9 aprile 2014

Integratori di base: Vitamine e Minerali

del Dott. Mauro Di Pasquale

Le vitamine e i minerali, usati largamente dagli atleti e dalla gente comune, sono utili per correggere carenze specifiche che interferiscono con la prestazione fisica massima (per es. carenze di tiamina, vitamina C, sodio e soprattutto ferro) e possono essere utili alla presenza di alcune condizioni (per es. negli atleti che si allenano a lungo al caldo possono essere presenti maggiori fabbisogni di sodio, potassio, magnesio e ferro).

I processi metabolici, compresa la produzione importantissima di energia, dipendono non solo dai macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati) ma anche dai micronutrienti. Molte vitamine e minerali agiscono come coenzimi e cofattori vitali nella generazione di energia cellulare. Per esempio, le funzioni mitocondriali sono compromesse dall’assunzione alimentare insufficiente di vitamine B e/o dall’aumento dei fabbisogni di vitamina B. 

Oggigiorno, nel mondo industrializzato, le carenze gravi che provocano malattie serie sono piuttosto rare, le carenze marginali di vitamine e minerali, invece, sono comuni. Queste carenze sono dovute a molti fattori diversi, comprese diete carenti (dovute per es. al dimagrimento, a pasti affrettati e a scelte alimentari insalubri), disturbi alimentari, stress emotivo e psicologico (compresa l’attività fisica intensa), stili di vita insalubri (compresi fumare e l’abuso cronico di alcol), alcune malattie, malassorbimento e metabolismo anormale. Sebbene sia noto che carenze gravi producono malattie note, anche le carenze leggere di macronutrienti possono causare una riduzione del benessere e affaticamento generale, minore resistenza alle infezioni, maggiore incidenza di varie malattie e prestazione fisica e mentale ridotta.

Alcuni minerali e vitamine hanno mostrato di essere importanti per la prestazione atletica. Per esempio, uno studio ha esaminato l’effetto dell’integrazione di tiamina sull’affaticamento indotto dall’attività fisica. Gli autori hanno concluso che in una valutazione soggettiva della fatica su 30 punti, l’integrazione con tiamina ha ridotto notevolmente l’aumento del glucosio ematico nel gruppo con tiamina normale e ha ridotto notevolmente il numero delle carenze dopo l’attività fisica.

La vitamina B6 è un cofattore essenziale necessario per il metabolismo delle proteine e un integratore utile da assumere con qualsiasi prodotto proteico. La dose normale per gli atleti è 25 mg al giorno. In uno studio, carenze marginali di tiamina, riboflavina, vitamina B6 e vitamina C, hanno prodotto una riduzione della prestazione fisica. Uno studio recente ha osservato gli effetti della carenza di zinco sulla prestazione fisica e ha scoperto che la carenza di zinco alimentare era associata a problemi cardiorespiratori e a problemi metabolici durante l’attività fisica.

Inoltre, è stato mostrato che l’attività fisica è influenzata dalle carenze marginali ma l’attività fisica stessa compromette lo status dei micronutrienti. Per esempio, è stato scoperto che i livelli di riboflavina restano stabili se non è svolta attività fisica, però si riducono con l’attività fisica. In uno studio è stato scoperto che i livelli di riboflavina diminuivano con l’aumentare dell’attività fisica e che questi livelli si normalizzavano quando era aumentata la riboflavina alimentare.

La vitamina B6, anch’essa ridotta dall’attività fisica, è trasformata dal corpo in piridossil-5-fosfato (PLP), la forma coenzima attiva della vitamina B6 e cofattore per oltre 100 reazioni catalizzate dall’enzima, compresa la aminotransferasi (coinvolta nel metabolismo degli amminoacidi) e la fosforilasi del glicogeno (coinvolta nella glicogenolisi). Studi hanno mostrato che i livelli di PLP aumentano durante l’attività fisica e ciò causa un incremento della sua disgregazione ed espulsione. Per esempio, è stato calcolato che i maratoneti perdono circa 1 g di vitamina B6 durante una maratona, l’equivalente della dose giornaliera consigliata per un adulto. Di conseguenza, è stato indicato che le persone che fanno spesso attività fisica possono essere a rischio di carenze di riboflavina e piridossina, e probabilmente dovrebbero integrare con entrambe.

In un’analisi dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti impegnati in attività sportive di alto livello, gli autori hanno consigliato l’integrazione con minerali e vitamine. Si pensa che le perdite per perspirazione possano essere associate carenze di minerali e le carenze di vitamine riguardano le vitamine B1, B2, B6, B9, B12, C e D38.


Articolo tratto da OLYMPIAN'S NEWS n° 92, pagg 42-43. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!


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