31 marzo 2017

Grassi salubri Quale è il vostro veleno?

Alcuni alimenti sono tossici?

     Recentemente, i proprietari di animali sono stati terrorizzati dall’apprendere che molti alimenti per animali in commercio erano contaminati. Non è ancora esattamente chiaro quale fosse la tossina presente negli alimenti, ma si è scoperto che essa si trovava nel glutine di grano, una proteina. Molti sfortunati animali che hanno mangiato gli alimenti contaminati sono morti per collasso renale.

Il 70% di carne di pollo allevata gnegli Stati Uniti d'America contiene arsenico che causa  il cancro!
Oltre il 70% dei polli allevati e nutriti in United States of America viene dato il 3-Nitro® or Roxarsone – un farmaco contenente arsenico, aggiunto normalmente all'alimentazione dei polli, tacchini e maiali per farli ingrassare e aumentare di carne. Questo fa assumente un colorito rosa brillante a polli e maiali. Gli scienziati della FDA (Food and Drug Administrator) hanno scoperto che gli animali che sono stati nutriti con 3-Nitro® hanno alti livelli di arsenico inorganico nel fegato. La FDA ha chiesto all casa produttrice del farmaco, la Pfizer, il gigante farmaceutico, di cessare la produzione di Roxarsone,  Pfizer ha ritirato il Roxarsone dal mercato USA, purtroppo può essere rimesso in commercio dal momento che la FDA non ne ha vietato l'uso. Inoltre Pfizer vende anche il Nitarsone che è un altro farmaco a base di arsenico simile al Roxarsone. / Fonte : http://www.beautyhealthpage.com/fda-finally-confirms-70-chicken-meat-in-the-usa-has-arsenic-that-cause-cancer/.


