di Jerry Brainum
La
combinazione di efedrina e caffeina era uno degli integratori più efficaci per
la riduzione del grasso corporeo. Alcuni anni fa, però, la Food and Drug Administration
ha ritirato l’efedrina dal mercato, a causa di analisi che riportavano effetti
negativi che la sostanza poteva avere sulla salute. Da allora, i produttori dei
vari integratori “brucia grassi” hanno fatto a gara per trovare dei sostituti
adeguati all’efedrina, anche se la ricerca che dimostra l’efficacia della
maggior parte di essi è quasi inesistente. Il
tè verde, però, è speciale.
Studi in provetta mostrano infatti che il tè interferisce con la
formazione di nuove cellule lipidiche, che emergono quando la quantità di
grasso del corpo supera una massa critica. Le cellule lipidiche preesistenti
sono sottoposte a iperplasia, cioè si dividono formando nuove cellule
lipidiche, ed è per questo che perdere grasso corporeo è così difficile.
Il tè
verde inoltre possiede numerose proprietà termogeniche: aumenta il rilascio di CCK, un
ormone dell’intestino che riduce l’appetito. Inoltre, accresce il potere dell’ormone
termogenico noradrenalina, principalmente attaccando il COMT (il più importante
enzima che blocca il rilascio dei grassi dalle cellule lipidiche svolto dalla
noradrenalina) e lavorando sinergicamente con la caffeina per stimolare la
perdita di grasso corporeo.
Il
tè verde, però, non svolge solo un’attività termogenica. Infatti, esso influenza
la digestione dei grassi, inibendo sia la lipasi gastrica che quella pancreatica
che sono i principali enzimi atti alla digestione dei grassi; questo provoca
una riduzione del 37% della disgregazione dei trigliceridi a catena lunga (cioè
i grassi alimentari). Prima che la lipasi possa agire sui grassi assunti con l’alimentazione,
essi devono essere emulsionati, cioè degradati in particelle più piccole. Il tè
verde interferisce con questa attività, riducendo ulteriormente l’assorbimento dei
grassi. Inoltre, attacca uno dei principali enzimi che partecipano alla sintesi
dei grassi, giustamente chiamato sintasi degli acidi grassi.
Infine,
il tè verde può persino favorire la rigenerazione e la protezione delle cellule
beta del pancreas (in cui si sintetizza l’insulina); in questo modo, protegge
indirettamente contro il diabete e la degenerazione pancreatica (14). Studi condotti su topi mostrano che il
tè verde inibisce gli enzimi intestinali che disgregano lo zucchero e l’amido,
limitando, così, l’assorbimento del glucosio e il rilascio dell’insulina. Un
esame clinico svolto su 49 uomini e 11 donne ha scoperto che l’assunzione di un
estratto di tè equivalente a 4 tazze di tè verde al giorno riduceva l’emoglobina
glicosilata, un indice del controllo a lungo termine del glucosio ematico(15).
Alcune
delle proprietà del tè verde sono piuttosto complesse. Come ci si aspetta, un’assunzione
elevata dello zucchero fruttosio è collegata alla resistenza all’insulina e,
come abbiamo visto, il tè verde ostacola tale resistenza e l’assorbimento del
glucosio. Bene, ecco la parte difficile: al contrario, il tè verde eleva la
soglia di attivazione di vari geni che stimolano l’assorbimento del glucosio e
aumenta la segnalazione dell’insulina nelle cellule, bloccando (sì, proprio
così) gli effetti negativi del fruttosio (16). Ora state pensando che ci deve essere un errore da qualche
parte: come è possibile che la stimolazione del rilascio insulinico sia
positiva, se è collegato alla sintesi del grasso corporeo?
La spiegazione è
riconducibile al ruolo estremamente efficiente svolto dal tè verde. Il fatto
che esso potenzi l’insulina sembra una cosa negativa, fino a che si comprende
che elevare la soglia di attivazione dei geni significa migliorare l’efficacia
dell’insulina, che è molto diverso dall’accrescere
semplicemente il volume dell’insulina immessa nel sangue. In altre parole, si
secerne meno insulina, ma questa lavora di più perché è presente il tè verde,
che provoca una riduzione del grasso corporeo presente.
Potete
capire meglio come funziona il sistema grazie a uno studio in cui gli scienziati
hanno fatto seguire a dei topi una dieta ricca di fruttosio, oppure la stessa
dieta con l’aggiunta di tè verde. I topi che avevano ricevuto il tè verde hanno
mostrato una riduzione della resistenza all’insulina, che è collegata a un
aumento (cioè a un’efficienza maggiore) dell’attività del GLUT-4, un trasportatore
cellulare del glucosio (17).
