8 maggio 2017

L'opinione di un professore sulle Diete



L'opinione di un professore sulle Diete

Tutti i professionisti della salute che si basano su un approccio scientifico, riconoscono che gli attuali metodi di perdita di peso devono cambiare. Diete estreme e spesso poco piacevoli possono condurre a un iniziale dimagrimento. Tuttavia, quasi inevitabilmente, la fame e l'insoddisfazione che si accumulano durante questo periodo fanno ricadere ben presto nelle vecchie abitudini e portano a riguadagnare la maggior parte del peso perduto, se non tutto. Questa catena di eventi è frustrante e poco salutare. Intraprendere ulteriori tentativi di perdita di peso, con lo stesso approccio estremo, fa solo ripartire il processo negativo e porta agli stessi, mediocri risultati.
Molti professionisti della salute hanno anche capito che ci deve essere un metodo salutare per perdere peso in maniera reale e permanente. Con un’attenta miscela di scienza e pratica, noi vi propone questo metodo. È un approccio fantastico per chi vuole prevenire un ulteriore aumento di peso, per chi è in sovrappeso e ha bisogno di perdere qualche chilo e anche per chi è obeso e deve dimagrire molto.
Questi consigli non propongono trucchetti, diete alla moda o ridicoli programmi di esercizi. Al contrario, ruota attorno allo stile di vita e al bilanciamento delle energie, mediante lo sviluppo di un percorso alimentare salutare, divertente e sostenibile. Questo modello può adattarsi a qualsiasi individuo e includere il cibo preferito di ognuno. Allo stesso modo, semplici camminate costituiscono la base dell’attività fisica e dell’esercizio. Queste e altre attività possono essere svolte in modo divertente e soddisfacente, rendendole parte di uno stile di vita più dinamico.
Piuttosto che procedure rigorose e inflessibili, i nostri consigli offrono molte strategie diverse, cosicché ognuno possa creare il programma che si adatti meglio alla propria vita. Numerosi, reali esempi di efficacissime strategie – inclusa quella che ha aiutato uno degli autori di questo articolo a non riguadagnare peso, dopo anni e anni di sforzi – offrono ai lettori una ricca base di partenza da cui sviluppare il proprio, efficace programma.
Non fatevi un’idea sbagliata: i consigli che diamo non sono la descrizione di questa o quella, orribile dieta da seguire per qualche settimana prima di abbandonarla. Questi splendidi consigli sono basati solo su cambiamenti davvero fattibili e sostenibili, che vi permetteranno cioè di perdere peso e successivamente di mantenere questa perdita, rendendo il vostro stile di vita salutare e divertente.
-          Dott. Richard A. Winett, Docente di Psicologia, Virginia Tech, Blacksburg, VA 24061, USA

Avvertenza
Le informazioni fornite in questa serie di articoli non sostituiscono i consigli di un medico professionista. Le diete estreme di chi viene rappresentato non dovrebbero essere imitate e i suoi risultati potrebbero non essere rappresentativi. Indipendentemente dalla vostra età, dovreste consultare un medico prima di iniziare qualsiasi regime nutrizionale, programma di perdita di peso o di fitness, oppure qualora abbiate qualsiasi domanda sulla vostra salute. Donne incinte, persone sotto medicinali o persone con condizioni mediche pre-esistenti, devono applicare precauzioni speciali alle diete e agli esercizi.
Lo scopo di questa serie di articoli è di fornire informazioni sulla perdita di peso e sugli argomenti a essa collegati. Dovete essere consapevoli che né l’autore né la Olympian's srl sono costretti a fornire prestazioni legali o mediche o altri servizi professionali.
È stato compiuto ogni sforzo per rendere questi articoli più specifici e accurati possibili, e per sottolineare l’importanza dei corretti procedimenti e delle misure di sicurezza. Tuttavia, queste informazioni non sono state incluse nel testo e potrebbero esserci errori nel contenuto. Procedete con cautela e a vostro rischio.
Olympian's srl e gli autori non hanno alcuna responsabilità o vincolo nei confronti di qualsiasi persona o entità rispetto a qualsiasi tipo di infortunio, perdita o danno causati – o asseriti tali – direttamente o indirettamente dal materiale contenuto in questi articoli.

DESCRIZIONE DELLA MISSIONE
Quanto peso volete perdere?
Tra i risultati delle centinaia di diete efficaci che sono state studiate per la realizzazione di questi articoli e poi di un libro, il dimagrimento medio andava dagli 11 ai 20 chili per le donne e dai 18 ai 27 per gli uomini. Alcune persone hanno ottenuto anche dei risultati trionfali – si parla di perdite di 36, 45 e quasi 70 chili, ma trionfali sono state anche le perdite di 7 – 9 chili (che sono moltissimi per una donna di 1,52, per esempio).
Ma, indipendentemente da quanto peso queste persone abbiano perso, facevano tutte essenzialmente la stessa cosa. Questo significa che coloro che hanno perso 9, 13 chili - e non li hanno più ripresi - hanno seguito, in sostanza, lo stesso approccio che ha aiutato a dimagrire persone molto più pesanti.
Questi articli vi spiegano esattamente in che modo quelle persone hanno perso il loro peso, senza più riacquistarlo.
E voi, quanto peso volete perdere? 5 chili, 11, 22, 45, o di più? Sia che vogliate perdere pochi chili o qualche decina, questo articolo contiene la guida specifica ai vostri bisogni individuali.
Ci rivolgiamo a chiunque voglia perdere un po’ di peso, indipendentemente da quanto. Si rivolge anche alle persone già soddisfatte della loro forma fisica, ma che non vogliono prendere peso andando avanti con l’età.
I consigli contenuti in hanno funzionato per noi e per centinaia di altre persone, quindi sono dimostrati. Funzioneranno anche per voi.

Cinque preliminari critici
  1. Le connotazioni negative del termine “dieta”
Iniziare una dieta implica che, prima o poi, si dovrà smettere. Non si può essere a dieta tutta la vita.”
Questa frase è dell'uomo eletto “miglior testatore di diete del mondo” nel Libro del Guinness World Record, per aver perso la maggior quantità di peso nel minor tempo. L'uomo è passato da 500 a 90 chili riguadagnando, in seguito, tutto il suo peso. Quindi potrebbe anche detenere il record del mondo, non ufficiale, per aver ripreso la maggiore quantità di peso nel minor tempo. Egli è l’esempio principe di quanto perdere peso velocemente tramite diete restrittive porti, quasi sempre, a un fallimento a lungo termine.
Il termine “dieta” e l’espressione “essere a dieta” sono spesso associati a periodi di sofferenza, sacrificio e privazioni. E, spesso, sfociano in un mero cambiamento temporaneo.
Secondo la FederalTradeCommission (FTC), le diete restrittive e “alla moda” hanno il 95% di probabilità di fallimento. Non funzionano perché chi le segue non vede l’ora di tornare ai comfort di prima – allo stile di vita e alle abitudini che seguiva prima di cominciare.
Le diete moderne e i nuovi libri sono quasi tutti basati su presunti “nuovi e rivoluzionari principi” che provano a offrire strade veloci e facili per perdere peso. Ma questi “principi rivoluzionari” non funzionano a lungo termine in almeno il 95% dei casi.
I programmi efficaci per perdere peso, che permettono poi di non riguadagnarlo, devono essere basati su comportamenti ai quali si è già abituati. Molte persone hanno detto che “la dieta migliore è quella che non ti accorgi di fare.” Quest’affermazione ha davvero senso, ecco perché ne abbiamo fatto il principio guida di questo libro.
Quante volte avete visto qualcuno iniziare una dieta, solo per finirla poco dopo, frustrato e anche più pesante di prima? Vi è mai successo?
 Le diete privative non funzionano quasi mai a lungo termine.
I nostri corpi e le nostre menti rifiutano per natura le diete privative, mentre le nostre vite di tutti i giorni le rendono quasi impossibili da seguire.
Non c’è da stupirsi che la stragrande maggioranza delle diete si concluda con l’insuccesso. Le diete privative di Brad fallivano ogni volta.
Se proprio non vi ci vedete a fare esercizi e a mangiare secondo i “nuovi metodi” per il resto della vostra vita, non disturbatevi neanche a iniziare, perché fallirete quasi sicuramente.
Non ci sono soluzioni rapide per perdere peso a lungo termine. I cambiamenti devono essere piccoli, graduali, divertenti e sostenibili, se volete che siano permanenti.
Le diete privative o alla moda, di solito, vi obbligano a seguire rigidamente le regole e i modi di mangiare che impongono. Ma alla gente non piace sentirsi dire ciò che può o non può mangiare.
L'autore vi insegna a modificare le vostre abitudini alimentari in modo da poter – nei limiti della ragionevolezza – mangiare quello che volete. Se la routine di una dieta vi porta troppo lontani dalle vostre normali abitudini, presto o tardi smetterete di seguirla.
Quando siete voi a fare le regole – e senza il pensiero di dover patire la frustrazione di una dieta rigida – ecco che vi si presenta una straordinaria chance di riuscire davvero a perdere peso.
L’espressione “essere a dieta” ricorda troppo spesso momenti di privazioni e fallimenti.
Anche in questi articoli vedrete la parola “dieta”e le espressioni “essere a dieta” e “seguire una dieta”, perché sono ormai di uso comune. Tuttavia siate consci dei limiti di questi vocaboli e siate consapevoli di non essere a dieta, ma di aver solo adottato un nuovo, fresco sguardo verso la vita, l'alimentazione e la salute.

