23 settembre 2015

BCAA, pompelmi e cani grassi

dott. José Antonio

La quantità di dati scientifici su alimentazione e integrazione per lo sport cresce più di un bambino allattato al seno. Se ci distraiamo un attimo, rimaniamo subito indietro sulle ultime ricerche, ma non temete: io sono qui per svelarvi alcune tra le più accattivanti dal mondo della scienza.

Avrete sentito parlare degli effetti dell’aminoacido ramificato leucina per costruire muscolo e alleviare l’indolenzimento. Bene, anche un altro BCAA, l’isoleucina, potrebbe offrire dei benefici. I topi che hanno assunto la sostanza hanno guadagnato quasi il 6% di peso in meno e avevano il 49% di tessuto adiposo epididimale bianco (cioè di grasso) in meno degli
animali del gruppo di controllo, oltre ad avere livelli inferiori di insulina e grasso muscolare. Beh, forse è giunto il momento di assumere più BCAA (1)!


Mangiate mai il pompelmo? Sì, ha un sapore acidulo e amaro, ma gli scienziati hanno scoperto che contiene una sostanza chiamata nootkatone che è un attivatore naturale dell’AMPK. Nootkatone (provate a dirlo velocemente 3 volte) sembra un nome eschimese, ma i topi che hanno seguito regolarmente una dieta composta per lo 0,1-0,3% della sostanza hanno sperimentato una riduzione significativa del guadagno di peso, dell’accumulo di grasso addominale e dello sviluppo di iperglicemia, iperinsulinemia e iperleptinemia causati da diete ricche di grassi e saccarosio. Inoltre, nei topi che hanno assunto la sostanza la durata (misurata calcolando il tempo in cui riuscivano a nuotare prima dell’affaticamento) era del 21% maggiore a quella del gruppo di controllo. Quindi, il nootkatone previene l’obesità e aiuta l’attività fisica (2)... forse, dovreste mangiare più pompelmi.


Avete un cane (o un altro animale) grasso? Un nuovo studio ha esaminato gli effetti di una dieta ricca di proteine e fibre su 15 cani grassi. Un gruppo di controllo ha ricevuto una dieta isocalorica ricca di proteine e con una dose moderata di fibre. Ebbene, con la dieta più ricca di fibre la percentuale di grasso corporeo dei cani è diminuita (3). E, che ci crediate o no, la dieta funziona anche per il padrone!


Quale è la dieta migliore per avere bambini in forma? Beh, la peggiore è quella povera di proteine e ricca di zuccheri raffinati e grassi saturi che li fa ingrassare. Al contrario, ai bambini serve una dieta ricca di proteine e di cibi a basso impatto insulinico, una combinazione che, secondo uno studio recente, protegge contro l’obesità infantile (4). E indovinate un po’? Fa molto bene anche agli adulti...



Per finire, nella battaglia fra fonti proteiche di origine animale e vegetale, sappiamo che, parlando di effetti anabolici, quelle animali vincono. Uno studio recente ha confrontato gli effetti di pasti ricchi di proteine ricavate da carne, latticini e soia sul dispendio energetico, l’ossidazione dei sostrati e la sazietà in 12 adulti rimasti per 8 ore in una stanza con strumenti per misurare la dispersione del calore. I 3 pasti isoenergetici ricchi di proteine (con il 30% di proteine, il 40% di carboidrati e il 30% di grassi) contenevano principalmente carne, latticini o proteine della soia. Nei pasti a base di carne l’ossidazione proteica era significativamente più bassa, e questo è indice di un forte effetto di protezione delle proteine in rapporto alla ritenzione di massa corporea magra (5).



Riferimenti
1 Nishimura, J., et al. (2010). Isoleucine prevents the accumulation of tissue triglycerides and upregulates the expression of PPARalpha and uncoupling protein in diet-induced obese mice. J Nutr. Mar. 140(3):496-500.
2 Murase, T., et al. (2010). Nootkatone, a characteristic constituent of grapefruit, stimulates energy metabolism and prevents diet-induced obesity by activating AMPK. Am J Physiol Endocrinol Metab. 299(2):E266-275.
3 German, A.J., et al. (2010). A high protein high fibre diet improves weight loss in obese dogs. Vet J. 183(3):294-297.
4 Papadaki, A., et al. (2010). The effect of protein and glycemic index on children’s body composition: The DiOGenes randomized study. Pediatrics. 126(5):e1143-1152.
5 Tan, S.Y., et al. (2010). Energy expenditure does not differ, but protein oxidation rates appear lower in meals containing predominantly meat versus soy sources of protein. Obes Facts. 3(2):101-104.

Articolo tratto da IRONMAN allegato ad OLYMPIAN'S NEWS n° 121, pag 22. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. 
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