19 aprile 2013

Dimagrite con le proteine del siero!


Tutte le diete funzionano finché le seguite correttamente. Alcune però, ad un certo punto, smettono di farlo. La perdita di peso infatti attiva potenti meccanismi omeostatici volti a recuperare i chili persi attraverso la stimolazione della fame ed il rallentamento dei processi metabolici. Si tratta di una sorta di meccanismo somatico di gestione della crisi che si è evoluto nel corso dei secoli per questioni di sopravvivenza al fine di conservare l’energia in situazioni di carenza di cibo. Proprio quando più vorremmo che le cose progredissero in modo lineare e mirato, al passo con i ritmi moderni, ecco che la dieta si rivela un braccio di ferro biologico delle età evolutive che ha luogo per intero dentro di noi!

Chiunque si sia mai messo a dieta conosce il tanto temuto plateau. Gli scienziati spiegano che i plateau nelle diete sono il risultato di questa predisposizione biologica a mantenere un peso costante, ovvero un valore di regolazione del peso corporeo. Non è facile reimpostare questo valore di regolazione del peso corporeo. Il nostro organismo si difende contro la perdita di peso con un meccanismo complesso, altrettanto complicato quanto i motivi alla base della sovralimentazione ed altrettanto potente quanto qualunque forza di volontà possiamo riuscire a mettere insieme al pensiero dei nostri più grandi desideri. Il mantenimento automatico del peso coinvolge il fegato, il pancreas, la tiroide insieme a diversi altri centri cerebrali, le cellule adipose e la secrezione di grelina, ormone della crescita, leptina, PYY e insulina.

Se questo è l’arsenale che mina le diete alle fondamenta, è facile capire perché perdere quegli ultimi chili e non riacquistare peso possa rivelarsi una lotta così ardua. Il suggerimento che si dava una volta per superare i plateau nelle diete era di tagliare ulteriormente la quantità di cibo e incrementare ulteriormente durata ed intensità degli allenamenti. Il problema è che, in risposta, il sistema di mantenimento del peso si attiva ancora di più, stimolando l’insorgere di un profondo e tormentoso senso di fame, nonché di un ritmo metabolico che sarebbe più adatto ad uno stato comatoso.

Nuovi studi offrono nuove speranze. Secondo quanto riportato sullo Strength Conditioning Journal, le ricerche hanno mostrato che aumentare la porzione proteica all’interno di un piano dietetico aiuta a mantenere stabile la perdita di peso. “Le proteine sono più efficaci di carboidrati o grassi nel sopprimere la fame e spronare il metabolismo. Aggiungere solo da 30 a 50 grammi di proteine alla dieta (ovvero da 2 a 3 cucchiai di uno shake di proteine del siero) può aiutare a perdere chili ed evitare di riprenderli.”

Non fate la parte di quelli che si lasciano abbindolare e gridano “Eureka!!” ogni volta che qualcuno dichiara di essere riuscito a perdere peso. Piuttosto, scegliete l’isolato di proteine del siero che più vi piace e lasciate che sia lui a svolgere il lavoro di riassestamento del metabolismo in direzione lipolitica. Non ha importanza quale proteina del siero o quale gusto scegliate, uno shake di proteine del siero è L’ARMA di elezione per perdere peso, uscire dal plateau e scongiurare il ritorno dei chili persi. Se c’è ancora qualcuno che dice che la sola cosa più difficile di perdere peso è non riacquistarlo, è solo perché non ha finito di evolversi!!

Articolo tratto da Olympian's News n° 114, pagg. 36. Pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!

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