Del Dott. José Antonio
Qual è il grasso più benefico in assoluto? Proprio così,
quello del titolo, l’EPA. Gli scienziati ne hanno
valutato l’effetto somministrandolo a topi che hanno seguito una dieta ricca di
grassi e di saccarosio oppure di soli grassi per 4-20 settimane. E gli effetti
sono stati sorprendenti. Nei topi alimentati con grassi e saccarosio l’EPA ha ridotto
significativamente il guadagno di grasso corporeo, l’iperglicemia collegata all’obesità
e l’iperinsulinemia. Questo è il primo studio che mostra un effetto
antiobesità dell’EPA in caso di obesità indotta da grassi e saccarosio (1):
insomma, una dieta a base di ciambelle! Quindi, se siete grandi amanti dei
dolci, assumete olio di pesce.
Un altro studio ha scoperto che l’EPA inibisce
significativamente i danni ossidativi al DNA e può favorire la prevenzione di
danni neurali e problemi di memoria (2). Wow diventa sempre più interessante.
Inoltre, l’EPA può anche aiutare i muscoli scheletrici. Ad esempio, sappiamo
che chi soffre di malattie critiche ha muscoli respiratori deboli che danneggiano
la loro capacità di respirare, prolungano l’uso di apparecchi per la
respirazione e aumentano il rischio di collasso respiratorio una volta tolti
tali supporti. Infezioni ed endotossiemia (cioè la presenza di tossine nel
sangue) riducono la forza dei muscoli respiratori; tuttavia nei topi l’EPA
riduce la perdita di forza nel diaframma causata dai trattamenti a base di
endotossine batteriche (3). Quindi, gli scienziati ritengono che la sostanza
possa ridurre la debolezza dei muscoli scheletrici indotta dalle infezioni nei
malati gravi (4).
E non è finita qui: dati preliminari su esseri umani
mostrano che potrebbe anche contrastare la perdita ossea associata ai voli
spaziali (5). L’EPA è un acido grasso a catena lunga con 20 atomi di carbonio che
esercita effetti straordinari: può contrastare l’obesità (soprattutto se
mangiate molte ciambelle), ridurre i danni al DNA e migliorare la memoria e la
funzionalità muscolare in caso di infezione. I suoi effetti antiinfiammatori
potenti rendono gli alimenti ricchi di omega-3, come il salmone, dei veri
supercibi.
Uno studio ha esaminato gli effetti della combinazione di
EPA e integratore di acido docosaesanoico (DHA) su infiammazione e stress ossidativo
a riposo e indotto dall’attività fisica su 14 uomini allenati (6) che hanno
ricevuto la miscela o un placebo per 6 settimane. Il potente duo di grassi
omega-3 ha aumentato significativamente il livello di EPA e DHA ematici e, a
riposo, ha ridotto la quantità di alcuni segnalatori infiammatori più del
placebo.
A lungo termine questi grassi antiinfiammatori possono
migliorare la salute e, forse, anche la composizione corporea. Pochi cibi o
integratori possono dire lo stesso. Quindi, gli omega-3 dovrebbero essere la
punta di diamante del vostro arsenale di integratori!
Riferimenti:
1 Sato, A., et al. (2010). Anti-obesity effect of
eicosapentaenoic acid in high-fat/high-sucrose diet-induced obesity: Importance
of hepatic lipogenesis. Diabetes. epub.
2 Okabe, N., et al. (2010). Eicosapentaenoic acid prevents memory impairment after ischemia by inhibiting inflammatory response and oxidative damage. J Stroke Cerebrovasc Dis. epub.
3 Calder, P.C. (2010). A novel effect of eicosapentaenoic acid: Improved diaphragm strength in endotoxemia. Crit Care.14(2):143.
2 Okabe, N., et al. (2010). Eicosapentaenoic acid prevents memory impairment after ischemia by inhibiting inflammatory response and oxidative damage. J Stroke Cerebrovasc Dis. epub.
3 Calder, P.C. (2010). A novel effect of eicosapentaenoic acid: Improved diaphragm strength in endotoxemia. Crit Care.14(2):143.
4 Supinski, G.S., et al. (2010). Eicosapentaenoic acid preserves diaphragm
force generation following endotoxin administration. Crit Care.14(2):R35.
5 Zwart, S.R., et al. (2010). Capacity of omega-3 fatty acids or eicosapentaenoic acid to counteract weightlessness-induced bone loss by inhibiting NF-kappaB activation: From cells to bed rest to astronauts. J Bone Miner Res. 25(5):1049-57.
6 Bloomer, R.J., et al. (2009). Effect of eicosapentaenoic and docosahexaenoic acid on resting and exercise-induced inflammatory and oxidative stress biomarkers: a randomized, placebo-controlled, cross-over study. Lipids Health Dis. 8:36.
5 Zwart, S.R., et al. (2010). Capacity of omega-3 fatty acids or eicosapentaenoic acid to counteract weightlessness-induced bone loss by inhibiting NF-kappaB activation: From cells to bed rest to astronauts. J Bone Miner Res. 25(5):1049-57.
6 Bloomer, R.J., et al. (2009). Effect of eicosapentaenoic and docosahexaenoic acid on resting and exercise-induced inflammatory and oxidative stress biomarkers: a randomized, placebo-controlled, cross-over study. Lipids Health Dis. 8:36.
Articolo tratto da OLYMPIAN'S NEWS n° 121 pag 30. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!
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