Di solito nella loro dieta e nel programma di integrazione i bodybuilder preferiscono assumere prodotti a base di proteine animali, e per una buona ragione: queste proteine contengono quantità maggiori e più bilanciate di aminoacidi essenziali, così chiamati perché non possono essere sintetizzati nel corpo e devono essere forniti dalla dieta. Per la costruzione di muscolo, gli aminoacidi essenziali sono i principali attivatori della sintesi proteica muscolare. Di fatti, dopo l’allenamento con opposizione di resistenza ne bastano 10 grammi per stimolare a pieno la sintesi proteica.
L’integratore proteico più popolare fra i bodybuilder e gli atleti è il siero, che ha un alto valore biologico perché è ricco di aminoacidi essenziali e, soprattutto, di quelli ramificati. Ma questa non è l’unica ragione per cui è così efficace. Il siero è digerito rapidamente e rilascia quasi subito i suoi aminoacidi nel sangue, inducendo un aumento della sintesi proteica muscolare. Invece, l’altra proteina del latte, la caseina, è assorbita più gradualmente nel corso di 7 ore e si ritiene che, nei muscoli, eserciti un effetto anticatabolico maggiore del siero.
Oltre ai prodotti contenenti siero e caseina (insieme o separati), sono disponibili anche altri integratori proteici, molti dei quali a base di proteine della soia. La soia contiene tutti gli aminoacidi essenziali, una cosa rara per le proteine di origine vegetale e, con il recente aumento di prezzo delle proteine del siero e il basso prezzo della soia, molte aziende hanno iniziato a usarla per i loro prodotti.
L’integratore proteico più popolare fra i bodybuilder e gli atleti è il siero, che ha un alto valore biologico perché è ricco di aminoacidi essenziali e, soprattutto, di quelli ramificati. Ma questa non è l’unica ragione per cui è così efficace. Il siero è digerito rapidamente e rilascia quasi subito i suoi aminoacidi nel sangue, inducendo un aumento della sintesi proteica muscolare. Invece, l’altra proteina del latte, la caseina, è assorbita più gradualmente nel corso di 7 ore e si ritiene che, nei muscoli, eserciti un effetto anticatabolico maggiore del siero.
Oltre ai prodotti contenenti siero e caseina (insieme o separati), sono disponibili anche altri integratori proteici, molti dei quali a base di proteine della soia. La soia contiene tutti gli aminoacidi essenziali, una cosa rara per le proteine di origine vegetale e, con il recente aumento di prezzo delle proteine del siero e il basso prezzo della soia, molte aziende hanno iniziato a usarla per i loro prodotti.
Fra i bodybuilder, la soia si è guadagnata una pessima reputazione perché contiene isoflavoni, sostanze estrogeniche che, secondo alcuni, potrebbero interferire con la funzione tiroidea; esercitando un effetto simile agli estrogeni, si teme che gli isoflavoni della soia possano danneggiare la produzione di testosterone o esercitare effetti estrogenici negli uomini. La verità è che è la dose a fare la differenza. Vari studi hanno mostrato che piccole quantità di proteine della soia non hanno alcun effetto negativo sugli uomini giovani che si allenano con i pesi, mentre utilizzare la soia come principale fonte proteica giornaliera può comportare la comparsa di problemi ormonali e di rallentamento del metabolismo.
Un’altra fonte proteica usata più raramente delle proteine del latte e della soia è la canapa. Il nome scientifico è Cannabis sativa, comunemente nota con il nome di marijuana. Sì, la marijuana deriva dalla canapa ed è per questo che, in gran parte degli Stati Uniti una legge federale vieta di coltivare questa pianta. Per quanto riguarda gli integratori alimentari, la canapa è venduta sotto forma di proteine in polvere e di olio nutriente. In realtà, l’olio di canapa è piuttosto buono, con una dose bilanciata di acidi grassi, ma come sono le sue proteine?
