Di Dale Kiefer
L’epidemia della massa ossea scarsa colpisce le donne e gli uomini anziani
L’osteoporosi è in larga parte considerata una malattia degli anziani e in particolare delle donne postmenopausali, in cui è legata ai livelli bassi di estrogeni. Tuttavia, anche gli uomini anziani sono suscettibili ai danni di questa malattia che indebolisce le ossa. Dei 10 milioni di statunitensi considerati avere l’osteoporosi, almeno 2 milioni sono uomini (10). Secondo la National Osteoporosis Foundation, altri 34 milioni di statunitensi hanno densità ossea scarsa, una condizione nota come osteopenia, che aumenta il rischio di osteoporosi.
Perciò, oltre la metà di tutte le persone oltre i 50 anni è a rischio di subire fratture ossee a causa della massa ossea scarsa (10). Spesso l’osteoporosi è definita una “malattia silenziosa” a causa del suo processo graduale e indolore che diventa evidente solo dopo che si verificano le fratture. Quando l’osso perde il suo contenuto minerale, perde massa e diventa più poroso. Ciò causa indebolimento strutturale e un aumento della probabilità di fratture, che si verificano più comunemente nelle ossa della colonna vertebrale, del bacino e del polso. Solitamente le fratture del bacino necessitano dell’ospedalizzazione e dell’intervento chirurgico e possono provocare disabilità prolungata o permanente e anche la morte.
Le fratture spinali sono altrettanto pericolose, possono causare forte dolore, disabilità, riduzione dell’altezza o deformità permanente. Per determinare il rischio di osteoporosi di un paziente, i medici possono consigliare esami specializzati chiamati esami della densità minerale ossea, che misura la densità ossea in vari punti del corpo. Generalmente, maggiore è il contenuto minerale dell’osso, più l’osso è denso. Un osso più denso è associato a un rischio minore di fratture.
Conclusione
Queste scoperte iniziali indicano che, insieme ad altri effetti, gli acidi grassi omega-3 possono prevenire il declino legato all’età della densità minerale ossea aumentando contemporaneamente l’assorbimento di calcio protettivo per le ossa. Gli effetti antinfiammatori e di rafforzamento delle ossa degli acidi grassi omega-3 possono essere particolarmente importanti per le donne postmenopausali a rischio di osteoporosi strisciante, oltre che per gli adulti anziani che soffrono di malanni come artrite reumatoide e periodontite.
Sebbene ci sia ancora molto da capire su come gli acidi grassi omega-3 influenzano la salute delle ossa, le scoperte scientifiche a oggi offrono un sostegno considerevole all’inserimento di livelli ottimali di acidi grassi come EPA e DHA come parte di un regime alimentare per conservare le ossa forti e sane per tutta la vita.
Bibliografia
18 Sun D, Krishnan A, Zaman K, Lawrence R, Bhattacharya A, Fernandes G. Dietary n-3 fatty acids decrease osteoclastogenesis and loss of bone mass in ovariectomized mice. J Bone Miner Res. 2003 Jul;18(7):1206-16.
19 Watkins BA, Li Y, Lippman HE, Feng S. Modulatory effect of omega-3 polyunsaturated fatty acids on osteoblast function and bone metabolism. Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids. 2003 Jun;68(6):387-98.
20 Corwin RL. Effects of dietary fats on bone health in advanced age. Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids. 2003 Jun;68(6):379-86.
21 Watkins BA, Li Y, Seifert MF. Lipids as modulators of bone remodelling. Curr Opin Clin Nutr Metab Care. 2001 Mar;4(2):105- 10.
Articolo tratto da Olympian's News n° 82 pagg.54-55. Olympian's News è pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti sono riservati. Clicca qui per abbonarti!
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