2. Questi articoli sono per uomini e donne
Sebbene siano stati scritti da due uomini, la maggior parte delle persone la cui dieta è stata approfondita a scopo di ricerca erano donne. I principi appresi da tutte queste donne sono gli stessi che l'autore ha applicato per portare a termine la sua trasformazione.
La dicitura che useremo, “Come perdere peso senza riacquistarlo” deriva dai risultati delle moltissime ricerche effettuate tra centinaia di persone, uomini e donne. Il tutto è illustrato nelle dozzine di discussioni, storie e aneddoti presentati in questi articoli.
Anche se alcuni problemi specifici di genere influiscono sul peso e sul dimagrimento - come menopausa e ormoni in generale - i metodi fondamentali, mediante i quali uomini e donne perdono peso e non lo riguadagnano, sono sempre gli stessi.
Sebbene il personaggio principale di questo libro sia un maschio, ciò che potrete imparare dal suo successo e dalla sua ampia ricerca si applicherà anche a voi, indipendentemente dal vostro sesso.
Applicate i consigli che scriveremo al vostro caso specifico – sia che siate maschi o femmine – aggiustando l’apporto calorico a seconda della vostra stazza, dei vostri livelli di attività fisica e dei vostri obiettivi.

3. L'Italia è grassa… Che ama(g)rezza!
Circa il 40% degli italiani sono obesi o in sovrappeso. Com’è possibile?
Le porzioni servite nei ristoranti sono molto più abbondanti del solito e i menu grandi nei fast food sono la norma. La maggior parte delle persone sottovaluta moltissimo il numero di calorie che consuma.
E non è soltanto un problema di calorie. Molte persone consumano grandi quantità di sodio e zucchero, oltre ai tipi sbagliati di grassi; inoltre, lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio si trova ormai quasi dappertutto.
Gran parte del Paese si rimpinza di cibo dallo scarso valore nutritivo. Sebbene siano tutti pieni di calorie in eccesso, la maggior parte degli americani manca di alcuni valori nutrizionali importanti.
I fast food e lo sciroppo di mais non esistevano 50 anni fa. Infatti l’obesità non era certo un problema allora.
L'Italiano medio ingerisce, giornalmente, 300 calorie in più rispetto a 25 anni fa. Queste calorie extra, ogni giorno, equivalgono a 109.500 calorie extra annuali.
In più, generalizzando, la gente è meno attiva del solito. Circa il 35% degli Italiani è sedentario e non fa mai esercizio fisico.
Quindi, dato che la maggior parte delle persone non fa niente per consumare le calorie in più che assume, non c’è da meravigliarsi se quasi due terzi degli americani sono obesi o in sovrappeso.
Lo stesso problema colpisce anche altri paesi –
Le conseguenze sono gravi – non solo per la salute e il benessere dell’individuo, ma anche in termini di esponenziale aumento di richieste per servizi medici.

4.Sottoponetevi a check-up fisico prima di iniziare
Il vostro dottore dovrebbe essere un esperto di dietologia e nutrizione. Tuttavia, secondo uno studio dell’Università di New York, solo il 3% degli studenti in medicina segue i corsi facoltativi di nutrizione.
Se il vostro dottore non è un esperto in dietologia e nutrizione, potete far riferimento a un bariatrico – un dottore che si occupa delle cause, della prevenzione e del trattamento dell’obesità

5. Questi articoli e il libro che vi consiglieremo è dettagliato
Meglio capirete gli aspetti pratici di un reale dimagrimento, più prontamente avrete la possibilità di perdere peso e non riacquistarlo. Ecco perché questi articoli e libri sono accurati.

Noi vi offriamo tre categorie di informazioni:
Informazioni con le quali, probabilmente, avete già familiarità, in quanto è materiale approfondito che spesso viene promosso da altri mezzi.
Materie con le quali, probabilmente, avete familiarità, ma non a livello specifico come sarà il nostro libro.
Informazioni su temi particolari, derivati dalla nostra ricerca, dei quali probabilmente non avete mai sentito parlare.
Il modello di dimagrimento mostrato in questo libro ha già funzionato per moltissime persone e un nostro autore ne è solo un esempio.

Se applicate i consigli che daremo, perderete peso e non lo riguadagnerete più.
PARTE I
UN’ANALISI DI ALCUNE TRA LE DIETE DELLA VITA DI BRAD
1. Il programma “magico” per perdere peso                                                                  
2. La dieta da matrimonio                                                                                              
3. Le diete ordinate dal dottore – I e II                                                                          
4. Mangia, bevi e sii felice!                                                                                            
5. Finalmente…il successo! Dopo un problema o due                                                  

Terminologia importante
Processare il cibo può essere qualcosa di semplice come sbucciare una pesca, tagliare una carota o qualsiasi altra forma di cucina. Ma con “cibo processato” ci riferiamo a prodotti che hanno subito un trattamento fisico o chimico, che porta a un sostanziale cambiamento nello stato del cibo stesso. Di solito, in questi trattamenti, i valori nutritivi vengono rimossi, il gusto e la consistenza vengono modificati, mentre sono aggiunti zucchero, grassi, sale, emulsionanti, coloranti, aromi e altri additivi.
Le due categorie principali di questi cibi trattati sono “cibo spazzatura” e “cibo da fast food”, ma alcuni usano questi due termini senza distinzioni di sorta.
La dicitura cibo spazzatura si riferisce ai prodotti come le caramelle, che contengono molte calorie ma nessun significativo valore nutrizionale; oppure ai cibi che, per natura, contenevano valori nutrizionali ma che, dopo il trattamento e l’aggiunta di altri ingredienti, sono diventati poco salutari – ad esempio, le patatine.
Il termine cibo da fast food si riferisce, nello specifico, ai prodotti come gli hamburger, la pizza o il pollo fritto, preparati secondo metodi standardizzati e che possono essere venduti velocemente e senza grosse spese.
Il cibo spazzatura è sempre poco salutare. Tuttavia, dato che vengono usati ingredienti naturali, questi alimenti possono ancora essere salutari, ma senza i vari trattamenti a cui vengono sottoposti. Il cibo da fast food a cui ci riferiamo in questo libro, tuttavia, a meno che diversamente specificato, è del tipo non salutare.


Siate informati e consapevoli – leggete le tabelle nutrizionali.


Il programma “magico” per perdere peso
Molte persone alle prese con il proprio peso sono state spinte all’acquisto di pillole per il dimagrimento e preparati vari, attirate da annunci senza scrupoli che parlavano di miracolosi risultati ottenuti mediante l’uso di prodotti-spazzatura. Questo è il caso di Brad.
Brad, per decenni, ha seguito diete yo-yo croniche. Mangiava in modo salutare fino all'estate, dopodiché si gonfiava durante l'autunno e l'inverno. A 25 anni aveva già perso e riguadagnato quasi 136 chili.

