del Dott. Marco Ceriani
La melatonina è una molecola di difficile comprensione, perché se da una parte viene considerata un ormone, dall’altra esistono numerosi studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali che le attribuiscono sempre più una valenza nutrizionale. La melatonina è una molecola complessa ma estremamente interessante per la promozione e il mantenimento della salute e del benessere. È in grado di differenziare le cellule in modo ancora più potente di qualunque altra sostanza conosciuta; la melatonina è il cardine del sistema ritmico circadiano del nostro corpo.
La sua scoperta avviene nel 1917 ad opera di due ricercatori, McCord e Allen, che osservano un notevole schiarimento dell’epidermide delle rane trattate con estratti epifisari di bovino. Lo schiarimento è dovuto agli estratti della ghiandola pineale che provocano la contrazione dei granuli pigmentari di melanina (pigmento bruno che determina il colore dell’epidermide). A questa sostanza viene quindi dato il nome di melatonina (dal greco melas e tonos cioè nero e tensione).
Oggi è noto come la ghiandola pineale non è l’unico organo deputato alla produzione di melatonina, che è prodotta anche dalla retina, dalle ghiandole di Harder, dall'epitelio gastrointestinale, dalle piastrine e dai megacariociti.
Si deve al Professor Luigi di Bella la scoperta, nel 1969, che la melatonina stimola la produzione nel midollo osseo di molti elementi corpuscolari del sangue (piastrine in primis). La melatonina possiede anche un documentato effetto antiossidante, con notevoli implicazioni nell’inibizione dei tumori, nella protezione del danno ossidativo del DNA (tutte le persone affette da patologie tumorali evidenziano bassi livelli di melatonina), e di protezione da altre patologie come ulcera gastrica e malattie immunitarie. Il suo utilizzo più noto attualmente tuttavia è come molecola anti jet lag.
La melatonina è ampiamente diffusa in natura e negli alimenti comuni come pomodori, riso e avena. Dunque, come nota Mauro Todisco in una sua pubblicazione divulgativa: “Come può la melatonina essere considerata un ormone se mezzo chilo di riso o tre etti di avena contengono tutta la melatonina presente nell’intero volume di sangue circolante nel nostro organismo?”.
Le persone non vedenti (non essendo influenzate dalla luce nei ritmi sonno veglia) hanno cicli stabili nella produzione di melatonina e, guarda caso, hanno un basso rischio di sviluppo di molti, se non di tutti, i tumori.
La melatonina negli alimenti
Pomodori . . . . . . . . . .(10-50 ng /100 g)
Banane . . . . . . . . . . . .(46 ng /100 g)
Latte umano . . . . . . .(quantitativi più elevati nella notte)
Latte di vacca . . . . . .(quantitativi elevati nel latte munto al mattino)
I livelli di melatonina nel plasma variano in funzione dei ritmi circadiani, con livelli più elevati nel periodo notturno. In genere i valori medi oscillano tra i 10 e i 20 pg/ml (pg = picogrammo 10 -12) di giorno e tra i 100-200 pg/ml nei periodi di buio. (Il solo dosaggio ematico può non risultare un dato rilevante poiché non comprende i depositi organici.)
Anche l’alimentazione e lo stato nutrizionale del soggetto possono incidere pesantemente sui livelli di melatonina. Diete carenti in triptofano (aminoacido di partenza per la costruzione della melatonina) e deficit proteici ed energetici provocano carenze organiche di melatonina (nei soggetti anziani si ha una carenza di questi nutrienti che provocano valori ridotti di melatonina).
Dosaggio e tossicità
Nessuno studio ha mai evidenziato alcun tipo di pericolosità/tossicità della melatonina. Ciò anche a dosaggi molto elevati (1.000 mg/die tramite infusione endovenosa lenta nell’arco della giornata per 11 giorni). La totale assenza di tossicità della melatonina è spiegabile con il fatto che la sua sintesi avviene a partire dal triptofano, in cellule ad elevata specificità funzionale, con assenza di metabolici tossici. La melatonina viene depositata in elevata concentrazione nelle piastrine e nei megacariociti, senza mai raggiungere valori elevati nel sangue.
Il dosaggio più indicato per il mantenimento del benessere risulta essere 3 mg, mentre quello per affrontare momenti partricolari di stress o per ripristinare il ciclo veglia sonno alterato dal Jet Lag è di 5 mg. È da evidenziare come gli effetti della melatonina non siano unicamente dose-dipendenti, ma risentano in modo marcato dell’ora di somministrazione: dalle 21 alle 22 è l’orario più opportuno per l'assunzione.
Articolo tratto da "Bella Forza Advanced" di Marco Ceriani, pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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