Di Jerry Brainum
I peptidi sono molecole di peso molecolare inferiore ai 5000 dalton, costituiti da una catena di pochi amminoacidi uniti tra di loro attraverso un legame peptidico o carboamidico (mettendone insieme 2, si forma un dipeptide, mettendone insieme 3, un tripeptide, ecc). Recenti scoperte hanno dimostrato che alcuni peptidi sono in grado di modulare funzioni fisiologiche dell'organismo umano ed animale, per questo definiti peptidi bioattivi. Tra le funzioni che essi possono svolgere: antipertensiva, immunomodulatoria, antimicrobica, mineral carrier, antivirale. La ricerca sugli integratori in forma peptidica sta diventando sempre più interessante, dal momento che la forma peptidica consente una migliore assimilazione della sostanza da parte dell’organismo. Tornando circa 20 anni indietro, troverete molte ricerche che dimostrano come la lunghezza dei peptidi influenzi l’assorbimento intestinale.
Uno studio recente ha analizzato l’effetto della lunghezza della catena peptidica su 12 soggetti umani, confrontando 3 idrolisati dell’albume e una miscela di aminoacidi equivalente. Due degli idrolisati contenevano principalmente dipeptidi e tripeptidi, mentre il terzo conteneva da tripeptidi a pentapeptidi. Ebbene, con la miscela con i peptidi a catena più lunga, l’assorbimento dell’azoto è stato significativamente più lento, rispetto a quanto avvenuto con le altre due combinazioni a catena più corta. Inoltre, nella miscela a catena lunga anche vari residui aminoacidici sono stati assorbiti più difficilmente. Lo studio, quindi, suggerisce che non tutti i peptidi sono assorbiti facilmente dal nostro organismo. In particolare sono i di e tri peptidi a garantire la migliore assimilabilità (1).
Un altro gruppo di scienziati ha esaminato l’effetto dell’integrazione cronica con cisteamina, un prodotto della degradazione della cisteina, sulle concentrazioni ematiche di fattore di crescita insulinosimile 1 (IGF-1) e sui recettori dell’ormone della crescita nei maiali. Lo so, lo so… vi starete chiedendo “ma che diavolo c’entrano i maiali?”. Beh, sappiate che i maiali reagiscono esattamente come gli esseri umani alla somministrazione di quasi tutte le sostanze! I risultati hanno evidenziato che l’integrazione con cisteamina alimentare ha modificato il ritmo di crescita, le concentrazioni ematiche di IGF-1 e l’espressione genica dei vari fattori di crescita (2).
Altri peptidi sono stati sviluppati specificatamente per il trattamento dei disturbi collegati all’attività fisica. I ricercatori che hanno esaminato un deca peptide isolato prelevato dalla milza di un maiale hanno scoperto che la sostanza riduceva l’affaticamento dei topi che seguivano un programma di nuoto particolarmente stancante; inoltre, la sostanza potrebbe ridurre anche i danni al cuore e ai muscoli scheletrici provocati dall’attività fisica intensa (3).
Un altro studio ha confrontato l’impatto relativo dei carboidrati da soli e quello dei carboidrati combinati con la glutamina peptide (50 grammi di maltodestrina più 3,5 g del peptide glutamina in 250 ml d’acqua) ed ha scoperto che la combinazione di carboidrati con glutamina peptide ha provocato grandi miglioramenti nella prestazione atletica (4). Inoltre, nei topi che eseguivano attività fisica, i peptidi della soia nera hanno ridotto significativamente la massa grassa ed il guadagno di peso corporeo (5).
Personalmente ritengo che, molto presto, i peptidi diventeranno una categoria di integratori dinamica, potente e con basi scientifiche solide. È chiaro che non tutti i peptidi sono uguali, quindi ora dobbiamo scoprire quali sono quelli più anabolici, quali sono i migliori per l’ossidazione dei grassi se ne esistono alcuni che possiedono entrambe le caratteristiche.
Riferimenti bibliografici
1 Grimble, G.K., et al. (1987). Effect of peptide chain length on absorption of egg protein hydrolysates in the normal human jejunum. Gastroen-terology. 92:136-42.
2 Liu, G., et al. (2008). Effects of dietary supplementation with cysteamine on growth hormone receptor and insulinlike growth factor system in finishing pigs. J Agric Food Chem. 56 (13):5422–542.
3 Wang, L., et al. (2008). The decapeptide CMS001 enhances swimming endurance in mice. Peptides. 29:1176-82.
4 Favano, A., et al. (2008). Peptide glutamine supplementation for tolerance of intermittent exercise in soccer players. Clinics. 63:27-32.
5 Jang, E.H., et al. (2008). Novel black soy peptides with antiobesity effects: Activation of leptin-like signaling and AMP-activated protein kinase. Int J Obes. 32(7):1161-70.
Articolo pubblicato su Nutrition Science, inserto di Olympian’s News, da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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