15 giugno 2016

Attenti al fruttosio!

di Becky Holman

Ultimamente, il fruttosio, lo zucchero della frutta, si è guadagnato una cattiva reputazione, principalmente a causa dello sciroppo di mais ricco di fruttosio (HFC). Secondo il numero di settembre ’11 di Harvard Health, prima dell’HFC, il fruttosio rappresentava una parte minima della dieta statunitense: “Un secolo fa, in media le persone ne assumevano circa 15 g al giorno, soprattutto da frutta e verdura. Oggi, invece, ne assumiamo oltre il triplo, quasi tutto da zuccheri raffinati e sciroppo di mais ricco di fruttosio, usato nella produzione di cereali da colazione, dolci, bibite gassate e alla frutta, e altri cibi dolci... Questo aumento potrebbe accrescere il rischio di malattie cardiache ed epatiche”.

Il fruttosio è metabolizzato nel fegato, e il grasso ne è un sottoprodotto. Assumendo troppo fruttosio, il grasso inizia ad accumularsi finendo per causare danni al fegato; un eccesso di fruttosio causa anche un aumento dei trigliceridi ematici e del colesterolo LDL, quello pericoloso. Secondo Harvard Health, “Due studi recenti hanno collegato la maggiore assunzione di fruttosio con un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiache o morire”.

Il problema è che, evolvendosi, il corpo umano ha imparato a gestire dosi moderate di fruttosio, come quelle contenute in una porzione di frutta. Ad esempio, una tazza di mirtilli contiene una dose di fruttosio corrispondente a 30 calorie, ma una lattina di Cola ne contiene il triplo.

Cosa succede se si sovraccarica il corpo di fruttosio?

Il corpo entra nel panico e la maggior parte del fruttosio finisce nel fegato. Nel suo libro, Why We Get Fat (New York: Knopf, 2010), Gary Taubes scrive, “Il nostro fegato risponde a un eccesso di fruttosio convertendone la maggior parte in grassi e, poi, trasferendoli nel tessuto lipidico. Intanto il glucosio [dell’HFC, che è composto per circa metà da glucosio] aumenta i livelli di zuccheri ematici, stimola la secrezione di insulina e porta le cellule lipidiche ad accumulare tutte le calorie disponibili, compresi i grassi prodotti nel fegato a partire dal fruttosio”.

Quindi, una porzione di frutta va bene, ma eccedere con il fruttosio, ad esempio mangiando frutta tutto il giorno o utilizzando alimenti che contengono molto sciroppo di mais ricco in fruttosio, vi renderà molto più grassi, molto prima. Il fegato converte il fruttosio in eccesso in grassi e l’aumento di insulina indotto dal glucosio lo trasporta quasi subito nelle cellule lipidiche.

Articolo tratto da OLYMPIAN'S NEWS n° 131, pag 28. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!


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