di Josè Antonio
Gli energy drink sono le
Cenerentole del mondo delle bibite, nel senso che non sono assolutamente rispettati.
Pensate che in Francia e Danimarca il commercio di Red Bull era stato inizialmente proibito perché la bevanda contiene dosi elevate di caffeina e dell’aminoacido
taurina, considerati dai mass media e da qualche esperto ministeriale di turno tossici e pericolosi. Beh, un’osservazione per i francesi ed i danesi: il Red Bull contiene meno
caffeina di due tazzine di caffè e, per quanto riguarda la taurina... per
favore... perchè prima di prendere posizioni così radicali non si documentano un po'? Al momento, le ricerche scientifiche sulle bevande energetiche dicono esattamente
l’opposto di quello che affermano la stampa di massa ed i bronto-scienziati.
Uno studio dimostra che,
chi aveva assunto le bevande, ha sperimentato un aumento della capacità di
attenzione e di concentrazione, oltre che della velocità di reazione in tutti
i tipi di test. Anche la memoria dei soggetti è migliorata1.
Un’altra ricerca ha studiato l’effetto di una bevanda energetica pre-allenamento
sulla risposta ormonale acuta all’allenamento con opposizione di resistenza in
8 uomini con esperienza nell’allenamento con i pesi. I ricercatori hanno
scoperto che bere una bevanda energetica 10 minuti prima dell’allenamento con i
pesi può aumentare il numero di ripetizioni portate a termine e il volume
totale dell’allenamento2.
Uno studio svolto dal College
of New Jersey e pubblicato sul Journal of the International Society of
Sports Nutrition ha confrontato l’assunzione di Redline e di un placebo in
12 atleti di forza e di potenza. Dopo avere bevuto mezza bottiglia della
bevanda energetica, i soggetti si sono sottoposti a un test di 2 minuti per la
velocità e la reattività con il congegno Makoto. Poi, dopo una pausa di 10
minuti, hanno eseguito nuovamente il test, si sono riposati per altri 10 minuti
e, infine, hanno ripetuto la sequenza per una terza e ultima volta. Il congegno
Makoto permette ai soggetti di reagire sia a uno stimolo visivo, che a uno
uditivo colpendo uno di 30 possibili obiettivi situati su tre colonne. Risultato: negli atleti di
forza e di potenza, la bevanda energetica ha migliorato il tempo di reazione, e
i livelli di energia e di concentrazione percepiti dai soggetti3.
Benché molti di noi non dedichino molta attenzione al tempo di reazione,
dovrebbero farlo perché questo è uno degli elementi chiave per garantire la
prestazione ottimale nella maggior parte degli sport di velocità... quando la
palla da baseball vola verso di voi a 150 km/h, è meglio reagire rapidamente.
E quando siete nella gabbia, preparandovi per un incontro di MMA e, poi, il
vostro avversario vi sferra un pugno lampo, fareste meglio a reagire, e in
fretta, no? Quindi, è evidente che le bevande energetiche offrono dei
benefici, fra cui il miglioramento dell’umore e della prestazione durante
l’esecuzione di compiti stancanti e cognitivamente impegnativi4.
La loro pericolosità, invece, non è stata dimostrata da nessuna ricerca che
conosca. Il problema semmai è il sovradosaggio, ma questo vale per tutto ciò che assumiamo, non solo per gli energy drink!! Lo aveva già scoperto Paracelso 500 anni fa: tutto è veleno e niente è veleno, è la dose che fa il veleno. Quindi, il mio consiglio è: se volete migliorare la prestazione,
bevete una porzione di energy drink (non un litro) 15 minuti prima dell’allenamento.
Forse le bevande energetiche
non sono particolarmente stimate, ma, ve lo ripeto, normalmente
la conoscenza scientifica degli “esperti” dei mass media è più o meno a metà
fra quella di un pompelmo e quella di uno scimpanzé!
Riferimenti
1 Van
den Eynde, F., et al. (2008). The effects of en-ergy drinks on cognitive
performance. Tijdschr Psychiatr. 50(5):273-281.
2 Hoffman,
J.R., et al. (2008). Effect of a pre-exercise energy supplement on the acute
hormonal response to resistance exercise. J Strength Cond Res. 22(3):874-882.
3 Hoffman,
J.R., Kang, J., et al. (2009). Examination of a pre-exercise, high energy
supplement on exercise perfor-mance. J Int Soc Sports Nutr. 6:2.
4 Smit,
H.J., et al. (2004). Mood and cognitive perfor-mance effects of “energy” drink
constituents: caffeine, glucose and carbonation. Nutr Neurosci. 7(3):127-139.
Articolo tratto da OLYMPIAN'S NEWS n° 106, pag. 35. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!
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