di Jerry Brainum

Lo studio esaminò gli effetti della vitamina C sull’utilizzo delle fonti energetiche durante una prova di cammino di 60 minuti sul tapis roulant, a bassa intensità (50% del Vo2max). I soggetti della ricerca erano 8 persone con apporto adeguato di vitamina C o 8 persone con carenza di vitamina C. Nessuno dei due gruppi era a conoscenza del loro stato di vitamina C e, naturalmente, si trattava di individui altrimenti in perfetta salute. Nel gruppo con carenza di vitamina C, l’ossidazione delle proteine nel corso dell’allenamento era due volte maggiore rispetto al gruppo con apporto adeguato. Di conseguenza, i soggetti con riserve esaurite di vitamina C bruciarono una quantità maggiore di proteine durante la sessione di allenamento.

Permettendo l’ossidazione dei lipidi, la carnitina svolge quindi un’azione di risparmio nei confronti delle proteine, più specificatamente degli aminoacidi a catena ramificata (BCAA) che verrebbero altrimenti impiegati. Agendo in questo modo, la carnitina promuove la ritenzione di azoto, un effetto di natura anticatabolica. Tuttavia, in mancanza di un apporto adeguato di vitamina C, la sintesi della carnitina non ha luogo, ragione questa del fatto che i soggetti carenti di vitamina C avevano bruciato una quantità maggiore di proteine anche durante un allenamento a bassa intensità.
Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 2“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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