     Potreste pensare che è improbabile che questa situazione riguardi gli alimenti umani, ma sareste pericolosamente ingenui: negli ultimi anni, in molti integratori alimentari rivolti soprattutto al mercato del bodybuilding erano presenti ingredienti non elencati sull’etichetta. Analisi di svariati prodotti con pro-ormoni hanno mostrato che essi non contenevano solo pro-ormoni, ma anche ormoni veri e propri, compresi steroidi anabolizzanti (i prodotti erano sintetici, quindi era stato necessario aggiungere i farmaci).
     La buona notizia è che nessuno è morto a causa degli integratori contaminati, benché, forse, molti atleti siano risultati positivi ai test anti-doping. Ci sono, però, altri integratori che possono contenere ingredienti che rischiano di provocare problemi gravi per la salute.
     Prendete, ad esempio, un caso noto di avvelenamento da arsenico riguardante una donna di 54 anni che assumeva compresse a base di alghe1. Le alghe sono una ricca fonte di oligominerali e, in particolare, di iodio. Due terzi dell’ormone tiroideo, che controlla il ritmo metabolico basale, sono composti da iodio, mentre l’altro terzo è l’aminoacido tirosina.
     Negli anni ’60 e ’70, le alghe erano un integratore popolare fra i bodybuilder; non c’erano molti integratori brucia-grassi fra cui scegliere e, in teoria, una dose giornaliera di alghe avrebbe potuto aumentare la produzione dell’ormone tiroideo, favorendo, così, l’ossidazione del grasso corporeo in eccesso e incrementando la muscolosità globale. Alcuni bodybuilder, infatti, ne assumevano 30-50 compresse al giorno.
     Quello che i bodybuilder non avevano compreso, però, era che lo iodio lavorava in quella che gli statistici chiamano curva a campana. In poche parole, se una certa quantità di iodio è necessaria per la sintesi dell’ormone tiroideo, una dose eccessiva di questo oligominerale porta a un rallentamento della funzionalità della tiroide, o ipotiroidismo. Questo è stato osservato in culture, come quella cinese e giapponese, dove forme di alghe sono un alimento base. Fortunatamente, benché l’assunzione di grandi quantità di iodio rallenti la tiroide, se le persone smettono di assumere un eccesso di questa sostanza, la condizione è reversibile2.
     La donna di 54 anni avvelenata dall’arsenico lamentava caduta dei capelli, perdita della memoria e affaticamento. Inizialmente, i dottori attribuirono i sintomi alla menopausa e corressero i suoi integratori ormonali. La donna assunse, quindi, vari integratori per il trattamento dei sintomi, comprese delle compresse di alghe, olio di pesce, ginkgo biloba ed estratto di semi d’uva. L’unico integratore che assunse costantemente, però, furono le alghe.
     Iniziò con 2 compresse al giorno e, in seguito, aumentò gradualmente la dose fino a 4 al giorno. Dopo un certo periodo, sviluppò sintomi ulteriori, incluso diarrea, nausea, vomito e cefalea pressiva: si sentiva come se avesse una fascia intorno alla testa. A questo, seguirono debolezza e affaticamento, per cui necessitava di dormire più a lungo. Infine, dopo qualche mese, notò un’eruzione cutanee sulle gambe e le iniziarono a cadere le unghie dei piedi.
     Il suo dottore, allora, capì che i sintomi derivavano da un’intossicazione e, infatti, un esame delle urine mostrò un alto livello di arsenico; le analisi dei suoi integratori alimentari rivelarono che le compresse di alghe contenevano una grande quantità di questo veleno. Non appena smise di farne uso, i sintomi si ridussero e, infine, l’arsenico sparì dal suo corpo.
     L’arsenico è un veleno presente nell’ambiente sia naturalmente, che come risultato dell’inquinamento industriale. Gli alimenti coltivati in terreni ricchi di arsenico possono avere un contenuto elevato della tossina e, a causa dell’alta concentrazione di arsenico nelle alghe e nei microrganismi mangiati dai pesci, in media i pesci di mare commestibili ne contengono 4-5 parti su un milione (PPM), in confronto agli 0,02 PPM delle granaglie e dei cereali, che sono inferiori ai livelli di tossicità.
     Gli autori dello studio sulle alghe hanno acquistato 9 campioni di integratori a base di questa sostanza, scoprendo che l’arsenico era presente in 8 di essi, e in 7 la concentrazione superava il livello di tolleranza di 2 PPM, fissato dalla Food and Drug Administration. Si da il caso che, oggi, le alghe non siano più così popolari fra i bodybuilder: ricordate semplicemente che non avete bisogno di una dose di alghe.
     Ma, ugualmente, questo non può aiutarvi se mangiate pollo. Sembra, infatti, che un composto dell’arsenico chiamato Roxarsone sia mescolato nell’alimentazione di circa il 70% dei 9 miliardi di polli prodotti ogni anno negli Stati Uniti3. L’intenzione è stimolare la crescita, uccidere i parassiti che provocano la diarrea e migliorare la pigmentazione della carne di pollo, ma, benché il Roxarsone sia relativamente benigno, nel corpo del pollo esso si converte in arsenico inorganico. Secondo l’Environmental Protection Agency, l’esposizione prolungata ad arsenico inorganico può provocare cancro alla vescica, ai polmoni, alla pelle, ai reni e al colon, oltre a influenzare negativamente la funzionalità del sistema immunitario, il sistema nervoso e il rilascio ormonale. Una esposizione di basso livello è, invece, collegata alla paralisi e ai diabeti.
     Un rapporto del 2004 dello United States Department of Agriculture ha mostrato che la maggior parte delle persone assume 1,3-5,2 microgrammi al giorno di arsenico inorganico solo dal pollo, e chi mangia una grande quantità di questa carne (come i bodybuilder) ne consuma 21-31 microgrammi al giorno. Un’analisi di 151 campioni di pollo crudo acquistati nei supermercati del Minnesota e della California ha rivelato che il 55% conteneva dosi di arsenico inorganico comprese fra 1,6 e 21,2 PPM. 3/4 dei campioni presi da allevamenti di pollame convenzionali hanno mostrato livelli misurabili di arsenico, ma solo 1/3 di quelli provenienti da allevamenti biologici e di alta qualità ne conteneva livelli rilevabili. I polli degli allevamenti Tyson e Foster, che avevano entrambi smesso di aggiungere il Roxarsone al mangime dei polli, non contenevano arsenico. Il dottore che ha compilato il rapporto ha commentato, “In quanto medico, ritengo che sia ridicolo continuare ad alimentare i polli con l’arsenico, ora che sappiamo che aumenta il nostro rischio di cancro e che esso non è necessario per l’allevamento dei polli stessi”.
     Il National Chicken Council ha replicato dicendo che il rapporto non era “scientifico” e che non c’era ragione di temere l’uso di additivi derivati dall’arsenico per il mangime che, tradotto nella lingua dei polli, significa: “Spennatevi!”.
Jerry Brainum


