del Dott. Fred Hatfield
In generale gli alimenti hanno un contenuto nutritivo molto variabile. La carne, per esempio, è ricca di proteine ma non contiene quasi per niente carboidrati; le carote sono ricche di beta-carotene, ma hanno solo tracce di proteine. Addirittura può variare molto perfino il contenuto nutritivo di uno stesso alimento, cioè le sostanze nutritive che contiene possono essere diverse a seconda della zona geografica e, all’interno della medesima zona, da un anno all’altro a seconda delle condizioni meteorologiche o di altri fattori esogeni.
In parole povere, una patata coltivata in Italia non avrà necessariamente il medesimo contenuto nutritivo di una patata coltivata in Spagna. Il non tenere conto di queste variazioni nel contenuto nutritivo rappresenta uno dei difetti maggiori delle diete più diffuse, le quali hanno sempre sostenuto che una patata è una patata, punto e basta.
Nel passato era difficile compensare queste differenze, ma oggigiorno, con l’aiuto della moderna tecnologia alimentare, è possibile soddisfare efficacemente i particolari fabbisogni nutrizionali di un atleta. Le speciali preparazioni alimentari e gli integratori sportivi sono standardizzati ed affidabili, rendendo in tal modo facile e più economico assumere tutte le sostanze nutritive necessarie per la performance. Non vuol dire però che programmare una dieta nutriente sia facile, tutt’altro. Alcuni alimenti sono più salutari di altri. Il termine salutare dovrebbe essere impiegato per alimenti freschi, sani e ricchi di sostanze nutritive. Invece viene usato da molti pubblicitari per descrivere qualsiasi genere di cibo, addirittura anche per i prodotti da forno ricchi di grassi....
In risposta alla crescente domanda da parte dei consumatori di alimenti veramente salutari, negli ultimi decenni sono spuntati un po’ dappertutto alimenti biologici e relativi punti vendita. Si stima che solo negli USA i negozi della salute (Health Food Store) sarebbero oltre diecimila, e a quanto mi dicono anche in Europa stanno spuntando come funghi (biologici, ovviamente!). In realtà si devono mangiare con moderazione anche gli alimenti sani. È uno sbaglio assai diffuso pensare che tutto ciò che si acquista in un negozio della salute sia buono e se ne possa mangiare in grosse quantità: beh, può creare problemi alla salute anche un alimento sano, se se ne mangia troppo.
Leggendo le etichette vedrete che molti alimenti dietetici sono ricchi di grassi, quantunque grassi insaturi. Ma saturi o insaturi, i grassi devono essere ridotti al minimo essenziale per il corretto svolgimento dei propri processi metabolici. Gli alimenti sani che dovreste prediligere (sia nei negozi della salute che nei supermercati) sono frutta e verdure fresche, cereali integrali interi e in fiocchi, carni magre, pesce e pollame.
Oltre agli alimenti freschi e integrali, si possono acquistare alcuni alimenti lavorati. Per certi aspetti gli alimenti lavorati sono simili agli integratori: entrambi vengono ottenuti combinando precisi ingredienti. Ma la somiglianza finisce qui. Gli alimenti lavorati, per esempio quelli in scatola, i congelati, il pane e le merendine, sono di solito fonti estremamente povere di sostanze nutritive. La maggior parte contiene troppi grassi o troppo sale, oppure i nutrienti sono stati sottoposti a cottura o trattati in un qualche altro modo. Per esempio, la fiorente categoria delle merendine annovera prodotti troppo grassi, zuccherosi o salati. I biscotti e altri tipi di dolcetti sono pieni di grasso e zucchero; gli snack salati, per esempio le patatine e i triangolini di mais, contengono troppi grassi e troppo sale. La maggioranza degli alimenti in scatola sono in cima alla lista degli alimenti senza sostanze nutritive perché la cottura distrugge le vitamine e tutti gli altri nutrienti sensibili al calore. Tutti gli alimenti lavorati inoltre sono generalmente stracarichi di additivi, conservanti e altre sostanze chimiche nocive per la salute. Il gruppo degli alimenti lavorati è il peggiore dal punto di vista nutrizionale.
Ma c’è almeno un aspetto positivo negli alimenti lavorati? Solo uno: il loro buon sapore, cosa che ce ne fa mangiare sempre di più. Gli scienziati ritengono che ciò che ci fa desiderare uno snack è proprio il contenuto di grassi, zuccheri e sale. L’uomo primitivo non li desiderava, non erano sostanze nutrienti abbondanti all’alba della civiltà, quando il cibo andava cacciato o raccolto. Ma con gli anni, le nostre papille gustative e le nostre voglie si sono evolute con l’evolversi dei metodi per procacciare il cibo e della dieta.
Oggigiorno ci piacciono molto i grassi, lo zucchero e il sale, il che ci spinge a cercare alimenti che li contengono e a mangiarne in grandi quantità. Ecco perché molti di noi possono trangugiare mezzo chilogrammo di patatine fritte in una volta ma non riescono a mangiare neanche un pezzettino di broccoli crudi.
Se volete impegnarvi per raggiungere il massimo della performance, dovete esercitare la vostra forza di volontà su quello che mangiate e riabituare il vostro sistema olfattivo e gustativo ad apprezzare i profumi e sapori degli alimenti semplici e cucinati in modo semplice. State alla larga dai junk food (cibi spazzatura) e dagli alimenti lavorati. Concentratevi a mangiare solo le cose buone!
Articolo tratto da “Nutrizione dinamica per la massima performance” di Daniel Gastelu e Fred Hatfield. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore.
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