24 maggio 2013

Calcio, magnesio e vitamina D per dimagrire e stare in salute


del Dott. Mauro Di Pasquale

Il calcio, sebbene considerato un elemento chiave per mantenere la densità e la forza ossea, esercita anche altri benefici, compresa la riduzione della pressione ematica (1) e, cosa più importante per gli uomini e per le donne che stanno dimagrendo, la prevenzione di qualsiasi effetto negativo del dimagrimento sulla massa ossea e un effetto di prevenzione nei confronti dell’osteoporosi (2). Per esempio, il calcio può anche aiutare ad abbassare il colesterolo (3). In uno studio è stato scoperto che le persone con livelli di colesterolo alti nel range di 240-260 hanno ridotto il colesterolo totale del 6% quando hanno assunto 1.800 mg extra di calcio al giorno. E la parte migliore è che il colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità), il colesterolo cattivo implicato nella coronaropatia, era sceso dell’11%.

Inoltre, recentemente il calcio è stato associato inversamente all’incidenza di adenomi colorettali (4). Ma c’è di più. Il calcio ha anche mostrato di modulare la risposta infimmatoria (5) e di incrementare il dimagrimento. Uno studio recente ha scoperto che un incremento dell’assunzione di calcio alimentare, insieme a un’assunzione proteica normale, aumentava il grasso e l’energia espulsi con le feci di circa 350 calorie il giorno (6). Questa cosa può aiutare a spiegare perché una dieta ricca di calcio produce dimagrimento e suggerisce che può essere importante un’interazione a livello delle proteine alimentari.

Molti studi hanno mostrato che il calcio ricopre un ruolo importante nella regolazione del peso corporeo e specialmente nel metabolismo dei grassi (con effetti possibili sulla lipolisi, l’ossidazione del grasso, la lipogenesi, il dispendio energetico e la soppressione dell’appetito) e perciò è un integratore utile per quelli che cercano di ridurre il peso e il grasso corporeo (7,8,9,10,11,12,13,14,15,16). Per esempio, Zemel et ali (2002) hanno osservato gli effetti degli integratori di calcio sugli adulti obesi che seguivano una dieta di dimagrimento. È stato scoperto che una dieta ricca di calcio (1.200-1.300 mg/giorno) produceva nell’uomo una riduzione del peso e del grasso maggiore rispetto a una dieta povera di calcio (400-500 mg/giorno).

Un altro studio pubblicato nel novembre 2004 ha scoperto che un’assunzione alta di calcio può rallentare il riguadagno di peso e di grasso (17). Lo studio ha scoperto che dopo aver sottoposto i topi a una dieta ipocalorica e aver prodotto una riduzione del peso e del grasso corporeo, quelli che seguivano una dieta povera di calcio riguadagnavano il loro peso dopo 6 settimane. Invece, per quelli che seguivano una dieta ricca di calcio le cose andavano diversamente. È stato scoperto che le diete ricche di calcio producevano incrementi significativi della lipolisi, riduzioni dell’espressione e dell’attività dell’acido grasso sintasi e minore riguadagno di grasso. È stato anche scoperto che aumentare il calcio attraverso l’uso di latticini produceva effetti molto maggiori sul riguadagno di grassoFondamentalmente, aumentare l’assunzione di calcio è utile per quelli che vogliono perdere peso e anche perdere grasso, migliorare la composizione corporea e impedire che il grasso e il peso ricompaiano.

Il magnesio, oltre a complementare gli effetti del calcio sull’obesità (18) e su altre funzioni, esercita effetti importanti anche di per se. Livelli bassi di magnesio favoriscono l’infiammazione (19,20) e riducono la capacità del corpo di gestire lo stress (21). Queste funzioni sono utili per alleviare il rilascio di citochine pro-infiammatorie e ridurre sia la resistenza all’insulina sia la secrezione non appropriata di cortisolo.

La vitamina D è importante per aumentare la dinamica del calcio. Tuttavia, esercita anche altri effetti importanti (22), per esempio sulla resistenza all’insulina (23), sull’infiammazione (24,25) e sull’obesità (26,27). Anche se assumere quantità adeguate di vitamina D è fondamentale per la salute, la deficienza di vitamina D è relativamente comune (28,29,30). Perciò, integrare con la vitamina D è importante per realizzare tutti i benefici che ha da offrire.

