21 febbraio 2012

Come aumentare i livelli di ossido nitrico con il cibo

Tutti coloro che amano allenarsi coi pesi in modo intenso conoscono bene la piacevole e gratificante sensazione del pompaggio muscolare. Pertanto, molti bodybuilders e praticanti di fitness hanno trovato estremamente benefico l’utilizzo di prodotti supplementi stimolanti la produzione di ossido nitrico. I più esperti inoltre sanno bene che i livelli di ossido nitrico possono essere aumentati incrementando i livelli dell’enzima responsabile della sua sintesi: la Ossido Nitrico Sintasi, nel cui processo è coinvolto l’aminoacido Arginina.

Ciò che invece pochi sanno è che i livelli di ossido nitrico possono essere aumentati anche attraverso un circuito metabolico diverso da quello che prevede l’intervento dell’Ossido Nitrico Sintasi e che passa per... l'alimentazione!

Il cibo intero rappresenta infatti il maggior fornitore di nitrati per il corpo, e tali nitrati possono far incrementare i livelli di ossido nitrico  indipendentemente dal circuito metabolico dell’ossido sintasi “arginina dipendente”.

Nel 2004 è stato dimostrato che i nitrati inorganici derivanti dalle fonti alimentari potevano essere la fonte principali dei nitriti circolanti. Ciò porterebbe ad un incremento dei livelli di ossido nitrico indipendentemente dal circuito metabolico arginina-ossido nitrico sintasi. Con un esperimento si è infatti osservato che i soggetti che avevano ingerito alimenti contenenti nitrati incrementavano i nitriti sistemici dalle 4 alle 5 volte rispetto a chi non li ingeriva. E’ risultato che la maggior parte dei nitriti presenti nei cibi ingeriti che arrivano allo stomaco attraverso la saliva giungono intatti fino al circolo sistemico. Ciò suggerisce che i nitrati inorganici derivanti dal cibo possono rappresentare un valido substrato per la sintesi di ossido nitrico.

Ciò nondimeno appare evidente – sulla base di numerosi altri studi – che i nitrati derivanti dalla dieta agiscano come sostanze bioattive all’interno del corpo.

Alimenti ricchi di ossido nitrico

L’implementazione di alimenti quali frutta e verdura, rispetto ad un approccio iperproteico propriamente detto, facilita i processi di sintesi di ossido nitrico. Infatti un regime alimentare ricco in frutta e verdura è strettamente associato a bassi livelli di pressione arteriosa e bassa incidenza di malattie cardiovascolari. Ma nonostante tanta ricerca, ancora non si è potuto capire quale nutriente o composto contenuto in tali alimenti fosse il responsabile di tale desiderata condizione salubre dell’apparato cardiovascolare e tutti i tentativi volti a verificare gli effetti dei singoli nutrienti o composti contenuti in tali alimenti sono stati insoddisfacenti.

Interessante è stato, invece, l’esito di uno studio che ha fatto denotare risultati molto simili relativamente all’abbassamento della pressione arteriosa tra un gruppo sperimentale al quale erano stati somministrati nitrati ed il gruppo di controllo la cui dieta era costituita principalmente da frutta e verdura; ciò lascia facilmente speculare che i nitrati siano una componente attivo ed importante nella dieta e che l’assunzione di supplementi a base di nitrati può essere efficace tanto quanto una alimentazione corredata di sufficienti quantitativi di frutta e verdura per quanto concerne gli effetti sull’incremento quantitativo nei livelli sistemici di ossido nitrico.

Va notato inoltre che il quantitativo di nitrati utilizzati nello studio e capace di indurre tale sensibile effetto sull’abbassamento della pressione arteriosa era pari a 0,1 mmol per chilo di peso corporeo pro-die. Tutti coloro che non consumano frutta e verdura regolarmente e/o nelle sufficienti quantità da apportare tale livello quantitativo di nitrati attraverso la dieta, non favoriscono un ottimale flusso ed irrorazione sanguigna nei muscoli in allenamento durante l'allenamento coi pesi.

In un recente studio si è messo in luce che il livello di pressione arteriosa decrementa all’introduzione di una fonte alimentare ricca in nitrati (rape rosse). I ricercatori hanno messo in evidenza che il nitrato presente nel succo di rapa rossa è responsabile dell’effetto decrementale dei livelli di pressione arteriosa, e ciò avviene grazie alla reazione chimica di riduzione dei nitrati in nitriti. Nello studio appena 500ml di succo di rapa rossa hanno determinato un abbassamento della pressione arteriosa di 10 mmHg, e la pressione subì un decremento significativo anche nelle successive 24 ore.

[ ricercatori inoltre hanno notato che la pressione arteriosa si abbassava appena dopo un’ora dall’introduzione del succo di rapa rossa e che il picco più basso di tale effetto si registrava tra le 3 e le 4 ore dopo l’introduzione del succo di rapa rossa. Ciò nonostante qualche livello di riduzione fu osservato anche fino a 24 ore dopo l’ingestione di detto succo.

I ricercatori dimostrarono che il decremento nei valori pressori era dovuto alla formazione di nitriti a partire dal nitrato introdotto e contenuto nel succo. Il nitrato presente nel succo è convertito in nitrito nella saliva per mezzo di batteri popolanti la superficie della lingua. Una volta deglutita la saliva contenente i nitriti, questa arriva all’ambiente acido dello stomaco dove i nitriti in parte vengono convertiti in ossido nitrico ed in parte rientrano nel circolo sistemico sottoforma di nitriti in quanto tali.

Il periodo di tempo nel quale la pressione arteriosa si riduceva dopo l’ingestione del succo di rapa rossa corrispondeva al momento nel quale i nitriti in circolo raggiungevano il loro picco. Questo è un effetto che è stato visto essere completamente assente nel gruppo che dopo aver introdotto il succo di rapa rossa non aveva deglutito la saliva.

Una riduzione nei livelli pressori è stata inoltre registrata in un gruppo di persone sane - oggetto di uno studio condotto nel 2006 - dopo aver introdotto nitrati inorganici.

In un altro studio nel 2007 si è constatato che l’introduzione di nitrati con la dieta induceva ad una diminuzione nel consumo d’ossigeno durante livelli di esercizio sub-massimale. Ciò potrebbe essere una positiva conseguenza dell’effetto di vasodilatazione indotto dalla distensione delle pareti dei vasi sanguigni che genera meno necessità di ossigeno per i muscoli.

La via metabolica del nitrato-nitrito-ossido nitrico può essere vista come complementare a quella dell’ossido nitrico sintasi-arginina dipendente. Tali vie metaboliche funziono in modo quasi parallelo ma quando la disponibilità di ossigeno si riduce e l’attività della ossido nitrico sintasi parallelamente diminuisce, ecco che la riduzione dei nitriti (derivanti dai nitrati introdotti con la dieta) assume un ruolo fondamentale per mantenere stabili i livelli di ossido nitrico in circolo.

In poche parole, il consumo di cibi naturalmente contenenti alti livelli di nitrati come ad esempio il succo di rapa rossa, può favorire la vasodilatazione ed il pompaggio muscolare durante l’allenamento.

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