di Jerry Brainum
Forse l’errore più comune nel bodybuilding è il superallenamento. I bodybuilder spesso si superallenano senza accorgersene, perché gli effetti all’inizio non sono sempre ovvi. Un esame medico, però, potrebbe riscontrare un mucchio di anormalità, come un aumento degli enzimi dovuti al danno muscolare, un abbassamento del glicogeno muscolare e una mancanza di riparazione muscolare completa dopo l’allenamento. Nel lungo termine il superallenamento porta ad una mancanza di risultati e quelli si notano.
Accrescendo la vostra esperienza, i sintomi del superallenamento diventano meno ovvi perché migliora la capacità di recupero dei muscoli in abbinamento a meno cambiamenti ormonali. Sebbene il superallenamento sembri non offrire benefici, esiste una forma controllata di superallenamento conosciuta come “overreaching” che è usata per oltrepassare i punti difficoltosi o i periodi di stallo nell’allenamento. Con l’“overreaching” aumentate improvvisamente il volume, l’intensità o entrambe le cose per brevi periodi, ad esempio per 2-4 settimane. Come risultato il corpo compensa migliorando l’attività anabolica, con maggiore forza e volume.
Un nuovo studio ha visto che gran parte degli effetti ormonali avversi del superallenamento e dell’overreaching sono ampiamente ridotti se utilizziamo gli aminoacidi. Una quantità elevata di aminoacidi nel sangue infatti è associata con un incremento della sintesi proteica muscolare e una attenuazione del catabolismo muscolare.
In questo recente studio, 17 uomini con esperienza d’allenamento coi pesi sono stati suddivisi con procedura randomizzata tra un gruppo con aminoacidi e uno con placebo. Hanno svolto quattro settimane di allenamento intenso. Coloro i quali erano nel gruppo con gli aminoacidi hanno preso 0,4 g per chilogrammo di peso corporeo di un integratore a base di aminoacidi essenziali e condizionatamente essenziali. Prendevano l’integratore un’ora prima dei pasti e due ore dopo, oltre che 1-2 ore prima e dopo l’allenamento. Quelli del gruppo con placebo ricevevano un integratore inerte secondo il medesimo schema.
Come aspettato, dopo una settimana di superallenamento, quelli nel gruppo con placebo avevano un calo della forza, al contrario di quelli del gruppo con gli aminoacidi.
I livelli delle sostanze ad indicazione del danno muscolare erano elevate solo nel gruppo col placebo. Il gruppo con gli aminoacidi manteneva i livelli del testosterone totale e libero, ma non accadeva lo stesso al gruppo col placebo. In aggiunta, quelli nel gruppo col placebo mostrano valori più alti della SHBG globulina legante gli ormoni sessuali, una proteina che si lega al testosterone libero e lo rende inattivo. Il gruppo col placebo, comunque, presentava valori elevati dell’ormone della crescita.
I ricercatori suggeriscono che questa conseguenza sia derivata dal tentativo del corpo di compensare l’abbassamento dei livelli di altri ormoni anabolici che sono risultati dal superallenamento. Sempre i ricercatori osservano che “il fabbisogno di aminoacidi necessari a mantenere in maniera ottima i processi di riparazione e recupero della muscolatura scheletrica possono essere maggiori durante l’allenamento con sovraccarico ad alto volume o ad alta intensità”.
Conclusione: sebbene superallenarsi di proposito non sia una buona idea per la maggioranza delle persone, nel caso lo vogliate fare come scelta strategica potete annullare molti degli effetti del superallenamento per mezzo dell’assunzione giudiziosa degli aminoacidi.
Articolo tratto da "Natural Anabolics" di Jerry Brainum. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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