Tratto da Iron Man / Olympian's News Settembre 2007


Presentazione di un nuovo libro
Edizione Italiana prevista in uscita a Settembre 2017

Nuovo Libro:
SCIENZA E SVILUPPO DELL'IPERTROFIA MUSCOLARE 
autore Brad Schoenfeld
Prefazione del libro
La voglia di sviluppare un corpo muscoloso è molto antica. Le popolazioni dell'India, nell'undicesimo secolo iniziarono per primi ad usare pesi rudimentali ricavati dalla pietra per aumentare la massa muscolare. In questo periodo le palestre erano diffuse in tutto il paese, e nel XVI secolo, l’allenamento con i pesi diventò il passatempo nazionale dell'India. Tuttavia, fu solo nel tardo 1800 che lo strongman prussiano Eugene Sandow, spesso indicato come il padre del bodybuilding moderno, fece conoscere la crescita muscolare alla sfera pubblica. Sandow girò il mondo mettendo in mostra il suo fisico muscoloso in numerose esibizioni volte a un grande pubblico.  A Sandow inoltre è attribuita l’invenzione dei primi strumenti per l’allenamento con i pesi volti al pubblico (strumenti come manubri, carrucole e elastici), il che favorì la capacità di aumentare la massa muscolare. 
Oggigiorno, milioni di persone in tutto il mondo si allenano con l'obiettivo di massimizzare la massa muscolare. Alcuni lo fanno per motivi puramente estetici; altri, per migliorare le prestazioni atletiche. Recentemente l'attenzione è stata spostata sui benefici di salute collegati all'aumento dell'ipertrofia muscolare. La sarcopenia, la perdita di tessuto muscolare causata dall'invecchiamento che interessa almeno la metà della popolazione oltre gli 80 anni, è causa di impedimenti funzionali e della comparsa di varie malattie croniche. 
Per molti anni, gli approcci nutrizionali e di allenamento per massimizzare la crescita muscolare sono stati relegati principalmente alle tradizioni tramandate in palestra e ad aneddoti personali. Chi era interessato ad aumentare la propria massa muscolare era spesso costretto a seguire gli allenamenti dei propri bodybuilder preferiti.  Le prove scientifiche sull'argomento erano scarse, e le linee guida basate sulla ricerca erano il frutto di estrapolazioni di dati limitati. 
Nel corso degli ultimi decenni, questo è cambiato radicalmente. Si è verificato un improvviso aumento del numero di studi che indagano la risposta ipertrofica all’allenamento. Una recente ricerca su PubMed della frase “ipertrofia del muscolo scheletrico”  ha rivelato quasi 500 studi peer-reviewed pubblicati solo nel 2014! Inoltre le tecniche per saggiare lo sviluppo dell’ipertrofia, sia in acuto che in cronico, si sono sviluppate e sono diventate largamente disponibili.  Quindi, ora abbiamo prove solide su cui sviluppare una conoscenze di come e perché i muscoli crescono in seguito all’esercizio. 
Questo è il primo libro a sintetizzare l’insieme della letteratura scientifica sull’aumento muscolare in un’unica risorsa completa. Tutti gli aspetti dell’argomento sono trattati in maniera esaustiva, dai meccanismi a livello molecolare alla manipolazione delle variabili di allenamento per ottenere un effetto ipertrofico massimo. Sebbene questo sia un libro tecnico, il suo scopo principale è applicare i principi alla pratica. Quindi, sarete in grado di trarre conclusioni basate su evidenze scientifiche per sviluppare piani di allenamenti adatti ai singoli individui.  

