del Dott. Marco Ceriani
Il fabbisogno giornaliero di vitamine e minerali è stabilito dai vari organismi di nutrizione nazionali e internazionali. I primi a redigere un protocollo di assunzione sono stati gli americani che hanno messo a punto, già dal primo dopoguerra, le RDA (Recommended Dietary Allowance, razione dietetica raccomandata).
L’RDA tuttavia è uno standard di base che non tiene conto dei valori nutrizionali finalizzati all’effettivo benessere della persona. Ulteriori fabbisogni dovuti ad esempio a una vita attiva e agonistica non sono neppure lontanamente presi in considerazione da questo indicatore. Quindi l’RDA, dal momento che rappresenta il minimo indispensabile di ciascun nutriente necessario per la sopravvivenza, non è lo standard corretto per indicare i valori che ogni persona, sulla base delle sue proprie caratteristiche morfologiche e livello di attività svolta, dovrebbe assumere per essere in buona salute. Nonostante questo viene riportato come parametro di riferimento su quasi tutte le confezioni di prodotti alimentari!
All’RDA sono seguiti i LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di energia e Nutrienti) italiani e le indicazioni europee che purtroppo differiscono, anche se di poco, dalle RDA americane. I LARN si ispirano ai criteri di quantificazione dei fabbisogni nutrizionali seguiti dal Comitato Scientifico dell’Unione Europea che hanno addirittura portato alla definizione di valori generalmente inferiori a quelli stabiliti con le RDA.
Nel 1997 sono state introdotte le RDI (Reference Daily Intake) ad opera dell’Istituto di Medicina americano “National Academy” che hanno introdotto un nuovo concetto di dosaggio passando dai livelli raccomandati (intesi come apporto minimo di nutrienti sufficiente solamente per non sviluppare malattie a causa della loro carenza) a un concetto più evoluto e complesso di livelli di assunzione “adeguati” dei nutrienti, arrivando anche a definire i limiti superiori di sicurezza per macro e micronutrienti. Si può dire che si è passati da un livello minimo di sussistenza ad uno maggiormente basato al concetto di salute, prevenzione e benessere.
Le RDI sono in pratica una raccolta di indicazioni sulla nutrizione, redatte dal Ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti, destinate ai professionisti del settore medico-sanitario ed alla divulgazione.
Le indicazioni includono notizie ed approfondimenti per:
• l’etichettatura degli alimenti (per Stati Uniti e Canada)
• la ristorazione collettiva (scuole, ospedali, ecc.)
• la produzione di alimenti
• personale statale addetto alla sanità pubblica.
Da notare che anche in questo caso non sono state prese in considerazione le esigenze di chi pratica sport sia a livello agonistico che dilettantistico.
Oggi sono allo studio, in America, nuovi standard (ODA = Optimal Dietary/Daily Allowance) maggiormente orientati a valutare il livello di nutrienti che risulti ottimale per la popolazione. Purtroppo per noi ancora una volta gli atleti sono stati esclusi da qualunque considerazione!
Articolo tratto da “Bella Forza Advanced” di Marco Ceriani. Pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati
Powered by Olympian’s News - Clicca qui per abbonarti!
Nessun commento:
Posta un commento