Di Jerry Brainum
In quest’epoca di integratori supertecnologici, è molto
facile dimenticarsi dei buoni, vecchi alimenti. Un esempio è l’aglio che,
normalmente, non è incluso nella dieta tipica del bodybuilding. Tuttavia, se
più bodybuilder conoscessero gli effetti benefici di questo bulbo,
inizierebbero ad assumerlo sotto forma di integratore o anche a mangiarlo
direttamente.
I benefici dell’aglio sono dovuti allo zolfo (che è
contenuto, in misura minore, anche nelle cipolle). Infatti, studi clinici hanno
dimostrato che le sostanze solforose dell’aglio riducono il livello ematico di
grassi come il colesterolo, svolgono un’azione antiossidante e diminuiscono il
glucosio ematico, aiutando a prevenire il diabete. Inoltre, una serie di studi
ha mostrato che l’aglio ha proprietà anticancerogene, principalmente perché
riduce la pressione ematica (un effetto scoperto da uno studio recente).
Il modo in cui l’aglio riduce la pressione è di grande
interesse per i bodybuilder. Fino a pochi anni fa l’ossido di azoto (ON) era
una sostanza quasi sconosciuta, nota solo ai ricercatori medici. Poi, con l’avvento di integratori che ne aumentavano
i livelli nel corpo, l’ON è diventato famoso nel mondo del bodybuilding. Perché?
Uno dei suoi effetti principali è indurre la dilatazione dei vasi sanguigni,
aumentando il flusso ematico e, quindi, migliorando il trasporto di ossigeno e
altri nutrienti verso i muscoli attivi ed esercitando un effetto ergogenico.
Inoltre, l’ON è coinvolto nel rilascio di ormoni anabolici, come testosterone
e ormone della crescita.
Normalmente, l’ingrediente principale degli integratori di
ON per il bodybuilding è l’aminoacido L-arginina. L’arginina è il precursore
immediato della sintesi di ON nel corpo, tuttavia la quantità di ON prodotta
non dipende tanto dall’arginina, quanto dall’attività degli enzimi che convertono
questa sostanza in ON. Bene, sembra che l’aglio possa anche aumentare le
riserve di ON del corpo. Probabilmente è proprio per questo che riduce la pressione
ematica: l’aumento di ON indotto dall’aglio dilata i vasi sanguigni. Inoltre,
l’ON è rapidamente degradato da agenti ossidanti, quindi l’azione antiossidante
dell’aglio dovrebbe prolungare l’attività dell’ON stesso.
E l’aglio fa bene anche alla mente. Studi mostrano che la
sua azione antiossidante aiuta a proteggere il cervello, un effetto importante perché
quest’organo è ricco di grassi polinsaturi come l’acido grasso omega-3 DHA.
Tuttavia, questi grassi sono altamente soggetti a ossidazione e questo apre la
strada per la degenerazione cerebrale. Infatti, spesso l’ossidazione causa
un’infiammazione eccessiva, associata con il morbo di Alzheimer e altri
disturbi cerebrali.
Studi su animali mostrano che l’assunzione di aglio aiuta a
prevenire svariate malattie cerebrali; ad esempio da una ricerca su topi cui
era stato somministrato aglio è emerso che questo bulbo ha effetti benefici
sulla memoria (1) grazie a un miglioramento del trasporto dell’aminoacido
L-triptofano verso il cervello. Il triptofano è il precursore del
neurotrasmettitore cerebrale serotonina che favorisce la memoria e l’apprendimento.
Quindi, l’aglio aumenta il triptofano cerebrale che sarà, poi, convertito in
serotonina.
E l’aglio offre molti benefici anche per l’attività fisica,
ad esempio aiuta a ridurre l’affaticamento. Nell’antico Egitto esso era
distribuito ai costruttori delle piramidi perché diminuiva la fatica e
accelerava il recupero. Per le stesse ragioni, nell’antica Roma era utilizzato
come tonico per soldati e atleti. Altri studi collegano l’aglio a un aumento
della forza muscolare e non c’è dubbio che quest’azione dipenda in gran parte
dal miglioramento della circolazione. I topi e altri animali da laboratorio che
avevano assunto l’aglio sono stati capaci di nuotare e correre sul tapis roulant
più a lungo prima di affaticarsi.
Gli studi su esseri umani hanno mostrato che, durante
l’attività fisica, l’aglio riduce il carico di lavoro sul cuore e il battito
cardiaco massimo, il che indica una riduzione dello stress cardiaco durante
l’allenamento intenso. Riducendo gli alti livelli di citochine (proteine
immunitarie che aumentano durante l’attività fisica), l’aglio allevia le
infiammazioni eccessive, oltre ad accelerare e migliorare il recupero.
Uno studio recente ha mostrato che l’aglio contiene un
ingrediente attivo capace di prevenire la disgregazione muscolare eccessiva (2).
La ricerca ha analizzato l’esposizione di cellule muscolari isolate all’aglio
o, in particolare, a un ingrediente dell’aglio invecchiato chiamato diallil
solfuro, o DAS. Le cellule muscolari sono state esposte a un forte calore che
ne ha causato la disgregazione, ma l’aggiunta del DAS alla coltura ha bloccato
il processo.
In un’altra parte dello studio il DAS è stato somministrato a topi normali e
ad animali cui era stato impiantato un tumore e che soffrivano di cachessia
(un’accelerazione della perdita musco- lare che interessa l’80% dei malati di
cancro). Negli animali malati la sostanza non ha esercitato alcun effetto, ma i
topi sani hanno sperimentato un aumento della massa muscolare. Anche in questo
caso, si ritiene che l’effetto sia dovuto a una riduzione degli effetti
catabolici normali nei muscoli che sposta il ritmo metabolico verso l’anabolismo,
cioè la crescita. Gli steroidi anabolizzanti aumentano la massa muscolare
perché forniscono sia effetti anabolici, che anticatabolici.
Quindi, l’aglio non può essere considerato un “super integratore” per la crescita muscolare, ma dato che aiuta a prevenire la disgregazione muscolare eccessiva negli animali sani, se usato in congiunzione con altri integratori anticatabolici (come siero, caseina, HMB e olio di pesce) potrebbe stimolare effetti simili anche nei bodybuilder.
Quindi, l’aglio non può essere considerato un “super integratore” per la crescita muscolare, ma dato che aiuta a prevenire la disgregazione muscolare eccessiva negli animali sani, se usato in congiunzione con altri integratori anticatabolici (come siero, caseina, HMB e olio di pesce) potrebbe stimolare effetti simili anche nei bodybuilder.
Riferimenti
1 Haider, S., et al. (2008). Repeated administration of
fresh garlic increases memory retention in rats. J Med Food. 11:675-79.
2 Olivan, M., et al. (2010). Nutraceutical inhibition of
muscle proteolysis: A role of diallyl sulphide in the treatment of muscle
wasting. Clin Nutr. In press.
Articolo tratto da IRONMAN allegato ad OLYMPIAN'S NEWS n° 121, pag 16. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!
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