Uno studio pubblicato l’anno scorso ha esaminato proprio questo (1). Benché ci siano vari metodi per definire il valore biologico degli alimenti proteici, questo studio ha usato il punteggio degli aminoacidi regolato sulla digeribilità proteica (o PDCAAS) che dovrebbe riflettere l’efficacia della digestione e dell’uso delle proteine nel corpo. Tuttavia, in questo caso il “corpo” non era umano, ma rifletteva il potenziale di crescita fornito dalle proteine ai topi giovani.
I semi e i prodotti a base di canapa contengono tutti gli aminoacidi essenziali, e questa la parte positiva. Quella cattiva è che le dosi di lisina, leucina e triptofano sono piuttosto basse. La carenza dell’aminoacido ramificato leucina è particolarmente problematica perché è il principale aminoacido che stimola la sintesi proteica muscolare! L’alto contenuto di leucina è uno dei motivi per cui il siero ottiene punteggi elevati nella maggior parte delle scale di valutazione delle proteine.
Nella scala PDCAAS i semi di canapa puri hanno un punteggio pari a 51, contro il 48 di un pasto a base di semi di canapa (la fonte per le proteine in polvere). Invece, la caseina e l’albume sono a 100 e il manzo segue con 92 insieme alle proteine della soia. Questo basta per mettere in dubbio questa scala di valutazione, dato che il manzo (una proteina animale) è allo stesso livello della soia (una proteina vegetale). Non sorprende che la scala sia stata sviluppata dalla Ralston Purina, uno dei maggiori produttori di, indovinate un po’... soia! In questa scala la canapa ha un valore proteico simile ai fagioli, ma inferiore all’avena.
I semi e i prodotti a base di canapa contengono tutti gli aminoacidi essenziali, e questa la parte positiva. Quella cattiva è che le dosi di lisina, leucina e triptofano sono piuttosto basse. La carenza dell’aminoacido ramificato leucina è particolarmente problematica perché è il principale aminoacido che stimola la sintesi proteica muscolare! L’alto contenuto di leucina è uno dei motivi per cui il siero ottiene punteggi elevati nella maggior parte delle scale di valutazione delle proteine.
Nella scala PDCAAS i semi di canapa puri hanno un punteggio pari a 51, contro il 48 di un pasto a base di semi di canapa (la fonte per le proteine in polvere). Invece, la caseina e l’albume sono a 100 e il manzo segue con 92 insieme alle proteine della soia. Questo basta per mettere in dubbio questa scala di valutazione, dato che il manzo (una proteina animale) è allo stesso livello della soia (una proteina vegetale). Non sorprende che la scala sia stata sviluppata dalla Ralston Purina, uno dei maggiori produttori di, indovinate un po’... soia! In questa scala la canapa ha un valore proteico simile ai fagioli, ma inferiore all’avena.
Comunque sia, la canapa è anche ricca di arginina che, fra le altre cose, è un precursore dell’ossido di azoto. Le proteine della canapa contengono anche acido gammalinoleico, una fonte di acidi grassi che può ridurre l’infiammazione nel corpo. Uno studio di qualche anno fa ha mostrato che l’assunzione di acido gamma-linoleico ha aiutato a non riguadagnare il grasso perso dopo una dieta. In conclusione, al massimo possiamo considerare la canapa una fonte mediocre di proteine; tuttavia, può essere utile per i vegetariani e i vegani, a patto che sia accompagnata da fonti proteiche che contengono quantità più elevate di lisina, leucina e triptofano oppure da un buon integratore di amminoacidi. Forse, se contenesse abbastanza THC (l’ingrediente attivo della marijuana), diventerebbe molto più popolare, ma questa è solo una mia idea... ;)
Riferimenti Bibliografici
1) House, J., et al. (2010). Evaluating the quality of protein from hemp seed (Cannabis sativa) products through the use of the protein-digestibility-corrected amino acid score method. J Agr Food Chem. 58:11801-11807.
Articolo tratto da IRONMAN allegato ad OLYMPIAN'S NEWS n° 133, pagg. 19 pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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