Probabilmente la creatina è l’integratore per il bodybuilding più popolare sul mercato perché se correttamente assunta funziona praticamente a tutti. Nel muscolo, la creatina agisce da riserva per rendere certa la continuazione della sintesi di adenosina trifosfato (ATP), la fonte energetica immediata per la contrazione muscolare. Vista la sua funzione nella produzione energetica è comprensibile che la creatina possa aiutare altre strutture nel corpo, oltre al muscolo, che hanno bisogno di usare molta energia.
Un buon esempio di succhiatore di energia è il cervello. Uno studio pubblicato qualche anno fa ha scoperto che usare un integratore di creatina monoidrata orale aumenta la quantità di creatina presente nel cervello. La domanda è: questo aumento della creatina alimentato dagli integratori aiuta la funzione cerebrale? La ricerca indica una nuova terapia emergente che usa la creatina per curare varie malattie neuromuscolari, alcune delle quali coinvolgono l’attività cerebrale. Ma è anche un nutriente che aiuta le persone con un’intelligenza normale a usare meglio il cervello, in parole povere, la creatina è un “nutriente intelligente”?
Uno studio pubblicato da poco offre un’indicazione stimolante sulla capacità della creatina di aiutare la funzione cerebrale nelle persone normali. Lo studio è stato eseguito su 19 uomini e 5 donne, età media 24 anni, che hanno assunto o un placebo o 8 g al giorno di creatina monoidrata per 5 giorni. Lo studio era a doppio cieco con controllo placebo, che significa che inizialmente né i ricercatori né i soggetti sapevano chi stava assumendo la creatina. I soggetti hanno eseguito più volte un semplice calcolo matematico. Quelli che hanno assunto la creatina hanno eseguito il calcolo in modo più efficiente e con meno affaticamento mentale rispetto a quelli del gruppo placebo. Inoltre, i soggetti del gruppo creatina hanno mostrato un maggiore trasporto dell’ossigeno al cervello e ciò può essere stato il motivo dell’aumento della funzione mentale.
Molti farmaci cosiddetti “intelligenti” sono considerati funzionare aumentando la circolazione del sangue nel cervello e creando un migliore trasporto dell’ossigeno ai neuroni al lavoro nel cervello.
Secondo uno studio sugli animali, la creatina può anche aiutare a prevenire una delle più temibili malattie cerebrali: l’Alzheimer. Lo studio ha mostrato che la creatina nel cervello preveniva gli effetti tossici sia del beta-amiloide, una proteina prodotta in eccesso nel morbo di Alzheimer, sia del glutammato, un amminoacido a volte collegato al danno cerebrale. In questo caso la creatina può agire come un tampone energetico per mantenere la normale funzione cellulare nel cervello.
Un altro studio, più aneddotico, suggerisce che la creatina può aiutare la cura del virus dell’herpes e di altre infezioni virali. Nell’articolo, un medico militare che ha curato i Marines di Camp Pendleton in California descrive la sua esperienza di cura dei Marines affetti da herpes. Mentre curava i soldati con le cure standard, come l’aciclovir, che non uccide il virus ma impedisce la sua proliferazione, notò che i Marines che usavano la creatina come integratore alimentare dicevano tutti che il loro herpes era sparito.
Le cure attuali non distruggono il virus dell’herpes ma inibiscono soltanto la sua replicazione. Fra gli attacchi, il virus dell’herpes si nasconde nei neuroni e ciò spiega perché il forte stress spesso può tradursi nella comparsa dell’herpes. Una versione sintetica della creatina detta ciclocreatina è nota per inibire la replicazione di tutti i tipi di herpes virali. Alcuni teorizzano che usare la creatina con i farmaci standard per l’herpes, come l’aciclovir, possa aumentare l’efficacia dei farmaci per la cura dell’infezione.
Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 5“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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