9 ottobre 2012

Il piruvato migliora la performance dell’allenamento?

di Jerry Brainum


Il piruvato è una molecola con tre atomi di carbonio che partecipa al normale metabolismo dei carboidrati all’interno dell’organismo. Di recente, è stato venduto come integratore, sia ai fini della riduzione di grasso che in qualità di aiuto ergogeno per l’allenamento. Proprio quest’ultimo aspetto è stato oggetto di studio da parte di un gruppo di ricercatori del Western Maryland College. I ricercatori si sono chiesti se il piruvato potesse avere un effetto positivo sull’allenamento anaerobico, come quello caratterizzato da normali sessioni con i pesi. Ricerche precedenti riguardo gli effetti sull’esercizio fisico da parte del piruvato avevano preso ad esame solo l’allenamento aerobico.


Lo studio era composto da 18 soggetti, con un’età media di 22 anni, che effettuarono delle brevi corse di un minuto su un tapis roulant, intervallate da una pausa di 30 secondi, in 2 condizioni: 1) dopo aver assunto per 7 giorni 4 grammi di piruvato al giorno; 2) dopo aver ingerito per 7 giorni una sostanza placebo (4 grammi di maltodestrina, un carboidrato). I risultati non mostrarono differenze, in termini dei vari valori fisiologici legati alla performance, tra il gruppo a piruvato e quello a placebo, compreso la produzione di lattato e l’assorbimento del glucosio durante l’allenamento.


Sebbene questo studio avesse utilizzato un protocollo di corsa piuttosto che uno di allenamento con i pesi, la tipologia seguita, più specificatamente, le brevi corse ad intensità elevata, simula in effetti lo stesso modello energetico usato in gran parte delle sessioni di allenamento con i pesi, relativamente all’assorbimento di glucosio nei muscoli e alla produzione di lattato.


In ogni caso, 4 grammi al giorno rappresentano semplicemente una dose troppo piccola per potersi aspettare dei risultati significativi di qualsiasi tipo e, di conseguenza, quanto scoperto da questo studio può essere, nel migliore dei casi, messo in dubbio. È opportuno sottolineare come questo studio preliminare non noti nessun effetto ergogeno dall’integrazione di 4 g giornalieri di piruvato. Ciononostante, le ricerche precedenti che avevano evidenziato degli effetti ergogeni del piruvato avevano spesso previsto dosaggi da 30 a 100 grammi.


Il modo più efficiente per aumentare i livelli di piruvato resta in ogni caso l'assunzione di integratori contenenti l'aminoacido alanina.  L’Alanina è infatti utilizzata dall’organismo, oltre che a scopo plastico, anche come trasportatore di residui azotati e viene convertita nel fegato, durante lo sforzo atletico, in piruvato (tramite la gluconeogenesi) ed in ammoniaca che sono incanalate nel ciclo dell’urea (si parla infatti di ciclo glucosio-alanina). L'assunzione di alanina può dunque permettere una più veloce resintesi del glucosio e, di conseguenza, fornire durante l'attività atletica una maggiore riserva energetica.

Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 4“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.

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