Gennaio era sempre il mese in cui iniziava una nuova dieta, con l’ultimo tipo di programma o l’ultimo modello di pillola. Alla fine del 1991, con una nuova dieta che incombeva all’orizzonte, Brad lesse la pubblicità di un super favoloso programma per dimagrire.
Quest’annuncio affermava che chiunque poteva perdere fino a 45 chili, al massimo in 12 settimane. Foto significative del “prima” e del “dopo” corredavano la pubblicità.
Convinto che il programma avrebbe potuto funzionare, Brad sborsò 125 dollari. Adesso aveva la sua dieta di Capodanno.
La routine comprendeva duri esercizi, alimentazione limitata, grandi quantità di acqua e una gamma di pillole. Rispecchiava in tutto e per tutto la disciplina richiesta a un bodybuilder in fase di preparazione per una competizione. Era il programma più esigente che Brad avesse mai visto, figurarsi provato.
Brad seguì la routine, mangiando a piccoli pasti frequenti composti da petti di pollo senza pelle, bianchi d’uovo, tonno e un sacco di frutta e verdura. I quasi4 litrigiornalieri d’acqua erano definiti come ciò che “lavava via il grasso”.
Corse a navetta e scalò gradinate – si spinse così al limite che spesso vomitò.
E sollevò pesi senza darsi tregua.
Non aveva la minima idea di che cosa fossero le pillole che ingeriva, ma facevano parte del programma, che Brad seguì diligentemente, senza farsi domande.
Dopo 12 settimane pesava 70 chili: ne aveva persi 23,5. Quella era la quarta volta che Brad perdeva più di 20 chili in un colpo solo.
Il programma fu devastante, ma lo furono anche i risultati. Il viso di Brad era scavato, aveva le vene ben evidenti sugli arti e, finalmente, si vedevano gli addominali. La sua sicurezza crebbe a dismisura.
Ironicamente, la base del successo di questo super programma fu anche la base per il suo fallimento. Distrutto dalla severità della routine, Brad, dopo aver ottenuto i risultati sperati, arrivò alla fine della dieta e disse “ora basta”.
Privato per lungo tempo di hamburger, patatine e pizza, li desiderava ardentemente, adesso più che mai. Dopo essere tornato alla sua normale routine alimentare, non gli ci volle molto prima di veder sparire gli addominali e rispuntare la pancia.

ANALISI
Perché questo programma ha funzionato e perché ha fallito
Brad mangiava piccole porzioni di cibo a intervalli frequenti, con un apporto giornaliero di 1000-1200 calorie. Questo, unito al rigore del sollevamento pesi e alla corsa intensiva, aveva permesso di sciogliere velocemente il grasso corporeo . La combinazione tra un severo programma di allenamento e il controllo della dieta era il “segreto” di quel piano.
Oltre alle calorie che Brad bruciava durante gli allenamenti, era probabile che il programma ultra intensivo, per un breve periodo dopo ogni sessione, gli avesse accelerato il metabolismo e aumentato l’emissione calorica.
Brad, probabilmente, mise qualche chilo di muscoli in più durante il programma, il che giovò senz’altro ai suoi sforzi per perdere peso.
Le pillole, probabilmente, avevano contribuito con un effetto placebo e con una maggiore dispersione di liquidi, ma in sostanza servivano a giustificare l’alto costo del programma.
La maggior parte delle pillole per perdere peso – sia che affermino di bruciare i grassi, di controllare l’appetito o di aiutare a buttare giù chili in altri modi – reca, stampato in piccolo sulla confezione, la frase “i risultati ottenuti sono da considerarsi applicati alla dieta e all’esercizio fisico." Le pillole possono, comunque, assicurare un effetto placebo. Se credete davvero che possano bruciare i grassi, per esempio, potreste essere più inclini ad allenarvi più duramente e a fare diete più severe. L'esperienza di Brad ne è l'esempio perfetto.
I programmi ultra restrittivi non funzionano a lungo termine, perché quel grado di sacrificio non può essere mantenuto per periodi estesi. Dato che le feste, il cibo spazzatura e il cibo da fast food erano importanti per Brad, quel programma super pubblicizzato non aveva speranze di durare troppo a lungo.
Alla base del peso di Brad e dei suoi fallimenti nel dimagrire, c’erano anche problemi psicologici. Problemi che doveva analizzare e risolvere, se voleva perdere peso e non riguadagnarlo.

 

“Essendo così provato da difficili diete ed esercizi, ogni fine settimana si concedeva una sorta di abbuffata notturna.”


La dieta da matrimonio
Avete mai provato una dieta d’urto per perdere velocemente qualche chilo in occasione, per esempio, di un matrimonio, una vacanza o magari una cena di classe? Potreste aver raggiunto qualche risultato nell’immediato, ma probabilmente avrete ottenuto solo un fallimento nel lungo termine. A Brad è successo un sacco di volte.
Dato che era molto provato dalle restrizioni del super programma descritto nel capitolo precedente, il cibo divenne un’ossessione. Aveva già riguadagnato 11 chili quando iniziò una relazione con una nuova ragazza, nell'autunno del 1992, all'età di 27 anni.
Sebbene la relazione stesse andando bene, si stava delineando un dramma. La ragazza di Brad amava cenare al ristorante e mangiare al fast food. Inconsciamente stava dando spazio a quelle tentazioni che scatenavano i problemi di sovralimentazione di Brad.
Iniziò a frequentare assiduamente i buffet “all you can eat” e a organizzare cene in grande stile, oltre che a riscoprire i fast food. Per questi motivi, il suo peso schizzò a 102 chili -5 inpiù del peso più alto mai raggiunto nella sua vita.

