è la mobilizzazione degli aminoacidi dalle proteine dei muscoli scheletrici in funzione della gluconeogenesi o per un’ossidazione diretta. Questa perdita netta di proteine muscolari durante il digiuno è dovuto sia ad una diminuzione del tasso globale della sintesi proteica che ad un miglioramento della proteolisi. Parecchi ormoni, l’insulina e i glucocorticoidi in particolare (per es. il cortisolo), sembrano essere coinvolti nel processo di mediazione di questi cambiamenti nel ricambio delle proteine. È interessante sottolineare come alcuni ricercatori abbiano suggerito che gli steroidi anabolizzanti potrebbero esercitare alcuni dei loro già noti effetti riguardo la costruzione di massa muscolare opponendosi agli effetti catabolici dei glucocorticoidi. La privazione d’insulina determina anche il catabolismo attivato delle proteine dei muscoli e questo effetto potrebbe probabilmente svolgere una parte nella mediazione di un maggiore processo di proteolisi, osservato durante la fase di digiuno.
In fase di allenamento, una maggiore disponibilità di BCAA nei tessuti muscolari potrebbe aiutare a mantenere un miglior rapporto testosterone/cortisolo. Si ritiene che questo potrebbe alzare la produttività delle sedute di allenamento, relativamente alla capacità di stimolare la crescita. Inoltre, la leucina e l’arginina sono dei potenti secretagoghi d’insulina e, di conseguenza, potrebbero contribuire a ridurre il catabolismo delle proteine dei muscoli. Il processo di transaminazione della leucina in acido á-chetoisocaproico sembra essere importante per i suoi effetti anticatabolici sulle proteine dei muscoli. Di conseguenza, degli integratori che contengano questo composto potrebbero rivelarsi utili, a questo riguardo.
L’accrescimento delle proteine dei muscoli è dato dalla differenza netta tra la sintesi e la degradazione proteica e i risultati in termini di ipertrofia muscolare durante la crescita e lo sviluppo. Perciò, al fine di ottenere i massimi risultati in fatto di crescita muscolare, sarebbe prudente poter ottimizzare la sintesi proteica e, allo stesso tempo, minimizzare il catabolismo delle proteine muscolari. Come i risultati degli studi sopra citati ci suggeriscono, l’utilizzo dei BCAA potrebbe rivelarsi molto utile a questo riguardo.
Articolo tratto da "Aminoacidi e proteine per l'atleta" del Dott. Mauro Di Pasquale, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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11 aprile 2012
Controllate i vostri livelli di cortisolo
Articolo liberamente tratto da "The six pack diet plan" di Rehan Jalali, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
7 aprile 2012
Integratori alimentari VS alimenti
Articolo tratto da “Nutrizione dinamica per la massima performance” di Daniel Gastelu e Fred Hatfield. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore.
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