19 ottobre 2012

Carnitina e produzione energetica

di Stephen Adelè

La carnitina viene classificata come un amminoacido non essenziale, perché il nostro organismo la produce già in maniera naturale; è, comunque, necessaria al nostro cuore per funzionare in maniera efficiente, soprattutto durante un’attività fisica. La carnitina è stata reclamizzata come un “trasportatore di grassi”, necessaria, infatti, per trasportare gli acidi grassi dalle membrane cellulari nei mitocondri (produttori d’energia delle nostre cellule), dove vengono rilasciati ed utilizzati come fonte d’energia. Ma siccome la quantità necessaria di carnitina può essere maggiore di quella prodotta dall’organismo, viene considerata un nutriente “condizionatamente necessario”.

Come funziona

Almeno teoricamente, la carnitina è responsabile del trasporto degli acidi grassi dalle membrane cellulari nei mitocondri, che a loro volta li utilizzano come fonte primaria di energia. Proprio per questo motivo, si è capito che la supplementazione con carnitina può garantire l’utilizzazione (cioè, l’ossidazione) degli acidi grassi come fonte di energia. Comunque, alcuni esperti affermano che la carnitina non faccia aumentare la perdita di peso, ma piuttosto possa aumentare il rapporto tra la quantità di grasso e di muscolo persi, mantenendo così la massa muscolare ed incrementando la quantità di grasso bruciato. Come ho già detto, tutto ciò ha per ora soltanto basi teoriche, ma è sicuro che se i livelli di carnitina nell’organismo non sono ottimali, c’è il rischio di avere livelli di grassi nel sangue elevati, il che può interferire con la capacità di perdere grasso corporeo.

Cosa dice la scienza al riguardo?

Nonostante gli innumerevoli slogan pubblicitari che promuovono la capacità della carnitina di bruciare grassi per produrre energia, questi slogan devono ancora essere confermati da ricerche scientifiche. È stato, comunque, dimostrato che un’eventuale carenza di carnitina possa risultare in bassi livelli di ATP (che è energia per i muscoli) e, poiché il turnover di carnitina è accelerato durante l’attività fisica, un’eventuale carenza possa limitare la quantità di energia a disposizione dei muscoli. Il risultato è un rapido affaticamento e un conseguente difficile recupero. Di conseguenza, è stato dimostrato da recenti studi scientifici, che coloro che assumono carnitina in periodi di intensa attività fisica sono meno soggetti ad avere dolori muscolari e ad affaticarsi rispetto a quelli che non l’assumono.

Modalità d’uso

Per la perdita di grasso corporeo e per una maggior energia durante l’allenamento, si consiglia di assumere da 2 a 4 grammi al giorno, suddivisi in due somministrazioni giornaliere. Importante: La carnitina deve essere assunta da circa 30 minuti a 1 ora prima dell’allenamento. Siccome la presenza di altri amminoacidi contenuti nelle proteine può rallentare od ostacolare l’assorbimento, la carnitina non deve essere assunta in concomitanza con alimenti od altri integratori proteici.

Articolo tratto da Maximum Growth di Stephen Adelè. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.

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