di Jerry Brainum
La creatina continua a essere uno degli integratori per il bodybuilding più popolari. Il corpo sintetizza la creatina da tre
amminoacidi (glicina, metionina e arginina) al ritmo di circa 1 g il giorno,
solitamente un altro grammo è assunto dalle fonti alimentari, specialmente dalla
carne rossa. La ricerca pubblicata nel corso degli ultimi anni ha mostrato che
fornire una dose extra di creatina integrativa migliorava la prestazione
sportiva e fisica, in particolare nelle attività che coinvolgono l’alta
intensità ed i sistemi energetici anaerobici. La creatina ha dimostrato di essere un integratore molto
efficace. Anche quelli che dicono che la maggior parte degli integratori intesi
per le persone attive è superflua, sono costretti ad ammettere che la creatina fa
eccezione alla regola.
Eppure, la creatina non produce benefici in circa il 30%
degli utilizzatori, senza che se ne sappia la ragione. La spiegazione data più
comunemente è che quelli che mangiano quantità generose di alimenti ricchi di
creatina, come la carne rossa, rispondono probabilmente meno all’integrazione
con creatina. Questo aspetto dell’uso della creatina è supportato da studi che
mostrano che i vegetariani, che hanno le riserve corporee di creatina più
basse, generalmente rispondono molto meglio all’integrazione con creatina.
Gli
studi iniziali sulla creatina per l’uso sportivo mostravano che i risultati migliori
dall’integrazione si ottenevano quando era assunta con un modello di carico; cioè, assunta in più dosi molte volte il giorno per
5-6 giorni, dopodiché si passava ad una piccola dose di mantenimento. Il regime
di carico solitamente suggerito per la creatina prevedeva 4-5 dosi il giorno e
ogni dose consisteva di un cucchiaino da tè circa o 5 g di creatina. Dopo 5
giorni, i muscoli erano saturi di creatina e la dose era ridotta a 3-5 g il
giorno.
La ricerca successiva ha mostrato che nel muscolo è presente un
conduttore della creatina ovvero una proteina trasportatrice e che questa
proteina determina il deposito della creatina nei muscoli. Cosa interessante,
questa trasportatrice della creatina è attivata dall’insulina. Basandosi su
questa scoperta, le nuove indicazioni per il carico di creatina prevedono la
combinazione della creatina con un carboidrato semplice per favorire l’aumento
del rilascio di insulina che, a sua volta, attiva il sistema di trasporto
della creatina nel muscolo.
La ricerca successiva sulla creatina ha
identificato molte sostanze che aiutano od ostacolano l’assorbimento della creatina
nel corpo. Oltre all’insulina, anche il fattore di crescita insulino-simile 1
(IGF-1) sembra favorire l’assorbimento della creatina, cosa non sorprendente
considerando che l’IGF-1 è strutturalmente simile all’insulina, come indica il
nome. Anche gli ormoni tiroidei favoriscono l’assorbimento della creatina, come
fanno i farmaci beta-agonisti, come il clenbuterolo. Infatti, uno studio ha
mostrato che il clenbuterolo incrementa la creatina muscolare del 30%.
La
carenza di vitamina E sembra inibire l’assorbimento della creatina nel
corpo. Alcuni studi mostrano che la caffeina può interferire con l’attività
energetica della creatina, anche se questo aspetto del metabolismo della creatina
è spesso messo in dubbio. Un noto ricercatore della creatina ha anche notato
che nei primi studi che hanno mostrato i benefici della creatina per l’attività
fisica, la creatina era disciolta in una bevanda calda, precisamente nel tè,
che contiene caffeina.
La ricerca sulla creatina ha continuato a evolversi
portando ad alcune scoperte interessanti e forse utili. Per esempio, gli studi
che hanno misurato l’escrezione della creatina durante una fase di carico hanno
scoperto che la gran parte dell’assorbimento della creatina si verificava nei
primi due giorni del carico. Dopo ci ciò, più della metà di tutta la creatina
ingerita attraversava semplicemente il corpo ed usciva con le feci. Altri studi hanno mostrato che
ingerire la creatina con le proteine era efficace quasi quanto assumerla con i carboidrati
per favorirne l’assorbimento.
Basandosi su queste rivelazioni sull’assunzione e
sull’assorbimento della creatina, un gruppo di ricercatori spagnoli ha
suggerito quello che è considerato un tipo di carico della creatina più
scientifico (1). Vedendo che una singola dose di 5 g di creatina aumenta i livelli di
creatina per 5-7 ore, suggeriscono che per massimizzare l’assunzione e l’assorbimento
durante il primo giorno di carico le dosi di creatina andrebbero distanziate con
intervalli di 5-7 ore. Nel corso di quel primo giorno, consigliano anche che le
4 dosi del carico di creatina siano accompagnate dall’ingestione di 500 ml di
liquidi contenenti 90-100 g di carboidrati semplici per favorire la secrezione
di insulina. Però dicono che bisognerebbe assumere i carboidrati 30 minuti dopo
l’assunzione della creatina per far coincidere l’assunzione della creatina con
il rilascio di insulina. Nel secondo giorno del carico, questi scienziati
dicono che dovreste ingerire le 4 dosi giornaliere di creatina insieme a 47 g di
carboidrati e 50 g di proteine perché ciò favorisce un rilascio dell’insulina
simile a quello che si verifica assumendo quantità maggiori di carboidrati
semplici da soli. Questa variante è suggerita perché ingerire così tanti
carboidrati semplici può rivelarsi non appetibile per molte persone. Il terzo
giorno inizia la fase di mantenimento, perché la ricerca mostra che continuare
a caricare la creatina per oltre 2 giorni è inutile, perché a quel punto la
gran parte di essa è semplicemente espulsa. Perciò, non dovreste assumere più
di 3-5 g di creatina il giorno insieme a carboidrati semplici (i carboidrati andrebbero assunti 30
minuti dopo la dose di creatina). Gli scienziati dicono che siccome la creatina
satura velocemente il tessuto muscolare, non si ha bisogno di dosi di
mantenimento giornaliere, ma di ingerire la creatina 3-4 volte la settimana. I
ricercatori dicono anche che usare questo regime ottimizzato per la creatina si
tradurrà probabilmente in un effetto simile al carico della creatina nel
muscolo, insieme a un minore tasso di escrezione della creatina.
(1) Mesa J, et al. Oral creatine supplementation and skeletal muscle metabolism in physical exercise. Sports Medicine 2002;32:903-944.
Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 5“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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