Ecco un anteprima del contenuto dei capitoli 

Il Capitolo 1 tratta delle risposte e degli adattamenti allo stress dell’esercizio che riguardano l’ipertrofia. Vi darà una panoramica della struttura e della funzione del sistema neuro-muscolare e delle risposte e adattamenti dei sistemi neuromuscolare, endocrino, paracrino e autocrino. Imparerete il ruolo dei tipi di fibre nella crescita muscolare; il modo in cui l’ipertrofia si manifesta; e come fattori esterni ed interni guidano l’accumulo di proteine muscolari. 
Il Capitolo 2 approfondisce i meccanismi responsabili di ipertrofia in seguito all'esercizio. Comprendere i processi coinvolti nella aumento del muscolo è essenziale per sviluppare di strategie per massimizzarne la crescita. Imparerete in che modo le forze meccaniche vengono convertite in segnali chimici per mediare l’accrescimento delle proteine muscolari, come l’accumulo di metaboliti in seguito all’esercizio stimola la risposta ipertrofica, e come danni alla struttura muscolare ne influenzano il rimodellamento.  
Il Capitolo 3 descrive in dettaglio il ruolo delle variabili di allenamento nell'ipertrofia. Generalmente si ritiene che la manipolazione precisa di queste variabili è la chiave per la risposta ipertrofica. Imparerete come il volume, la frequenza, il carico, la selezione degli esercizi, il tipo di azione muscolare, la durata dei tempi di recupero, la durata delle ripetizioni, l’ordine degli esercizi, il range di movimento, e intensità dello sforzo interagiscono per promuovere gli adattamenti muscolare, e come possono essere alterate per massimizzare la crescita muscolare.
Il Capitolo 4 esplora l’influenza dell’allenamento aerobico sull’ipertrofia. Questo è un argomento di solito poco chiaro, in cui le idee sbagliate abbondano. Imparerete in che modo l’intensità, la durata, la frequenza, e il tipo di attività aerobica influenza le risposte ipertrofiche, sia quando l’allenamento aerobico è fatto da solo, sia quando è fatto insieme all’allenamento coi pesi (cioè allenamento contemporaneo). 
Il Capitolo 5 analizza aspetti di popolazioni specifiche di soggetti che influenzano la crescita muscolare.  Le grandi differenze inter-individuali nella risposta ipertrofica sono il risultato di molteplici fattori. 
Imparerete come la genetica, l’età, il sesso, e la maturità di allenamento influenzano la capacità di aumentare la massa muscolare. 
Il Capitolo 6 fornisce indicazioni pratiche su come stilare un programma di allenamento per massimizzare l’ipertrofia muscolare. Qui è dove la scienza dell’allenamento diventa un'arte. Imparerete come variare la selezione degli esercizi per ottenere uno sviluppo muscolare completo, come differiscono tra loro i vari modelli di periodizzazione nell’influenzare lo sviluppo dell’ipertrofia, e come intraprendere un programma periodizzato per mantenere i risultati.
Il Capitolo 7 esamina il ruolo dell’alimentazione nell’ipertrofia. L’alimentazione ha senza dubbio un impatto profondo nella capacità di sviluppare i muscoli.  Imparerete gli effetti del bilancio energetico e dei macronutrienti nella crescita muscolare, l’impatto della frequenza dei pasti sulla sintesi proteica muscolare e l’efficacia del timing dei nutrienti per aumentare i guadagni muscolari.
Scienza e Sviluppo dell’Ipertrofia Muscolare è la risorsa definitiva sull’ipertrofia muscolare.



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Il libro sarà circa 250 pagine, stampato a colori e in formato A4.
Prevista l'uscita dell'edizione italiana per Settembre 2017.
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