11 giugno 2013

Introduzione ai bruciagrassi

di Paul Crane, avvocato dei consumatori

Visto che quasi tutte le riviste in edicola mostrano in copertina un punto vita o un addome scolpito e visto che i media commerciali ci ricordano continuamente che dobbiamo essere in forma, magri e sexy, non c’è da stupirsi che gli integratori brucia grassi siano diventati così popolari. Attirati i dalla promessa di una riduzione del peso facile e senza sforzo, i consumatori si sono buttati su questi prodotti come farfalle su una fiamma e, proprio come accade alle sfortunate farfalle, solitamente si bruciano: zero perdita di peso, zero risultati, zero risposte dal servizio clienti “soddisfatti o rimborsati”.

E come se tutto ciò non bastasse…
L’industria della perdita di peso ha una bella fetta di mele marce. I soggetti vulnerabili sono facile preda di ciarlatani che offrono le loro “pillole magiche per il dimagrimento” negli show televisivi serali, convincendo quelli abbastanza disperati da cadere vittime delle loro affermazioni sconclusionate. Come ladri nella notte, questa feccia sfugge ai controlli degli organi regolanti e quando sente odore di guai sparisce per godersi i frutti dei loro sporchi affari. Sebbene le istituzioni cerchino di perseguire alcuni dei furfanti più grossi, non hanno i mezzi per riparare a tutto. In pratica, possono fare poco per contrastare l’ondata di produttori che, per vendere i loro prodotti, usa affermazioni infondate.

Non è una bella situazione, vero?
Ci sono in circolazione alcune aziende che pensano che l’unico modo per garantire la sostenibilità nel lungo termine della loro attività sia offrire prodotti di cui resterete contenti. Una cosa piuttosto elementare. Dopotutto, non ci vuole un genio per capire che un cliente insoddisfatto non farà un altro acquisto, quanto meno dalla stessa azienda. Secondo, anche se forse non siete più sensibili alle affermazioni più assurde incontrate regolarmente, ci sono dei prodotti che vale la pena provare, a patto che conosciate i limiti inerenti di ogni brucia grassi. Ciò, ovviamente, ci porta alla domanda…

Cosa potete davvero attendervi da un brucia grassi di qualità?

Per rispondere, dovete prima capire che un brucia grassi deve essere considerato solo come uno degli strumenti necessari per combattere con successo “la guerra al grasso” e ridurre il grasso insalubre e inutile che copre i nostri bei corpi. Ciò è molto importante. 


Combinato con dieta e programma di allenamento appropriati, l’integratore brucia grassi giusto può essere davvero molto utile. Invece, anche i prodotti migliori non possono niente per contrastare gli effetti del sovraconsumo cronico di cibo di scarsa qualità, delle abitudini alimentari sbagliate, dell’alimentazione scorretta, di uno stile di vita sedentario e così via.

È semplicemente impossibile! Neanche i farmaci dietetici da prescrizione fanno magie del genere! Bene, per ripetere questo punto critico, un brucia grassi può essere utile se si capisce il contesto in cui può essere utile. Non esistono pillole magiche, nonostante le pubblicità che giurano il contrario. Detto questo, ci sono altri due consigli che vorrei dare a chi sta pensando di integrare con un brucia grassi…

Primo, impegnatevi a costruire il vostro corpo migliore “a ogni costo”. Troppe persone non sono disposte a impegnarsi in questo senso e ricorrono ai brucia grassi come “soluzione facile”. Inevitabilmente, falliscono. 

Secondo, intraprendete un programma alimentare e di allenamento sano ed efficace. Ne esistono molti, ma quello che ho più fresco in mente (in quanto l’ho appena finito di leggere) è The Six Pack Diet Plan di Rehan Jalali. È basato su concetti dimostrati nel tempo che danno risultati ed è presentato in modo facilmente accessibile e non intimidatorio (in altre parole, non vi sconvolgerà la vita come fanno molti altri libri su “dieta e attività fisica”). 

Bene, avete fatto tutto questo? Ottimo! Nella seconda parte di questo articolo andremo avanti con  una breve panoramica dei brucia grassi normalmente disponibili sul mercato di oggi (una discussione più approfondita riempirebbe questo blog e vi farebbe addormentare).


Articolo liberamente tratto da Olympian's News n° 81 pagg. 76-77. Pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!

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