Sapeva benissimo che la sua salute stava cominciando a risentirne, ma non gli importava. Finalmente era felice, ma stava conducendo una vita poco salutare…
Se seguire diete non aveva funzionato, perché faticare per provarci ancora? Mangiare lo faceva stare bene, al contrario dell’essere a dieta. Gli piaceva troppo mangiare per smettere.
Dopo due anni di corteggiamento, Brad fece la fatidica proposta alla sua ragazza, che accettò.
Sebbene la relazione lo esaltasse psicologicamente, tuttavia egli viveva in uno stato di negazione perenne.
All’inizio non sembrava neanche accorgersi di quanto stesse diventando in sovrappeso – era troppo impegnato a godersi la vita. In seguito, però, dopo un po’ di tempo in cui veniva preso in giro per il suo aspetto prominente, Brad si rese finalmente conto di essere grasso.
Promise alla sua novella fidanzata che non l’avrebbe messa in imbarazzo per via del suo aspetto in occasione del giorno più importante della loro vita. Giurò di tornare in forma per il matrimonio, al quale mancavano quattro mesi. La cerimonia era stata fissata per il 24 febbraio del 1995, la vigilia del suo trentesimo compleanno.
In lui rinacquero le motivazioni perché, sebbene si fosse impegnato a dimagrire per la sua fidanzata, in fondo Brad lo faceva anche per se stesso. Doveva farlo.
Assomigliava in maniera imbarazzante a una “patata su due stuzzicadenti”: gli effetti del suo repentino guadagno di peso cominciavano finalmente a farsi sentire.
Per dimagrire, Brad si rivolse ancora una volta ai principi appresi dal super programma – corsa e sollevamento pesi rigorosi, uniti a sei ristrettissimi minipasti giornalieri. Se aveva funzionato una volta, perché non avrebbe dovuto funzionare ancora?
Tuttavia, essendo così provato da difficili diete ed esercizi, ogni fine settimana si concedeva una sorta di abbuffata notturna. Una pizza, un sacchetto di tacos, due spuntini notturni al ristorante locale sempre aperto o una dozzina di mini hamburger: Brad non riusciva a controllarsi.
Inutile dire che la dieta non stava funzionando. Il peso restava uguale. Brad entrò nel panico. Perse la testa e iniziò letteralmente a farsi morire di fame. Per sei settimane consumò soltanto latte scremato, barrette proteiche, burro d’arachidi e acqua. Buttò giù 83,5 chili per il matrimonio anche se, insieme al grasso, perse anche un sacco di muscoli. Però aveva raggiunto l’obiettivo.
Adesso doveva perdere ancora più peso, in previsione della loro luna di miele a Los Angeles, in California. Avrebbero trascorso quei giorni su spiagge rinomate per gli splendidi fisici dei bagnanti. Brad aveva altre quattro settimane a disposizione per raggiungere la forma perfetta.
Diventò ossessionato dal dimagrimento, che occupava ogni suo pensiero e ogni sua azione.
Dovendo perdere peso ancora più velocemente di prima, si fece tentare dai proclami di “risultati veloci” di una famigerata pillola brucia-grassi.
Le pillole (che erano essenzialmente “speed”) lo fecero piombare in un incubo: lo resero lunatico, irritabile e con la nausea, spesso fradicio di un sudore freddo e con le mani tremanti. Ebbe anche spaventose palpitazioni.
Limitò ulteriormente l’assunzione di cibo, assumendo solo 500-700 calorie giornaliere da piccole porzioni di latte scremato e burro d’arachidi. Inoltre, sebbene avesse pochissime energie dovute alla mancanza di calorie e fosse così stordito da poter a mala pena guidare un’auto, Brad si allenava ancora duramente.
Il piano da fame che seguiva produsse il solo risultato di trasformarlo in pelle e ossa. Sebbene, infatti, avesse perso 76 chili per la luna di miele, Brad aveva ancora la pancetta, mentre le sue braccia e il suo petto si erano ridotti a un niente.
Appariva così emaciato perché aveva perso troppa massa muscolare. Il suo viso era scarno, tanto che, prima della partenza per Los Angeles, un amico gli chiese: “Brad, stai facendo lo sciopero della fame o cosa? Sembra che tu stia per morire.”
Una volta arrivato sulla spiaggia e aver osservato tutto il giorno persone dal corpo atletico che si divertivano, la fiducia di Brad naufragò miseramente. Nonostante si fosse allenato quanto più duramente possibile nel tentativo di ottenere un fisico da spiaggia, la sua figura emaciata – unita all’onnipresente pancetta – non raggiungeva gli standard richiesti.
Era così intimidito dai corpi perfetti che lo circondavano, che mentalmente si arrese. Abbandonò ogni pensiero riguardante salute e forma fisica e decise di godersi il resto della sua luna di miele senza negarsi nulla. Fu così che tornò ad abbuffarsi, senza essere in grado di controllarsi. Mangiò così tanto che, quando tornò a casa una settimana dopo, si ritrovò con 83 chili in più addosso. Sua moglie, invece, non era ingrassata di un grammo: Brad mangiava la maggior parte dei pasti di lei, oltre che tutti i suoi. Presto tornò a pesare 102 chili, grazie alle rinate, vecchie, comode abitudini – fast food, feste e buffet “all you can eat”.
Parlando di Brad e del fatto che iniziava sempre varie diete, senza mai finirne una, i suoi amici iniziarono a definirlo la “cavia di diete fallimentari.”

ANALISI
Perché questo programma ha funzionato e perché ha fallito
Il motivo per il quale Brad ha iniziato a prendere peso è piuttosto comune. “Essere a dieta” era per lui solo una fonte di insoddisfazione profondamente radicata, contro la quale si ribellava. Cominciò ad adagiarsi in una comoda routine, che gli permetteva di mangiare quello che voleva, quando voleva. Ed era contento di questa situazione, perché la metteva a confronto con il senso di frustrazione e infelicità che aveva vissuto nel corso degli ultimi dieci anni.
Brad mostrava molti sintomi del disturbo da alimentazione incontrollata, mentre sua moglie, inconsapevolmente, lo metteva in situazioni che scatenavano quelli che erano i suoi problemi di fondo (dei quali nessuno dei due, all’epoca, era a conoscenza).
Sebbene la moglie di Brad amasse mangiare al fast food e al ristorante, teneva sempre sotto controllo le porzioni, mantenendosi in forma grazie a un continuo impegno nell’esercizio fisico. Infatti restava magra.
Chiunque viva di pillole brucia-grassi, di burro d’arachidi e di latte scremato può perdere peso. Ma 500-700 calorie al giorno non sono neanche lontanamente sufficienti a fornire il nutrimento necessario al sostentamento. Affamarsi è molto pericoloso. Può ridurre gli elementi nutritivi essenziali al corpo e gli elettroliti, oltre a causare ulcere.
Quando riducete drasticamente l’apporto calorico, il vostro corpo automaticamente rallenterà il proprio metabolismo per autopreservarsi. Inoltre, se smettete di mangiare, il corpo si attiva automaticamente a conservare del grasso e le diete estreme sono uno dei principali fattori scatenanti di questo processo.
I progressi iniziali di Brad furono vanificati dai suoi weekend più che indulgenti. Affamandosi prima e abbuffandosi poi, sempre di più, non stava facendo altro che allenare il suo corpo a mantenere delle riserve di grasso. Una volta iniziata a tempo pieno la dieta affamante, il suo corpo si armò per conservare avidamente ogni singolo grammo di grasso che veniva ingerito. Ecco perché gli era difficile perdere la pancetta e il grasso sui fianchi. Inoltre, non dando al corpo abbastanza cibo, necessario per sostenere le funzionalità, ecco che venivano intaccati i tessuti muscolari, per rimediare all’insufficienza calorica. Con la perdita di circa 4-7 chili di tessuto muscolare, sostanzialmente Brad aveva ridotto la sua produzione energetica giornaliera.
Sebbene Brad avesse perso quasi 26 chili, secondo la bilancia, dai 4 ai 7 di questi erano tessuto muscolare precedentemente guadagnato con grande fatica, mentre il resto era una combinazione di grasso e ritenzione idrica. Bruciava molte calorie con la corsa e il sollevamento pesi – come aveva fatto prima, con il super programma – ma perdeva muscoli, invece di aumentarli, a causa di un’alimentazione insufficiente.
Le pillole per perdere peso in stile anfetamina possono essere molto dannose. Sono molto comuni, in chi le prende, tutti gli effetti collaterali provati da Brad.
Il fallimento di Brad è un esempio del perché le diete estreme non funzionano mai a lungo termine. Aveva perso 26 chili così rapidamente da riacquistarli subito tutti, poco dopo.

“In meno di un anno – nonostante le molte pillole dietetiche che prendeva – Brad ingrassò fino a pesare 120 chili”



