19 novembre 2013

Il latte tra miti, leggende e false verità (parte 1)

di Jerry Brainum

Le proteine ricavate dal latte, principalmente siero e caseina, sono riconosciute essere le migliori fonti in assoluto di supplementi proteici per bodybuilder ed altri atleti, così come per chiunque altro cerchi fonti proteiche di qualità. Il latte in se stesso, invece, è tutta un’altra faccenda. Dal punto di vista della salute, niente batte il latte materno come prima fonte di alimentazione per gli uomini ed altri animali. Pochi metterebbero in discussione questo fatto. Ma, l’opportunità di bere o meno latte dopo l’infanzia è da qualche anno oggetto di discussione. In rete ci sono interi siti e pagine Facebook dedicati ai presunti pericoli per la salute del bere latte oltre l’anno di vita.

Molti problemi associati al latte, sostengono questi gruppi web, sono legati agli ormoni contenuti nel latte, quali il fattore di crescita insulino-simile 1.

L’IGF-1 è un ormone anabolico nei muscoli, ma può anche agire come un fattore di crescita che favorisce lo sviluppo del cancro. L’IGF-1 è un ormone peptidico il che significa che non è altro che una lunga stringa di amminoacidi tenuti insieme da legami chimici in una specifica sequenza. Qualunque proteina ingerita per via orale viene degradata prima dagli acidi gastrici, poi dal fegato. Le probabilità che un ormone delle dimensioni dell’IGF-1 sopravviva a questa formidabile barriera digestiva ed entri nel sangue sono, nella migliore delle ipotesi, remote, anche se tutto questo accade talvolta nei neonati.

Alcuni scienziati ipotizzano, però, che il latte contenga altre proteine che fungono da scudo protettivo per l’IGF-1 nel processo digestivo, consentendo ad una parte dell’ormone attivo di raggiungere il sangue. Le prove della presenza di elementi del genere però sono quanto meno esigue.

Dal punto di vista del bodybuilding, il latte ha tanto una buona reputazione, quanto una cattiva reputazione. Per coloro che cercano di acquisire peso e massa muscolare, il latte è la fonte nutritiva quasi ideale. Alcuni bodybuilder evitano completamente il latte, spesso senza essere in grado di fornire una spiegazione per questo comportamento. Coloro che si allenano in vista delle competizioni per esempio affermano che il suo contenuto di sodio induce ritenzione idrica, anche se, in realtà, il latte non è particolarmente ricco di sodio… Eppure, deve esserci qualcosa che rende il latte tabù per così tanti bodybuilder!!

Anche lasciando da parte fattori ovvi, quali l’intolleranza al lattosio (l’incapacità di digerire completamente il lattosio, ovvero lo zucchero del latte, a causa di una carenza dell’enzima lattasi) o la pur rara allergia alle stesse proteine del latte, sembra che qualcosa nel latte oscuri la definizione dei muscoli dei bodybuilder. I bodybuilder spesso credono che il latte intero sia carico di grassi. La verità è che contiene un mero 3,5% di grasso. L’alternativa al latte intero è il latte magro, che contiene meno dell’1% di grasso. Non c’è assolutamente niente nel latte magro che dovrebbe promuovere la ritenzione idrica o l’accrescimento del grasso corporeo. O forse non è così?

Nella seconda parte di questo articolo vedremo quali potrebbero essere i fattori contenuti nel latte capaci di produrre quelle conseguenze negative che i bodybuilder vogliono evitare soprattutto se si trovano in fase di preparazione pre-gara.

Articolo tratto da Olympian’s News n° 85, pagg. 22-23. Pubblicato da Sandro Ciccarelli editore. Tutti i diritti sono riservati.  Clicca qui per abbonarti!

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