di Jerry Brainum

Al fine di esaminare i cambiamenti che intervengono nella creatina e nel glicogeno durante un allenamento submassimale, ricercatori britannici fecero correre 6 corridori di sesso maschile al 70% del VO2max. Vennero inoltre effettuate delle biopsie muscolari (campioni di tessuto): a riposo, dopo 10 minuti di allenamento e una volta raggiunto il punto di esaurimento. Durante i primi 10 minuti d’allenamento, il processo di demolizione del glicogeno era simile per tutte le fibre muscolari, mentre solo quelle di tipo 2 utilizzavano in maniera significativa le riserve di fosfocreatina. Al momento dell’affaticamento, i livelli di creatina risultarono simili sia per le fibre di tipo 1 che di tipo 2; il glicogeno, tuttavia, si era esaurito solo nelle fibre muscolari di tipo 1. Gli autori dello studio trovarono una forte correlazione tra l’utilizzo di creatina e di glicogeno nelle fibre di tipo 1 (a contrazione lenta), ma non in quelle di tipo 2 (a contrazione veloce).

Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 4“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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