Altri
studi hanno dimostrato anche che bere tè verde riduce l’eccesso di glucosio
ematico, indice del prossimo sviluppo del diabete (18). Se volete usufruire dell’effetto benefico del tè verde sull’insulina,
evitate di berlo con latte o panna perché la ricerca ha dimostrato che 50 g di
latte riducono del 90% il potenziamento dell’insulina da parte del tè verde
stesso (19).
Uno
studio ha esaminato gli effetti del tè verde e della caffeina sul dispendio energetico
e sull’ossidazione dei grassi (20). I soggetti erano 10 uomini giovani e sani con in media 25
anni, alcuni magri e altri moderatamente sovrappeso. Per sei settimane, i
soggetti hanno assunto due capsule di:
1) estratto di tè verde, più 50 mg di caffeina,
2) 50 mg di caffeina, o
3) un placebo.
In quelli che avevano assunto il tè
verde il dispendio energetico era molto superiore a quello degli altri due gruppi
e questi soggetti tendevano a utilizzare più calorie derivanti dai grassi di
quelli che avevano ricevuto il placebo. Tutto questo ha dimostrato che gli
effetti termogenici del tè verde non dipendono totalmente dal contenuto di
caffeina.
Un
altro studio ha esaminato gli effetti del tè oolong (21). 12 uomini hanno bevuto:
1)
Acqua;
2)
Tè molto forte;
3)
Tè mediamente forte;
4)
Acqua contenente 270 mg di caffeina.
Quando
i soggetti hanno bevuto il tè molto forte invece dell’acqua, l’ossidazione dei
grassi è aumentata del 12%.
Un
altro studio ha scoperto che, quando i soggetti assumevano una quantità di tè sufficiente a fornire 600 mg di catechine del tè, il grasso intestinale
viscerale, o profondo si è ridotto (22). Questa è una notizia meravigliosa per la salute, perché il
grasso viscerale è quello più attivo e più pericoloso del corpo ed è collegato alle malattie
cardiovascolari e al diabete. Sembra che gli effetti antiangiogenici del tè
verde riducano e prevengano un accumulo eccessivo di grasso (23).
Uno studio recente condotto su uomini
e donne giapponesi con depositi rilevanti di grasso viscerale ha scoperto infine che,
bevendo tè contenente 583 mg di catechine del tè per 12 settimane, la pressione
del sangue, le LDL e il grasso corporeo si sono ridotti significativamente (24).
BIBLIOGRAFIA SELEZIONATA
14) Chakravarthy, B.K., et al. (1982). Functional
beta cell regeneration in the islets of the pancreas in alloxaninduced diabetic
rats by EGCG. Life Sci. 31:2693-2697.
15) Fukino, Y., et al. (2007). Randomized controlled
trial of an effect of green tea extract powder supplementation on glucose
abnormalities. Eur J Clin Nutr. 1-6. In press.
16) Cao, H., et al. (2007). Green tea polyphenol
extract regulates the expression of genes involved in glucose uptake and
insulin signaling in rats fed a high fructose diet. L Agric Food Chem. 55(15):6372-8.
17) Wu, L.Y., et al. (2004). Green tea supplementation
ameliorates insulin resistance and increases glucose transporter- 4 content in
a fructose-fed rat model. Eur J Nutr. 43.
18) Gomez, A., et al. (1994). Antihyperglycemic effect of
black tea (Camellia sinensis) in rat. J Ethnopharmacol. 45:223-226.
19) Moon, H.S., et al. (2007). Proposed mechanisms
of epigallocatechin- 3-gallate for anti-obesity. Chem-Biol Interactions. 167:85-98.
20) Dullo, A.G., et al. (1999). Efficacy of
green tea extract rich in catechin polyphenols and caffeine in increasing 24-hour
energy expenditure and fat oxidation in humans. Am J Clin Nutr. 70:1040-50.
21) Rumpler, W., et al. (2001). Oolong tea
increases metabolic rate and fat oxidation in men. J Nutr. 131:2848-2852.
22) Nagao, T., et al. (2001). Tea catechins
suppress accumulation of body fat in humans. J Oleo Sci. 50:717-28.
23) Diepvens, K., et al. (2007). Obesity and
thermogenesis related to the consumption of caffeine, ephedrine, capsaicin, and
green tea. Am J Physiol Regul
Integ Comp Physiol. 292:R77-R85.
24) Nagao, T., et al. (2007). A green tea extract high in catechins reduces bodyfat and cardiovascular risk in humans. Obesity. 15:1473-83.
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Articolo tratto da IRONMAN allegato ad OLYMPIAN'S NEWS n° 91, pag 64-66 Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!
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