13 agosto 2012

Gli effetti benefici della caffeina

del dott. Marco Ceriani

Il caffè è una bevanda tonico-nervina che apporta alcune molecole dotate di azione farmacologica come la caffeina (presente anche in altre bevande e alimenti comuni come: cola, tè, cioccolata e cacao).

Oggi gli studi scientifici più che ad un uso indiscriminato della parola caffè, tendono a distinguere i vari tipi di bevanda.

Alcuni studi hanno dimostrato una relazione diretta tra l'assunzione di alcune molecole presenti nella caffeina, chiamate diterpeni, e l'aumento del colesterolo LDL ematico. Questo effetto si verifica in particolare con l'assunzione di caffè espresso, da moka o francese. Quello all’americana non presenta invece nessuna controindicazione perché le molecole che innalzano il colesterolo (i diterpeni) restano nel filtro.

Uno studio recente (A. James Greenberg, American Journal of Clinical Nutrition, 03-2007) ne esalta le proprietà antiossidanti dovute ai composti fenolici, mentre altri ne evidenziano gli effetti positivi sul diabete di tipo II, che sembra migliorare il metabolismo del glucosio riducendone l’assorbimento intestinale e stimolando la secrezione dell’ormone intestinale che favorisce la secrezione dell’insulina dal pancreas.

Non vi sono validi motivi per rinunciare a questa bevanda (nella dose di 1-2 tazzine al giorno); è sconsigliabile invece l’assunzione frequente per i soggetti con stati d’ansia, aritmie cardiache o infartuati. 

Gli atleti devono tenere presente che la caffeina:

• è considerata, a dosaggi elevati, una sostanza dopante (azione stimolante)

• può causare una blanda azione diuretica che può peggiorare le performance sportive (a elevata temperatura e umidità)


La caffeina è considerata un supplemento alimentare in ambito agonistico per la sua dimostrata azione stimolante (attenua il senso di fatica), in grado di migliorare le prestazioni aerobiche moderate. L’aumento della frequenza respiratoria conseguente all’assunzione di caffeina, può determinare un miglioramento dell’ossigenazione cellulare negli sport di endurance, oltre a effetti stimolanti a carico del sistema nervoso centrale (stimolazione diretta e indiretta) e di quello muscolare.

Valutazioni effettuate su nuotatori hanno evidenziato come un’assunzione di caffeina prima della pratica sportiva sia in grado di migliorare le performance di durata inferiore ai 20 minuti. Altri test condotti su atleti supplementati con caffeina (10 mg per kg di peso corporeo) un’ora prima di svolgere attività aerobica su tapis roulant, hanno evidenziato miglioramenti fino al 20% rispetto ad atleti con placebo e senza caffeina.

La caffeina è metabolizzata rapidamente nel tratto intestinale (i picchi di concentrazione nel plasma sono raggiunti in meno di un’ora). Assunta prima dell’attività fisica, la caffeina accelera il metabolismo dei grassi, riducendo al contempo l’ossidazione dei carboidrati. 

CONTENUTO IN CAFFEINA NELLE BEVANDE A BASE DI CAFFÈ

Moka (tazzina da 50 ml)......................................................80 mg

Espresso (tazzina da 30 ml)................................................40 mg

Americano (150 ml) .........................................................115 mg

Caffè istantaneo (150 ml)....................................................65 mg

Decaffeinato (150 ml)...........................................................3 mg

Bibite a base di cola (33 cl) .................................................46 mg

Cioccolata (150 ml).........................................................2-20 mg

Tè classico (150 ml) ...........................................................40 mg

Tè freddo (150 ml)..............................................................45 mg 

Fonte: CoSIC (Coffee Science Information Centre) www.cosic.org

Articolo tratto da "Bella Forza Advanced" di Marco Ceriani. Pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati

Powered by Olympian’s News - Clicca qui per abbonarti!

Nessun commento:

Posta un commento