Le diete ordinate dal dottore – I e II

Le influenze traumatiche esterne possono avere un impatto traumatico sulla vostra salute e possono rendere ancora più difficile perdere peso. Brad ha subito anche questo.
Dato che stava invecchiando – era ben oltre i 30 – Brad iniziò a preoccuparsi della sua salute.
Intorno alla seconda metà degli anni ’90 provò molte delle diete e delle pillole che andavano di moda in quel periodo, senza ovviamente riscontrare nessun progresso duraturo. Sebbene volesse perdere peso, l’essere a dieta rappresentava sempre una fonte continua di frustrazione.
Ma non era il solo. Perdere peso era una sfida, negli anni ’90. L’enorme quantità di teorie, tendenze e trucchetti lasciava sempre qualcuno insoddisfatto.
Molti, pochi o senza carboidrati?
Molte o poche proteine?
E le nuove pillole brucia-grassi?
Ogni trainer sembrava avere una propria teoria su cosa funzionasse o meno. Da ex personal trainer, a Brad sembrava così assurdo che anche lui avesse così tante difficoltà.
Riuscì anche a trovare un metodo sensato per perdere peso. Alla fine del 1998 ottenne un dimagrimento decente mediante la riduzione drastica del cibo trattato, cucinando più spesso a casa e smettendo una volta per tutte di mangiare ai fast food. Ancora una volta, però, i risultati non durarono a lungo.
Dopo essere tornato a 90 chili, Brad cambiò carriera lavorativa: venne assunto con orari devastanti nello stressantissimo mondo dell’intermediazione finanziaria dei beni immobili. Era un lavoro “o la va o la spacca”, retribuito solo mediante commissioni, dalle quote e deadline impressionanti. La pressione era assicurata. Se non funzionavi, venivi ridicolizzato e licenziato in tronco.
Ecco che il comfort dato dalle abbuffate diventava una necessità, per un Brad provato dalla snervante settimana lavorativa: fast food e buffet “all you can eat” tornarono ancora una volta a essere la base della sua dieta. In meno di un anno – nonostante le numerose pillole dietetiche che prendeva – Brad ingrassò fino a pesare 120 chili. Gli venne dato lo scherzoso soprannome di “Big Brad” grazie al suo ritrovato girovita.
Stava mangiando troppo, frequentando troppe feste, subendo troppo stress e inghiottendo troppe pillole. Non erano rare le volte in cui si ritrovava a giacere sul divano, madido di un sudore freddo e con il cuore che batteva a mille. C'erano anche volte in cui si sentiva il cuore sul punto di esplodere.
Prima o poi doveva succedere qualcosa: infatti Brad ebbe un collasso al lavoro. I suoi colleghi, inorriditi, pensarono a un attacco di cuore. Brad si sentiva il cuore battere furiosamente, insieme a un dolore acuto al petto. Era così terrorizzato dal pensiero di stare per avere un vero attacco di cuore, che svenne. Dopo una notte in terapia intensiva, scoprì di aver avuto una combinazione tra attacco di panico e reflusso acido, dagli effetti simili a quelli di un infarto.
Il dottore disse che erano lo scarso controllo dell’alimentazione e il grande aumento di peso, tra le altre cose, i fattori che avevano aiutato a scatenare quel brutto reflusso acido. E il dolore acuto al petto era il risultato dell’esofago infiammato dal rigurgito dei succhi gastrici. Il dottore disse a Brad che il suo attacco di panico era una risposta del sistema nervoso simpatico allo stile di vita molto poco salutare, unito all'adrenalina e al troppo stress.
I sintomi da attacco di panico che aveva provato erano molteplici: tremore, respiro corto, palpitazioni, dolori al petto, vampate, sensazioni di bruciore al viso e al collo, sudore, nausea, vertigini, sensazioni di leggerezza, iperventilazione e una sensazione di soffocamento. Non c’è da meravigliarsi se questi sintomi sono spesso interpretati come un preludio dell’infarto.
Il dottore fu molto chiaro: basta fast food, basta cibo spazzatura, basta mangiare a tarda notte e basta abbuffate. A Brad fu ordinato di fare una dieta bilanciata, basata su cibo normale ma nutriente, con porzioni quantitativamente più modeste. Gli fu anche detto che al corpo umano serve esercizio fisico: gli fu prescritto di iniziare a fare qualche camminata e qualche corsetta leggera.
Il dottore istruì Brad sui pericoli dell’ossessione per le diete con pillole anfetaminiche, paragonandole a una roulette russa con in palio la propria vita. Ordinò di smetterla con le pillole dietetiche. Per sempre.
Brad lasciò il suo lavoro ultra stressante e si inserì in un business del quale aveva sempre voluto fare parte. Si fece fare un prestito e acquistò un impianto per corse di auto da pista. Era un enorme impegno finanziario, ma lo spavento provato lo rese consapevole di avere solo una vita da vivere, e volle quindi provare a realizzare il suo sogno.
Lo stress si attenuò. Stava anche mangiando meglio e facendo esercizio – proprio come gli aveva ordinato il dottore. Calò fino a 97 chili nell’aprile del 2001 sentendosi, in un certo senso, anche in salute. Ma i suoi progressi avrebbero avuto vita breve.
Il business delle corse all’aperto dipendeva dal tempo atmosferico. Brad incappò in una serie sfortunata di fenomeni meteorologici e dovette cancellare nove date consecutive, a causa della pioggia. Riuscire a soddisfare gli obblighi finanziari e restituire i prestiti senza alcuna entrata era dura. Per far fronte alla sua angoscia, Brad divorava cibo, beveva birra e sedeva sul divano davanti al Canale Meteo, deprimendosi sempre di più. Stava anche iniziando a bere pericolose quantità di alcol – fino a 12 birre al giorno.
Ma fu la tragedia dell’11 settembre 2001 che fece superare a Brad il punto di non ritorno. La grande perdita di vite umane lo devastò. Iniziò a pensare che il mondo sarebbe finito e chela TerzaGuerraMondiale sarebbe stata inevitabile. Gli effetti di quel giorno orribile influirono sull’economia mondiale e ostacolarono ulteriormente il business delle corse, che si fondava sulle spese discrezionali. La gente stava a casa molto più di prima.
Il business di Brad era paralizzato.
La sua azienda in fallimento e i devastanti effetti della tragedia nazionale fecero piombare Brad in una depressione debilitante. Le sue abbuffate e il bere aumentarono ancora. La sua salute era ancora una volta in pericolo. Dopo aver ignorato le prescrizioni del dottore per otto mesi, Brad tornò a farsi visitare. Era ingrassato fino a più di 113 chili e i suoi livelli di colesterolo e pressione sanguigna erano pericolosamente elevati.
Come un disco rotto, il dottore ordinò ancora a Brad di mangiare in maniera sana, fare esercizio, bere meno e ridurre lo stress.
Stavolta era arrivato davvero il momento di dare retta agli ordini del dottore.

ANALISI
Perché questo programma ha funzionato e perché ha fallito
Alla base dei problemi di peso di Brad c’erano delle questioni psicologiche. Rifugiandosi nel cibo per trovare conforto ogni volta che doveva affrontare una situazione stressante, mostrava ulteriori sintomi della sindrome da alimentazione incontrollata.
Il livello di stress che Brad dovette affrontare in seguito al fallimento della sua attività era, come lui stesso lo definiva, “debilitante.” Lo stress stimola il corpo a rilasciare un ormone chiamato cortisolo, che riduce la sensibilità del corpo nei confronti della leptina – l’ormone che avverte il cervello quando sei pieno.
Alcuni studi hanno dimostrato che le persone che secernono livelli più alti di cortisolo, in risposta a stress cronico, tendono ad abbuffarsi per consolazione e a mettere su peso. Lo stress può comportare alta pressione sanguigna e dolori al petto. Questo, unito agli effetti collaterali delle pillole dietetiche, può aver contribuito al collasso di Brad a lavoro.
Lo stress diventa anche più dannoso quando le persone si rifugiano nell’alcool. Invece di alleviare lo stress, l’alcool tende a mantenerlo nel corpo, rendendo ancora più complessi i problemi già presenti.
Molte pillole dietetiche e brucia-grassi contengono ampie dosi di un mix di ingredienti simili alla caffeina. Il loro uso può provocare seri rischi per la salute.
Le pillole controverse che Brad stava assumendo – uno stimolante simile all’anfetamina, che accelera il battito del cuore e comprime i vasi sanguigni – sono state proibite dalla Food and Drug Administration (FDA) americana, dopo che sono state collegate a 155 decessi.
Ma la dieta “niente fast food” con la quale Brad aveva, inizialmente, avuto un moderato successo, è stata utile.
Diciamo che, con quella, si è messo sulla buona strada.

“Per Brad, il cibo divenne l'arma contro la depressione”



Mangia, bevi e sii felice!

