14 giugno 2013

Introduzione ai bruciagrassi: i bloccanti dei carboidrati e dei grassi

di Paul Crane, avvocato dei consumatori

Nel corso degli ultimi anni le autorità di controllo hanno perseguito ripetutamente i produttori di molti bloccanti dei carboidrati e dei grassi per aver detto cose false e fuorvianti nelle pubblicità dei loro prodotti. Niente di cui sorprendersi. Ovviamente, chiunque dice “perdi peso pur mangiando quello che vuoi” non ha a cuore il vostro interesse. Ma cosa dire degli “studi scientifici” usati da questi produttori per avvalorare le loro affermazioni? Sono a dir poco scadenti, quando non truffaldini...

Ecco un estratto del comunicato stampa dell'ente americano di controllo sugli integratori che annunciava il suo intento di perseguire 16 produttori… “Dopo aver esaminato le affermazioni fatte per alcuni prodotti, la FDA ha concluso che tali affermazioni non si basano su dati scientifici affidabili”. Esattamente. Per esempio… L’ingrediente più comune nei “bloccanti di carboidrati” è l’estratto di fagioli Phaseolus vulgaris. Studi in vitro hanno mostrato che il Phaseolus vulgaris inibiva l’attività di un enzima chiamato alfa-amilasi, necessario per disgregare gli amidi negli zuccheri semplici assorbiti facilmente dal corpo. Ma è troppo presto per parlare di effetti miracolosi di riduzione del peso nell’essere umano. Infatti, uno studio recente eseguito alla UCLA sul Phaseolus vulgaris ha concluso… “Sono state identificate tendenze cliniche alla perdita di peso e alla riduzione dei trigliceridi, anche se non è stata raggiunta la significatività statistica”. In altre parole, l’estratto di fagiolo sembra promettente, ma difficilmente i suoi effetti saranno rivoluzionari.

E cosa dire per quanto riguarda i bloccanti dei grassi? Sfortunatamente, su questo fronte le cose non sono molto più brillanti. Il chitosano (un estratto del guscio dei crostacei e l’ingrediente principale di molte formule bloccanti i grassi) per esempio non ha ottenuto buoni risultati nei nuovi studi clinici che sono stati svolti su di esso. Le conclusioni sono state piuttosto chiare… il chitosano non sembra provocare alcuna perdita di peso nelle persone sane. 

Visto che parliamo del blocco dei grassi, ecco un’altro aspetto da tenere presente. Anche quando realmente funziona (come avviene con il farmaco da prescrizione Xenical), il blocco dei grassi non è sempre una cosa positiva. Questo perché non viene fatta alcuna differenziazione fra il blocco dei grassi salubri necessari (cioè gli acidi grassi omega 3-6-9) ed i grassi insalubri (cioè i grassi saturi e trans). Inoltre, i bloccanti dei grassi possono interferire con l’assorbimento delle vitamine liposolubili contribuendo a creare problemi molto più gravi dei supposti benefici.

Articolo liberamente tratto da Olympian's News n° 81 pagg. 77-78. Pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!

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