Riferimenti
1. McCarron DA, Reusser ME. Finding consensus in the dietary calcium- blood pressure debate. J Am Coll Nutr 1999, 18: 398S-405S.
2. Bowen J, Noakes M, Clifton PM. A high dairy protein, high-calcium diet minimizes bone turnover in overweight adults during weight loss. J Nutr 2004, 134: 568-573.
3. Denke MA, Fox MM, Schulte MC. Short-term dietary calcium fortification increases fecal saturated fat content and reduces serum lipids in men. J Nutr 1993, 123: 1047-1053.
4. Hartman TJ, Albert PS, Snyder K, et al. The association of calcium and vitamin d with risk of colorectal adenomas. J Nutr. 2005 Feb,135(2):252-9.
5. Febbraio MA. Signaling pathways for IL-6 within skeletal muscle. Exerc Immunol Rev. 2003,9:34-9.
6. Jacobsen R, Lorenzen JK, Toubro S, Krog-Mikkelsen I, Astrup A. Effect of short-term high dietary calcium intake on 24-h energy expenditure, fat oxidation, and fecal fat excretion. Int J Obes Relat Metab Disord. 2005 Jan 18, [Epub ahead of print]
7. Davies KM, Heaney RP, Recker RR, Lappe JM, Barger-Lux MJ, Rafferty K, Hinders S. Calcium intake and body weight. J Clin Endocrinol Metab 2000, 85: 4635-4638.
8. Zemel MB, Shi H, Greer B, Dirienzo D, Zemel PC. Regulation of adiposity by dietary calcium. FASEB J 2000, 14: 1132-1138.
9. Zemel MB. Effects of calcium-fortified breakfast cereal on adiposity in a transgenic mouse model of obesity. FASEB J 2001, 15: A598.
10. Shi H, Dirienzo D, Zemel MB. Effects of dietary calcium on adipocyte lipid metabolism and body weight regulation in energy-restricted aP2-agouti transgenic mice. FASEB J 2001, 15:291–293.
11. Zemel MB, Thompson W, Zemel P, Nocton AM, Morris K,
Campbell P. Dietary calcium and dairy products accelerate weight and fat loss during energy restriction in obese adults. Am J Clin Nutr 2002, 75:342S
12. Heaney RP. Normalizing calcium intake: projected population effects for body weight. J Nutr 2003, 133: 268S-270S.
13. Melanson EL, Sharp TA, Schneider J, Donahoo WT, Grunwald GK, Hill JO. Relation between calcium intake and fat oxidation in adult humans. Int J Obes Relat Metab Disord 2003, 27:196-203
14. Papakonstantinou E, Flatt WP, Huth PJ, Harris RBS. High dietary calcium reduces body fat content, digestibility of fat, and serum vitamin D in rats. Obes Res 2003, 11: 387-394.
15. Shapses SA, Heshka S, Heymsfield SB. Effect of calcium supplementation on weight and fat loss in women. J Clin Endocrinol
Metab. 2004 Feb,89(2):632-7.
16. Zemel MB, Thompson W, Milstead A, Morris K, Campbell P. Calcium and dairy acceleration of weight and fat loss during energy restriction in obese adults. Obes Res. 2004 Apr,12(4):582-90.
17. Sun X, Zemel MB. Calcium and dairy products inhibit weight and fat regain during ad libitum consumption following energy restriction in Ap2-agouti transgenic mice. J Nutr. 2004 Nov,134(11):3054-60.
18. Lelovics Z. Relation between calcium and magnesium intake and obesity. Asia Pac J Clin Nutr. 2004,13(Suppl):S144.
19. Rayssiguier Y, Mazur A. R [Magnesium and inflammation:lessons from animal models.] Clin Calcium. 2005,15(2):245-248.
20. Maier JA, Malpuech-Brugere C, Zimowska W, Rayssiguier Y, Mazur A. Low magnesium promotes endothelial cell dysfunction: implications for atherosclerosis, inflammation and thrombosis. Biochim Biophys Acta. 2004 May 24,1689(1):13-21.
21. Consequences of magnesium deficiency on the enhancement of stress reactions, preventive and therapeutic implications (a review). J Am Coll Nutr. 1994 Oct,13(5):429-46.
22. Nagpal S, Na S, Rathnachalam R. Non-Calcemic Actions of Vitamin D Receptor Ligands. Endocr Rev. 2005 Mar 29,
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24. Rutter MK, Meigs JB, Sullivan LM, D'Agostino RB Sr, Wilson PW. C-reactive protein, the metabolic syndrome, and prediction of cardiovascular events in the Framingham Offspring Study. Circulation 2004,110:380–5.
25. Rutter MK, Meigs JB, Sullivan LM, D'Agostino RB Sr, Wilson PW. C-reactive protein, the metabolic syndrome, and prediction of cardiovascular events in the Framingham Offspring Study. Circulation 2004,110:380–5.
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27. Arunabh S, Pollack S, Yeh J, Aloia JF 2003 Body fat content and 25-hydroxyvitamin D levels in healthy women. J Clin Endocrinol Metab 88:157–161.
28. Glerup H, Mikkelsen K, Poulsen L, et al. Commonly recommended daily intake of vitamin D is not sufficient if sunlight exposure is limited. J Intern Med 2000,247:260–8.
29. Thomas MK, Lloyd-Jones DM, Thadhani RI, et al. Hypovitaminosis D in medical inpatients. N Engl J Med 1998,338:777–83
30. Weaver CM, Fleet JC. Vitamin D requirements: current and future. Am J Clin Nutr. 2004 Dec,80(6 Suppl):1735S-9S.

Articolo tratto da Olympian's News n° 80, pagg. 38-40.
Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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