di Bryan Haycock
L’HMB è uno di quegli integratori che si amano o si odiano. Il motivo risiede in gran parte nel modo in cui è stato introdotto alla comunità del bodybuilding. Un certo editore ha cercato di farlo comprare alla gente dicendo cose tipo “Preparatevi a crescere, ALLA GRANDE!” oppure “ha effetti simili agli anabolizzanti”. Non posso dire chi è il responsabile, però posso dire che questo individuo ha fatto per l’HMB quello che i media hanno fatto per “Water World” e “Guerre Stellari, Episodio I”: quando una cosa è troppo pompata, una volta messa alla prova non potrà mai soddisfare le aspettative. Questo è esattamente quello che è successo con l’HMB.
L’HMB non è esattamente un nutriente a se stante. L’HMB è un metabolita dell’amminoacido leucina. Dopo l’assunzione di una fonte proteica contenente leucina, questa può essere disgregata prima in chetoisocaproato e poi in HMB all’interno del tessuto muscolare. Il corpo produce 0,2-0,4 g circa di HMB al giorno, a seconda dell’assunzione proteica, o più precisamente di leucina, giornaliera totale. I ricercatori pensano che l’HMB produca un qualche segnale che impedisce il catabolismo proteico.
L’HMB non è anabolizzante.
L’aumento della concentrazione di HMB nel muscolo indica che le proteine sono abbondanti e che non c’è bisogno di disgregare ulteriormente le proteine del muscolo per soddisfare i fabbisogni del corpo. I pensatori acuti potrebbero dire, “che succede se mangio semplicemente più proteine o magari soltanto leucina?”. Mangiando semplicemente più proteine ottenete effettivamente lo stesso effetto. Anche se i dietologi tradizionali dicono diversamente, la ricerca mostra chiaramente che
lo stato anabolico o catabolico del tessuto muscolare è legato direttamente all’apporto di amminoacidi. L’uso della leucina integrativa produce, almeno in parte, un effetto anticatabolico, probabilmente attraverso la produzione di HMB. Il punto è che la quantità di proteine e leucina che occorrerebbe assumere per ottenere lo stesso effetto è davvero molto alta.
Cosa dire della ricerca? Dunque, il fatto è che la gran parte della ricerca svolta sull’HMB è collegata al dott. Steve Nissen, Iowa State University, alla MTI (che detiene il brevetto), ed alla EAS. Ciò solleva la questione della credibilità. Tutti quelli che hanno svolto ricerche che hanno dato risultati positivi sembrano avere qualcosa da guadagnarci...
Inizialmente l’HMB è stato usato per aumentare la qualità e la quantità della carne prodotta nella zootecnia. I risultati sono stati una riduzione del grasso sottocutaneo, un incremento del grasso intramuscolare e un incremento del tessuto muscolare. Sono stati svolti molti altri studi sugli animali che hanno mostrato di tutto, dall’aumento dell’ossidazione dei grassi da parte del tessuto muscolare all’aumento della crescita nei cuccioli. Cosa si può dire della ricerca sull’uomo? Scoprirete che tutta la ricerca è in qualche modo collegata alle persone che detengono il brevetto ed hanno interessi finanziari nei risultati.
Ciò nonostante, per essere obiettivi è necessario valutare la ricerca, non le persone che la fanno. Conosco un solo studio che è stato diffuso ampiamente. In questo studio svolto da Nissen (ovviamente), è stato scoperto che 3 g il giorno di HMB incrementavano i guadagni di forza e massa muscolare nel corso di un periodo di 3 settimane di allenamento pesante con i pesi. Si può criticare questo studio in mille modi. Io però vorrei assumere un approccio diverso, alla luce di tutte le altre ricerche biochimiche che sostengono il ruolo dell’HMB nel metabolismo delle proteine muscolari e dei grassi.
La cosa più importante che voglio farvi capire dell’HMB è che funziona soltanto durante periodi di bilancio azotato negativo indotto dall’allenamento. In altre parole, per quanto riguarda i livelli di 3-metilistidina (un indice della disgregazione proteica muscolare), l’HMB produce l’effetto più forte durante le prime 2-3 settimane di un programma di sollevamento pesi a cui non si è abituati. Questo significa che molto probabilmente l’integrazione non produrrà nessun risultato se vi trovate in uno stato di omeostasi. Sapete di trovarvi in omeostasi se ci sono le seguenti condizioni:
1) non state aumentando la forza;
2) il peso corporeo e la composizione corporea sono rimasti stabili da almeno 3 settimane
3) i muscoli non stanno crescendo
4) generalmente dopo gli allenamenti non siete doloranti.
Questa è la descrizione di circa l’80% delle persone che fanno sollevamento pesi! Se il vostro programma attuale non sta funzionando, l’HMB non vi aiuterà. Se, invece, avete periodizzato correttamente l’allenamento e state incrementando costantemente i carichi e/o la frequenza, l’HMB può dare benefici significativi.
Visto che l’HMB funziona soltanto quando il corpo si sforza di adattarsi a un nuovo stress (per esempio, carichi più pesanti sollevati più spesso), la finestra della sua efficacia è generalmente limitata a 2-3 settimane. Ciò significa che quello che dovreste sperare di guadagnare, o più precisamente “proteggere” dal catabolismo, sono 1-1,5 kg circa. Le persone che cercano di ottenere gli effetti degli steroidi non li troveranno nell’HMB. Per gli atleti che cercano di diventare più grossi possibile senza scendere a sporchi compromessi con l'uso dei farmaci
l’HMB, quando usato correttamente, può essere di grande aiuto.
Bibliografia:
1 Van Koevering, M. and S. Nissen. 1992. Oxidation of leucine and alpha-ketoisocaproate to ß-hydroxy ß-methyl butyrate in vivo. Am. J. Physiol.(Endocrinol. Metab.) 262: 27-31
2 Zhang, Z., V. Talleyrand, J. Rathmacher and S. Nissen. 1993. Change in plasma ß-hydroxy ß-methyl butyrate (HMB) by feeding leucine, alphaketoisocaproate (KIC) and isovaleric acid (IVA) to pigs. FASEB J., 7:A392
3 Van Koevering M. T., H. G. Dolezal, D. R. Gill, F. N. Owens, C. A. Strasia, D. S. Buchanan, R. Lake and S. Nissen. 1994. Effects of ß-hydroxy ßmethylbutyrate on performance and carcass quality of feedlot steers. J. Anim. Sci. 72:1927-1935
4 Cheng, W., B. Phillips, and N. Abumrad. 1997. ß-hydroxy ß-methyl butyrate increases fatty acid oxidation by muscle cells. FASEB J. 11.3:A381
5 Ostaszewski, P., I. Papet, S. Nissen, F. Glomot, J. Grizard, and M. Amal. 1994. Dietary supplementation of ß-hydroxy-ß-methyl butyrate improves catch-up growth in underfed lambs. Ann. Zootech 43:308
6 Nissen, S., R. Sharp, M. Ray, J. A. Rathmacher, D. Rice, J. C. Fuller, Jr., A. S. Connelly, and N. Abumrad. 1996. The effect of the leucine metabolite ß-hydroxy- ß-methyl butyrate on muscle metabolism during resistance-exercise training. J. Appl. Physiol 81: 2095-2104
Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 5“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
Powered by Olympian’s News - Clicca qui per abbonarti!