di Marianne Karinch
Cari atleti, per migliorare la vostra performance dovete avere presente l’intero vostro quadro nutrizionale, e non solamente una sua piccola parte come l'integrazione! Quando leggete articoli sull'efficacia di uno o più specifici integratori e sulle loro modalità corrette di assunzione, dovete considerare queste barrette, polveri, bevande e gel nel contesto del vostro intero programma di allenamento e della vostra dieta.
Non vi dovete ritrovare succubi delle promesse che vi vengono associate, come per esempio: “Con soltanto una di queste avrete ore di energia”, oppure "la ricarica di creatina si fa con 4 assunzioni al giorno da 5 grammi per 5 giorni e poi si passa ad un'unica dose da 5 grammi prima di allenamento".
Queste sono indicazioni generali, non verità assolute. Certo, da qualche parte bisogna pure iniziare. Meglio che procedere tirando ad indovinare. Ma qualunque informazione che trovate sui blog e sulle riviste non tiene conto degli altri alimenti da voi consumati, della tabella di allenamento che state facendo e del fatto che magari avete una gara tra due settimane.
Quando utilizzate i prodotti per l’aumento della performance i risultati devono essere prevedibili, e l’unico modo per avere risultati prevedibili è fare rientrare alla precisione i prodotti che usate nel quadro più ampio dell’allenamento, dell’alimentazione e della gara. Un'ottimo metodo è tenere un diario alimentare nel quale annotate tutto ciò che mangiate durante la giornata, alimenti ed integratori, con quantitativi ed orari di assunzione.
Se avete un calo durante una sessione, potete rimettervi sulla strada giusta rispondendo a domande come le seguenti: Cosa ho mangiato e bevuto ieri? Ed oggi? Quanto ho dormito la scorsa notte? Quando è stata l’ultima volta che ho avuto una crisi energetica improvvisa? Cosa avevo mangiato il giorno prima che succedesse? E il giorno stesso? Cosa ho mangiato dopo? Come mi ha fatto sentire? Quando è stata l’ultima volta che ho fatto un ottimo allenamento? Cosa c’era stato di diverso in quanto avevo mangiato prima o in quanto a lungo avevo dormito? Ci sono state differenze nello stato di salute, nel clima, nel livello di stress o in altri fattori che possono avere avuto effetto sulla digestione, sul fabbisogno di certe sostanze nutritive e sulla performance?
Articolo liberamente tratto da “Diete progettate per gli atleti” di Marianne Karinch. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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