21 dicembre 2011

Glucosammina: che cos'è e a che cosa serve

di Rehan Jalali e Stephen Adelè

La glucosammina è una sostanza naturale composta da glucosio e da un derivato dell’aminoacido glutammina. Essa è parte integrante di tutte le forme di tessuto connettivo presenti nel corpo: cartilagini, legamenti e tendini. Può essere un precursore del liquido sinoviale (articolare) stimolando lunghe catene non ramificate presenti nelle cartilagini e  chiamate glicosaminoglicani (GAG).

Gran parte della glucosammina presente sul mercato è tratta dai molluschi, perciò se siete allergici fareste meglio ad evitare questo nutriente.

Sebbene non sia ancora esattamente chiaro come funzioni la glucosammina, gli scienziati suggeriscono che gli effetti benefici che sono stati verificati a lungo termine grazie all'assunzione giornaliera di glucosammina potrebbero essere dovuti allo stimolo di attività anaboliche come la sintesi di sostanze chiamate “proteoglicani” che migliorano la funzione articolare. Secondo alcune ricerche sembra anche migliorare il liquido articolare (sinoviale) favorendo la lubrificazione dell’articolazione.

Studi a doppio cieco hanno mostrato che la glucosammina può essere più efficace dell’ibruprofene nell’alleviare il dolore e l’infiammazione dell’osteoartrite. Anche se gli effetti di riduzione del dolore della glucosammina non sembrano essere immediati quanto quegli degli analgesici, il punto importante è che alcune ricerche indicano che la glucosammina può agire in modo diverso per alleviare il dolore: rigenerando la cartilagine e riparando perciò il danno artritico.

In uno studio del 2001 pubblicato su Lancet, un gruppo di ricercatori di Liegi, in Belgio, ha provato la glucosammina su 212 persone affette da osteoartrite alle ginocchia. Ai soggetti è stato somministrato o un placebo o 1.500 mg di glucosammina al giorno, per tre anni. Confrontando una serie di raggi X alle ginocchia dei pazienti, i ricercatori hanno riportato che alla fine dello studio tutti i soggetti che hanno assunto glucosammina hanno sperimentato un miglioramento del 20-25% dei loro sintomi, mentre il gruppo placebo ha sperimentato un leggero peggioramento dei sintomi. I raggi X hanno mostrato che nel gruppo placebo gli spazi articolari si erano ridotti di 0,31 mm in media, mentre nel gruppo glucosammina non c’erano state variazioni rilevanti.

Molti studi precedenti avevano mostrato indicazioni promettenti, anche se nessuno si era mai avventurato in esperimenti a lungo termine a conferma dei risultati teorici di laboratorio. Secondo il Council for Responsible Nutrition (CRN), questo studio del 2001 condotto rigorosamente e pubblicato su Lancet ha colmato questo vuoto, dimostrando inequivocabilmente il ruolo importante della glucosammina nel trattamento sintomatico di medio lungo termine dei problemi di degenerazione articolare.

La dose tipica di glucosammina è di 500 mg assunti tre o quattro volte al giorno. Scegliete glucosammina solfato o glucosammina HCl che sono le forme assorbite meglio e con la maggiore bio-disponibilità.


Articolo tratto da "Guida per i consumatori di integratori per lo sport" di Rehan Jalali e Stephen Adelè pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore -All Rights Reserved

Powered by Olympian’s News - Clicca qui per abbonarti!

Nessun commento:

Posta un commento