La morte di un familiare può avere gravi ripercussioni sulla vita di una persona e causare seri problemi di salute. Tutto questo accadde a Brad.
Per la restante parte del 2001, la sua vita continuò a essere dominata da cibo e alcol. Verso la fine dell’anno, però, riuscì a ritrovare la forza di tornare a lavorare. Vendette la sua attività di corse automobilistiche e, nel dicembre del 2001, tornò a essere parte della stressante arena della finanza immobiliare.
Per evitare l’onnipresente stress che si accompagnava alla sua professione, Brad tentò di godersi un ambiente lavorativo un po’ più rilassato. Tuttavia, quest’intenzione venne minata alla base dagli stupidi comportamenti dei suoi colleghi, che fumavano una sigaretta dopo l’altra e bevevano birra di continuo. Brad tentò di seguire le prescrizioni del dottore, ma i suoi colleghi vivevano di cibo trattato, mangiandolo davanti a lui. Tutte le riunioni dell’azienda si tenevano alla taverna locale, che offriva sempre un’allettante quantità di stuzzichini ipercalorici e bevande alcoliche.
Tutto ciò frustrava moltissimo le motivazioni per dimagrire di Brad, che smise ancora una volta di seguire gli ordini del dottore.
Nella primavera del 2002 sentì il bisogno di un altro cambiamento e riuscì a trovare un impiego che soddisfava i bisogni della sua salute e le sue aspirazioni lavorative. Dato che era una piccola ditta, Brad pose una condizione alla sua assunzione: parlando con il nuovo capo e con i nuovi colleghi, si fece promettere che non si sarebbero verificate sfilate di cibo insalubre davanti a lui e che sarebbero stati rispettati i suoi sforzi per perdere peso e riguadagnare la salute. Aveva posto le basi per un ennesimo tentativo di dimagrimento. Con il pieno supporto del suo nuovo capo, il 2002 sarebbe stato l'anno in cui Brad avrebbe davvero tentato di seguire i consigli del medico.
Dopo qualche tempo, Brad venne a sapere che alcuni amici avevano perso parecchio peso con una “dieta senza carboidrati” e decise di provarla anche lui.
Niente carboidrati per due settimane lo fecero diventare pazzo. Perse, sì, un po’ di peso, ma era così apatico e stordito che non riusciva più ad andare avanti. Gli mancavano le patate fritte, le patatine, la pizza. Gli mancava vivere. Questa dieta era l’emblema della miseria.
Dopo aver ceduto alla tentazione di una tre giorni di abbuffata nervosa, Brad aveva chiuso con la dieta a zero carboidrati. Aveva perso 4 chili e mezzo, ma ne aveva riguadagnato uno in più e pesava ancora più di 113 chili.
Forse si era spaventato per via delle restrizioni di quel fiasco a zero carboidrati, ma tant’è, divenne più ossessionato che mai dal cibo. Essersi privato di patatine, patate fritte e pizza per qualche settimana gliele aveva fatte bramare più che mai. Quando riusciva a mettere le mani su uno di questi alimenti, gli era impossibile non abbuffarsi. La dieta “senza carboidrati” gli aveva messo in subbuglio la mente.
Il 2002 divenne un inferno alimentare: Brad sperimentò praticamente ogni dieta e rimedio presenti sul mercato, ma il peso non se ne andava e lui stava sempre peggio. Era come se avesse una sorta di atteggiamento autodistruttivo: ogni dieta falliva ancor prima di avere la possibilità di iniziare a funzionare.
Sia per via degli strascichi del fallimento della sua attività, che per il fatto che gli Stati Uniti erano entrati in guerra, il 2002 fu un anno disgraziato.
E finì malissimo.
Qualche settimana prima di Natale, il fratello lo informò del fatto che loro padre era in ospedale in condizioni terminali. Brad aveva ancora la possibilità di trascorrere qualche giorno al capezzale dell’amato padre, prima che morisse.
La vista e il suono dell’elettrocardiogramma piatto mentre sorreggeva suo padre lo sconvolsero profondamente, distruggendolo a livello emotivo.
Era molto legato ai suoi genitori, ma al padre in modo particolare. Era sempre stato molto presente nella vita di Brad, compreso durante il business delle corse.
La perdita del padre fu, per Brad, l’esperienza più sconvolgente della sua vita.
Prima di morire, suo padre lo apostrofò severamente, dicendogli: “Figliolo, devi perdere un po’ di peso. Sono preoccupato per te. Promettimi che dimagrirai e tornerai in salute.”
Brad promise che ci avrebbe provato. Quella fu la loro ultima conversazione. Pochi giorni prima del Natale 2002, ci fu il funerale.
Brad era talmente amareggiato e addolorato, che pianse per due settimane chiuso nel seminterrato. Era distrutto dal dolore. Per combatterlo, iniziò a bere parecchio, mangiando ogni notte tonnellate di pizza da asporto - di solito una pizza grande con carne - oltre alle patatine e ad altro cibo spazzatura.
Era sul punto di mettersi in proprio nel settore dell'intermediazione immobiliare, prima della morte del padre.
Nonostante il discorso del defunto genitore, per Brad era diventato impossibile concentrarsi su qualsiasi cosa, meno che mai su una dieta. La sua profonda depressione continuò fino a giugno, quando dovette sopportare, in sequenza, la festa del Papà e il compleanno del suo defunto padre.
Alla fine, Brad non aveva più lacrime da versare. Doveva andare avanti, trovando finalmente le motivazioni per rispettare le ultime volontà del genitore e tornare in salute.
Con un entusiasmo senza precedenti, iniziò a esercitarsi duramente. Troppo duramente.
Era in condizioni fisiche pessime a causa dei mesi di inattività: si strappò la cuffia dei rotatori sollevando un peso e si stirò gravemente un muscolo del polpaccio mentre correva. Non poteva né sollevare pesi né correre, le due attività principali del suo programma di allenamento.
Indipendentemente da quanto duramente ci provasse, non riusciva assolutamente a fare esercizio con questi due infortuni e si scoraggiò. Poi ebbe un'illuminazione: “Al diavolo tutto - mangia, bevi e sii felice... vivi appieno la vita... è tempo di festeggiare.”
Forse era la crisi di mezza età, ma Brad voleva veramente godersi la vita. Iniziò a mangiare in ristoranti rinomati, godendosi senza rimorso l’amata pizza e altri cibi da fast food, divertendosi con tutto il cuore.
La festa non-stop durò fino al Natale del 2004.
Era grasso e fuori forma, ma non gli interessava, perché finalmente era felice. Festeggiare e mangiare era molto più divertente che preoccuparsi dei grandi problemi della vita – la maggior parte dei quali era al di là del suo controllo.
E festeggiare e mangiare era molto più divertente che stare a dieta.
Dentro di sé Brad era consapevole del fatto che stesse evitando il problema, ma l’atteggiamento “vivi la vita al massimo” gli aveva fornito una via d’uscita.
Nonostante tutte le avversità che aveva fatto passare a sua moglie, lei non fu mai arrabbiata con lui a causa delle sue stupide scelte. Lo amava incondizionatamente, anche quando era depresso o arrabbiato. E lo amava allo stesso modo, sia quando era grasso che quando era magro. Finalmente, Brad capì quanto era fortunato ad avere una moglie che gli desse un così grande sostegno, nonostante lui le avesse fatto passare momenti d'inferno.

ANALISI
Perche Brad continuava a fallire
Una tragedia può devastare la vita di una persona. Per Brad, il cibo divenne l'arma contro la depressione. Mangiare senza tregua era il suo modo per sfuggire ai problemi emotivi che lo attanagliavano. Trovò un diversivo nell’alcol e nel cibo e, sebbene affermasse di essere felice, la sua era tutta una facciata per coprire i veri problemi che stava vivendo.
Molte persone cercano di convivere in questo modo con le tragedie. Brad avrebbe dovuto essere aiutato da un professionista. Come lui, molti ignorano i problemi che hanno, o cercano di risolverli da soli. Quest’atteggiamento, alla lunga, può peggiorare la situazione.
La dieta “senza carboidrati”, oltre a essere potenzialmente pericolosa e poco sicura a livello nutrizionale, può anche aggravare i problemi di sovralimentazione. Questo programma si è attirato aspre critiche da parte di moltissime associazioni, tra le qualila NationalAcademyof Sciences, l’American Medical Association, l’American Dietetic Association, l’American Heart Association,la ClevelandClinic, l’American College of Sports Medicine ela NationalInstituteof Health.
Tutti gli amici di Brad che avevano perso peso con la dieta “senza carboidrati” l’hanno ripreso tutto.
Inoltre è indispensabile che un programma di allenamento inizi leggero, con incrementi e progressi graduali, per evitare gli infortuni. Più avanti siete con gli anni, più dovete stare attenti e riscaldarvi adeguatamente, iniziare leggeri e con esercizi facili, per poi progredire a poco a poco.

“Abbandonò i principi che erano stati alla base dei suoi precedenti fallimenti – pillole dietetiche, rimedi, diete alla moda e privative, oltre a qualsiasi aspettativa di ottenere risultati rapidi.

