di Rehan Jalali
L'insulina è un ormone proteico dalle proprietà anaboliche, prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerhans all'interno del pancreas. E' formata da due catene unite da due ponti solfuro: catena A di 21 aminoacidi e catena B di 30 aminoacidi. La sua funzione più nota è quella di regolatore dei livelli di glucosio ematico in quanto riduce la glicemia mediante l'attivazione di diversi processi metabolici e cellulari. Ha inoltre un essenziale ruolo nella proteosintesi (sintesi proteica) assieme ad altri ormoni che sinergicamente partecipano a tale processo, tra cui l'asse GH/IGF-1, e il testosterone. L'insulina è il principale ormone responsabile del fenomeno dell' ingrassamento (lipogenesi), cioè lo stoccaggio di lipidi all'interno del tessuto adiposo.
I due integratori descritti in questo articolo aiutano a stabilizzare i livelli glicemici ed a regolare il rilascio di insulina, perciò è una buona idea assumerli insieme a pasti che contengono carboidrati. Le dosi dovranno essere corrette secondo il proprio peso corporeo.
Acido alfalipoico
Cos’è? L’acido alfalipoico (acido tiottico) è un antiossidante contenente zolfo prodotto naturalmente dal corpo e presente in alimenti come fegato, lievito di birra e patate. Si trova nei mitocondri delle cellule.
Cosa fa e come funziona? L’acido alfalipoico è un antiossidante unico e potente lipo- e idrosolubile, un imitatore dell’insulina e ricopre un ruolo chiave nella produzione di energia cellulare. In alcuni paesi europei è prescritto in caso di disturbi glicemici! Nel ciclo metabolico, l’acido alfalipoico agisce come un coenzima nella produzione di energia convertendo i carboidrati in energia (adenosina trifosfato o ATP). In una serie di passaggi, i carboidrati sono disgregati in zuccheri, producendo acido piruvico; questo a sua volta si disgrega in un complesso enzimatico che contiene acido alfalipoico. Il risultato finale è un aumento dell’energia. Questa azione è molto importante per le persone che svolgono attività fisica, perché spesso possono essere necessari livelli energetici più alti. L’acido alfalipoico è un elemento essenziale delle reazioni del trasporto dell’energia che permettono la metabolizzazione del glucosio in energia (ATP). L’acido alfalipoico può anche sostenere l’attività fisica normalizzando i livelli glicemici, metabolizzando gli zuccheri in energia e aumentando i livelli energetici. Siccome può aiutare a regolare i livelli glicemici, a volte è definita una sostanza insulino-mimetica.
L’acido alfalipoico è stato ben studiato nei diabetici, specialmente per il suo ruolo positivo nella neuropatia diabetica. La ricerca mostra che aumenta la sensibilità all’insulina, il trasporto del glucosio e agisce come agente insulino-mimetico. È un antiossidante universale ed esercita effetti sinergici con le vitamine C ed E. Secondo uno studio del 2006 condotto alla University of Arizona College of Medicine, l’acido alfalipoico e l’attività fisica hanno mostrato di migliorare l’azione insulinica nei muscoli scheletrici resistenti all’insulina. Uno studio italiano pubblicato nel 1995 ha mostrato che l’acido alfalipoico può migliorare la prestazione muscolare aumentando i livelli energetici. Altri studi mostrano che può ridurre lo stress ossidativo indotto dall’attività fisica.
Dosaggio: Una dose tipica di acido alfalipoico sono 100 mg, assunti tre volte al giorno ai pasti (anche se una ricerca mostra benefici con dosaggi fino a 600 mg al giorno). Può essere utile assumerlo in una dose sola un’ora prima di andare a letto. La forma R (che è quella presente in natura) sembra avere biodisponibilità maggiore.
Cromo
Cos’è? Il cromo (Cr) è un oligominerale presente in molte forme, compresi il picolinato di cromo e il polinicotinato di cromo, che sembra essere assorbito meglio.
Cosa fa e come funziona? Il cromo è necessario per il metabolismo normale di proteine, grassi e carboidrati. È importante anche per la produzione energetica e ricopre un ruolo chiave nella regolazione dell’appetito, nella riduzione delle voglie di zucchero e nell’aumento della massa corporea magra. Il cromo aiuta l’insulina a metabolizzare i grassi, a trasformare le proteine in muscolo e a convertire gli zuccheri in energia. La funzione principale del cromo è aumentare gli effetti dell’insulina e perciò migliorare il metabolismo di glucosio, aminoacidi e grassi. Il cromo aumenta la sensibilità all’insulina. L’attività fisica fa perdere cromo agli atleti, causando così una carenza di cromo e un funzionamento non perfetto dell’insulina. L’elemento biologicamente attivo del fattore di tolleranza al glucosio (GTF), che rafforza l’attività dell’insulina ed è responsabile per il funzionamento normale dell’insulina, dipende dal cromo. A causa delle grosse perdite di cromo durante l’attività fisica intensa, gli atleti possono avere un fabbisogno maggiore di cromo, perché gli effetti dell’insulina sul metabolismo di carboidrati, grassi e proteine dipendono dal mantenimento di riserve adeguate di cromo.
Cosa dice la scienza? Il polinicotinato (o nicotinato) di cromo ha mostrato di alleviare il diabete tipo II, di ridurre l’ipertensione, di favorire la riduzione della massa grassa e di aumentare la massa corporea magra, oltre a ridurre il peso corporeo. Uno studio del 1997 condotto alla University of Texas ha mostrato che l’integrazione con polinicotinato di cromo ha causato una perdita di peso significativa insieme all’attività fisica e ha anche aiutato a modificare la risposta dell’insulina a un carico di glucosio. Un altro studio del Georgetown University Medical Center ha mostrato effetti simili di perdita di grasso nelle donne sovrappeso. Altre ricerche sugli animali hanno mostrato che il cromo può esercitare effetti positivi sulla sindrome X (sindrome metabolica o sindrome da resistenza all’insulina). La ricerca pubblicata sul Journal of Psychiatric Practice (settembre 2005) ha mostrato che 600 μg di cromo elementare (cromo picolinato) hanno aiutato a sopprimere l’appetito e hanno ridotto le voglie di carboidrati.
Dosaggio: Assumere 200 μg di cromo 2-5 volte al giorno può essere utile. Assumere 400 μg di cromo dopo una sessione di allenamento con i pesi può migliorare ulteriormente la sensibilità all’insulina e migliorare il trasporto dei nutrienti. È preferibile usare il picolinato di cromo o il polinicotinato di cromo perché il cromo alimentare è poco assorbito.
Articolo tratto da “Guida per i consumatori di integratori per lo sport” di Rehan Jalali e Stephen Adelè. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. All Rights Reserved.
Powered by Olympian’s News - Clicca qui per abbonarti!
Nessun commento:
Posta un commento