“E chiese il consiglio di persone vere che avevano perso un sacco di peso senza riguadagnarlo, seguendo le loro indicazioni.”



Finalmente… il successo! Dopo un problema o due…

A Santo Stefano dell’anno 2004, le feste non-stop di Brad persero il loro appeal. Mancavano pochi giorni all’inizio di un nuovo anno e incombevano le 40 primavere. Era il momento giusto per cominciare una nuova vita.
Brad riorganizzò le sue priorità. Mise la salute al primo posto della lista - 40 anni erano troppi per scherzarci su. Si ricordava chiaramente le ultime parole di suo padre. Era guarito dai vecchi infortuni ed era pronto a raggiungere finalmente il successo.

Il primo gennaio del 2005, Brad pesava 120 chili. Aveva bisogno di un programma dimagrante che funzionasse a lungo termine. Per ottenere risposte affidabili su diete che avevano funzionato veramente, Brad decise di chiedere a coloro che avevano intrapreso diete efficaci – la maggioranza delle quali erano donne – come avevano fatto a perdere peso e a non riacquistarlo.
Brad restò affascinato da come queste persone avevano risolto i loro problemi di peso. Dopo aver parlato con molta gente, riuscì a individuare dei metodi comuni, che tuttavia non erano diversi per i due sessi - uomini e donne facevano essenzialmente le stesse cose.
Scoprì che il solo modo certo per perdere peso a lungo termine era quello, apparentemente arcaico, di mangiare sano e fare esercizio fisico. Nessuno attribuì il merito del proprio successo a una pillola o a un trucco particolare.
La chiave di tutto era la pazienza. Non c’erano scorciatoie possibili. Perdere più di mezzo chilo o di un chilo a settimana non avrebbe portato a risultati durevoli.
Brad raccolse tutte le informazioni fornite dalle persone con cui aveva parlato, passò in rassegna tutto quello che lui stesso aveva fatto in passato e confrontò quei dati in una ricerca accurata. Aveva finalmente un modello verificato di dieta, basato su veri successi. E se queste persone avevano potuto raggiungere risultati così sconvolgenti, perché lui no? Sapeva che stavolta ce l’avrebbe fatta.
Era motivatissimo.
Il suo nuovo programma di allenamento consisteva in 20 minuti di camminata o di jogging leggero tre mattine a settimana, unito a una routine di pesi due mattine a settimana. Nel weekend e nel pomeriggio erano previste attività facoltative, come una camminata a passo svelto con il cane, lavori domestici o passeggiate in bicicletta - qualsiasi cosa che gli impedisse di accasciarsi sul divano.
Si mantenne occupato per aiutare la sua mente a non pensare al cibo. Fra le altre cose, passava molte ore, ogni giorno, a fare ricerche sulla perdita di peso.
La sua dieta si basava su vari minipasti giornalieri, o piccoli snack – ma sempre cibo normale in porzioni decenti. Questo concetto dei pasti frequenti, ma più piccoli, era stato sperimentato con successo anche nel primo super programma a cui Brad, grazie alle ricerche che conduceva, aveva riconosciuto degli aspetti positivi. Tuttavia sostituì la rigida dieta prescritta da quel programma con del buon cibo cucinato in casa, aggiungendovi anche ulteriori calorie quotidiane, per godere appieno dei momenti del pasto. Questo approccio aveva prodotto buoni risultati durante il periodo della dieta “niente fast food.”
Ovviamente, la maggior parte delle persone che aveva avuto successo con una dieta, amava sempre mangiare ciò che gli piaceva. Mangiare qualcosa ogni due-quattro ore elimina i morsi della fame e la voglia di abbuffarsi. Questo rendeva il programma senz’altro facile da seguire, perché Brad non si accorgeva neanche di essere “a dieta”.
Tuttavia il suo organismo era davvero danneggiato, quando iniziò con questo nuovo approccio. Era un problema anche fare jogging per poche centinaia di metri, camminare un po' e così via. Ma non si perse d'animo.
Ogni settimana riusciva ad andare un po’ più lontano. In pochi mesi riuscì a correre per un chilometro e mezzo. Dopo altri mesi, ecco che i chilometri erano diventati più di tre. Brad continuò a sforzarsi un po’ di più ogni volta e, gradualmente, migliorò.
In poco più di un mese era sceso sotto la soglia dei 113 chili. Era il primo progresso che vedeva dopo anni. Il nuovo programma stava funzionando perché gli era facile seguirlo – era divertente.
Si pose degli obiettivi provvisori, cioè perdere peso a intervalli di 4 chili circa, invece che pensare subito a cifre scoraggianti come 45 chili totali. Era soddisfatto e sempre più motivato, perché era riuscito a ottenere trionfi regolari, anche se piccoli.
Mano a mano che l’anno passava, il peso calava… 108… 99… 95… 92… 91. Brad perdeva ora quasi un chilo a settimana, mentre la soglia dei 90 chili era in vista.
Purtroppo, quel giorno arrivò. “Purtroppo” perché Brad era talmente contento di aver perso 30 chili, che quella mattina corse troppo e si rifece seriamente male al polpaccio.
Senza poter più fare jogging, perse anche entusiasmo verso il sollevamento pesi, cosa che ostacolò le sue aspirazioni di dimagrimento.
In più, adesso, Brad avrebbe dovuto fare i conti con qualche settimana di tentazioni – dal Giorno del Ringraziamento fino a Capodanno. Le vacanze erano difficili, perché ospitava la sua famiglia che, da tradizione, voleva torte, dolcetti e altro cibo spazzatura. Non era in grado di controllarsi in mezzo a tutte quelle tentazioni.
Passato il mese di dissolutezza, salendo sulla bilancia rimase disgustato da ciò che vide – 99 chili. Nonostante gli 8 chili ripresi, sarebbe stato un nuovo anno vissuto con rinnovata concentrazione. Adesso sapeva che cosa funzionava e sapeva che avrebbe ricominciato a perdere peso. Questa consapevolezza riaccese in lui l'entusiasmo per il 2006.
Ispirato da alcune donne di mezza età, che facevano esercizio fisico due volte al giorno per sei-sette giorni alla settimana, Brad decise di intensificare l’allenamento per far fronte alla sua involontaria regressione. Faceva jogging per 40-50 minuti ogni mattina, weekend esclusi. Dato che ancora andava a velocità moderata, inserì anche qualche breve periodo di esercizio a intensità maggiore - corsa vera e propria – per permettere al cuore di pompare più velocemente. Se potevano riuscirci quelle donne di mezza età, poteva farcela anche lui.
Per prevenire gli infortuni, iniziò un programma di fisioterapia per rinforzare e allungare i muscoli dei polpacci. La prevenzione degli infortuni ha rappresentato una parte importante del successo di Brad. Il polpaccio era a posto, ma doveva rimanere così.
Spostò il programma di pesi ai pomeriggi del giovedì e del venerdì, quando aveva più energia. Si lasciò i restanti pomeriggi e i weekend per fare attività come andare in bicicletta, il pattinaggio in linea, i lavori domestici e le passeggiate con il cane. Divenne molto più attivo.
La ragione principale per la quale Brad si sentiva obbligato ad aumentare le sue attività, era perché si sentiva colpevole di aver passato tutto il giorno seduto sulle chiappe a causa di una carriera sedentaria. Ora sì che gli piaceva fare esercizio, una volta messo da parte l'approccio fanatico.
Anche il suo migliore amico stava seguendo un programma di allenamento. In questo modo, Brad trovò un compagno e ottenne un supporto ancora maggiore, sebbene solo psicologico, in quanto lui e il suo amico vivevano in città diverse. Ma le e-mail settimanali con i vari aggiornamenti lo incoraggiavano molto.
L'alimentazione di Brad era adesso una versione migliorata di quella efficace dell'anno precedente. Mangiava ancora sei minipasti molto nutrienti al giorno, ma stavolta li monitorava uno per uno con attenzione.
Ognuno di essi conteneva dai 20 ai30 grammidi proteine e dalle 200 alle 400 calorie, a seconda del momento della giornata. Mangiava uno di questi minipasti ogni due-tre ore, riducendo via via il suo apporto di carboidrati e calorie mano a mano che andava avanti nella giornata, evitando inoltre ogni tipo di spuntino notturno.
Mangiava cibo normale, come hamburger magri cucinati in casa con pane integrale, oppure petto di pollo o di tacchino, o panini al roast beef. Mangiava mele e verdure come fagioli o piselli piccoli conditi con margarina magra, o peperoni. E cucinava tutto questo cibo in maniera nutriente.
Quando era di fretta, Brad mangiava una barretta naturale sostitutiva o beveva un bicchiere di latte scremato. I suoi spuntini si limitavano a cibo nutriente, come fettine di petto di pollo o di tacchino, mandorle, arachidi, pistacchi e fettine di formaggio magro.
Dato che mangiava spesso cibo che gli piaceva, gli era difficile dire di essere a dieta.
A volte si gustava anche una birra o due, o un bicchiere di vino all’occorrenza. Scoprì che una simile ricompensa occasionale o un piccolissimo imbroglio potevano aiutarlo ad andare avanti col programma. Comunque, da quando aveva fatto della sua salute – fisica e mentale – una priorità, Brad aveva smesso di bere in modo eccessivo.
Dato che si godeva il cibo che voleva durante la settimana, inoltre, non sentiva più il bisogno di mangiare cibo spazzatura nel weekend. Tuttavia aveva la consapevolezza di potersi permettere di imbrogliare un po’ la routine, se ne avesse sentito il bisogno.
Stava imparando a gestire il suo desiderio di rimpinzarsi. Finalmente teneva a sé, alla sua salute e al suo aspetto. Mangiare male lo portava a sentirsi in colpa e a sentirsi deluso da se stesso.
Pochi attimi di baldoria non avrebbero mai più spazzato via una settimana di meritati progressi.
Riuscì anche a evitare tutti i cibi e tutte le situazioni che avrebbero scatenato la sua voglia di abbuffarsi – specialmente le patatine, i buffet “all you can eat” e la pizza a domicilio. Eliminò i fast food e il cibo spazzatura dalla propria vita.
Adesso aveva un’energia continua, data dal nutrimento completo che stava ricevendo il corpo ed era sempre di buonumore. Scoprì che una sana alimentazione e l'esercizio fisico sono ottime per migliorare lo stato d'animo delle persone.
Andando avanti con le settimane, i chili scomparvero.
Il suo obiettivo finale era molto vicino. Aveva fatto una promessa solenne, ossia che sarebbe tornato al suo peso ideale di 75 chili. Sarebbe stato il dimagrimento del secolo – 45 chili.
In questa nuova esperienza di “dieta”, Brad non aveva ancora sperimentato la privazione e capì che avrebbe potuto facilmente seguire questo approccio per il resto della vita. Sapeva anche che, se perdere peso era stato così facile, mantenere il peso forma lo sarebbe stato ancora di più. Brad stava conducendo una vita normale e appagante mentre, in teoria, era “a dieta.”
Certo, c’erano state settimane buone e settimane non così buone, ma andò avanti, perseverò e i progressi continuarono. Era sceso a 86 chili verso la fine di aprile, arrivando a79 agiugno.
Finalmente raggiunse il suo obiettivo, per poi superarlo il 28 luglio del 2006, quando arrivò a pesare meno di 74 chili.
Al di là della perdita di peso, comunque stupefacente, Brad era una persona molto più in salute. Era al massimo della forma. Non era più un potenziale candidato all’infarto, la sua  pressione sanguigna si era abbassata insieme alle pulsazioni, mentre i suoi livelli di colesterolo erano scesi a quelli di un atleta esperto. Inoltre sparirono anche le sue sconcertanti palpitazioni cardiache.
Sebbene, stando alla bilancia, avesse perso 46 chili, le misurazioni del grasso corporeo affermavano che, in realtà, aveva perso più di 51 chili di grasso, dato che aveva messo su approssimativamente 5 chili e mezzo di muscoli. Se ci aggiungete anche la piccola regressione avuta alla fine del 2005, quando riprese 9 chili, risulta che Brad, a tutti gli effetti, aveva perso 60 chili di grasso.
Si sentiva una persona nuova. Si sentiva in salute, dentro e fuori. La sua autostima era ai massimi livelli. “Big Brad” non esisteva più.
La notizia migliore era che sua moglie non era più sposata con il ciccione che aveva fatto parte della sua vita per 10 anni. Era entusiasta che il marito avesse riguadagnato la salute e la gioia di vivere.
La vita per il nuovo Brad era fantastica, adesso che era in salute e in forma. Il suo futuro era una tela vuota, da riempire senza alcun limite.

ANALISI
In che modo Brad è riuscito finalmente a farcela.
Ha perso peso alle sue condizioni.
Non fece niente che potesse essere considerato una privazione. Sebbene mangiasse principalmente per ragioni nutritive, mangiava comunque quello che voleva e quello che gli piaceva. Faceva anche il tipo di esercizio fisico che amava, dandogli spazio senza problemi all’interno del suo nuovo stile di vita.
Capì anche che gli ci sarebbe voluto più di un anno per avere successo e sapeva di dover essere paziente. Imporsi piccoli, provvisori obiettivi lo aiutò a mantenere alto l’entusiasmo nel processo che gli fece perdere, a poco a poco, più di 45 chili. Calcolando la regressione dell'ultima parte del 2005, Brad perse una media di 735 grammi di grasso a settimana, nei 19 lunghi mesi che servirono per permettergli di raggiungere il suo obiettivo a lungo termine.
Abbandonò i principi che erano stati alla base dei suoi precedenti fallimenti – pillole dietetiche, rimedi strani, diete alla moda e privative, oltre a qualsiasi aspettativa di risultati rapidi. E chiese il consiglio di persone vere – uomini e donne - che avevano perso un sacco di peso senza riguadagnarlo, seguendo le loro indicazioni.
Ecco la nascita del libro che vi porterà a diventare più informati sulle diete per non cadere più nelle trappole che vengono tese continuamente dai venditori di FUMO!
Nasce il nostro libro WEIGHT-LOSS SALVATION - come perdere peso senza riacquistarlo.  Questo si fonda sulla storia di questo successo.
 

Brad ha completato la sua trasformazione molto prima di venire a conoscenza di aver sofferto di un disordine alimentare per gran parte della sua vita.

È la prova vivente che un dimagrimento notevole e costante è possibile, anche per persone che soffrono di questi disturbi.


Ma WEIGHT-LOSS SALVATION contiene moltissime informazioni e tanti consigli, di cui Brad non era a conoscenza durante la sua trasformazione, ed essi vi offriranno il modello definitivo di come perdere peso senza riacquistarlo.
Appena prima della pubblicazione di questo libro – Brad era riuscito a mantenere il suo peso ideale per tre anni e mezzo: da quando, cioè, aveva completato la sua trasformazione. Tuttavia molte delle persone sulle quali Brad aveva fatto ricerche – e che avevano seguito il suo stesso approccio di  base – avevano completato la loro trasformazione molto prima, mantenendo il loro peso ideale più a lungo.
E l’approccio di queste persone – spiegato in questo libro – funzionerà anche per voi, se vi applicate come hanno fatto loro.
Abbiate fiducia!

Nella seconda parte di questi articoli parleremo di 
COME PERDERE PESO SENZA RIACQUISTARLO, Sezione A
Le componenti psicologiche e fisiologiche
6. Dipendenza da cibo – perché alcuni cibi sono fatti per dare dipendenza             
7. Il fondamento del successo nel dimagrimento per molte persone: come risolvere
 i problemi psicologici che sono spesso alla base della sovralimentazione                   
8. L’altro motivo per il quale le persone non perdono peso facilmente… e come risolvere il problema.                     

Pro_bar le barrette naturali per integrare la dieta**AVVERTENZE: Una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano sono importanti. Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Non superare le dosi consigliate. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata. Non utilizzare in gravidanza e nei bambini o comunque per periodi prolungati senza sentire il parere del medico. Richiudere accuratamente la confezione dopo l’uso.

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