di Jerry Brainum

Le sostanze naturali possono favorire la guarigione e a differenza dei farmaci hanno pochi o zero effetti collaterali. Quelli che seguono sono i profili di questi nutrienti per le articolazioni, meno noti ma molto efficaci.
• Condroitina Solfato (CS). Anche se spesso la glucosammina è venduta in combinazione con la condroitina, non ci sono prove che indicano che la loro combinazione offra risultati migliori dell’usare i due integratori separatamente. La condroitina solfato funziona in modo simile alla glucosammina, ma a differenza della prima non è altrettanto assorbibile. Mentre nell’uomo la glucosammina mostra infatti un assorbimento del 90% circa, questa cifra scende fino a uno striminzito 0-13% per la CS.
Il problema è dato dalla dimensione molecolare: la CS è circa 250 volte più grande della glucosammina, quindi il corpo ha difficoltà ad assorbirla. Comunque, gli studi mostrano che anche se la CS è disgregata nell’intestino, fornisce comunque le materie prime necessarie per il mantenimento e la riparazione delle articolazioni.
Oggi esistono sul mercato nuove forme di CS, tratte dalla trachea della mucca e manipolate per avere un peso molecolare più basso in modo tale da essere assorbite meglio dei normali integratori. La teoria dice che la condroitina solfato funziona perchè blocca gli enzimi noti per degradare la cartilagine e incrementando i liquidi presenti nelle strutture articolari interne.
Nonostante i suoi problemi di assorbimento, secondo alcuni studi recenti la CS può funzionare quanto o più della tanto decantata glucosammina. La dose generalmente consigliata sono 1,2 g al giorno suddivisi in più assunzioni.

In quando donatore di metile, la SAMe ricopre un ruolo fondamentale nella sintesi di molte sostanze chimiche vitali per il corpo, comprese la creatina, la melatonina e il glutatione. La SAMe esercita anche effetti protettivi per il fegato. Come antidepressivo funziona più velocemente della maggior parte dei farmaci da prescrizione. Lo svantaggio principale è che è costoso, perché le dosi usate per curare i problemi alle articolazioni sono di 1,2 g al giorno.
• Cetile miristoleato (CM). Il CM è una combinazione di alcol cetilico e un acido grasso monoinsaturo che si chiama acido miristoleico. È stato scoperto quando gli esperimenti con un certo tipo di cavie hanno mostrato che gli animali erano molto resistenti all’artrite indotta in modo sperimentale. Le cavie presentavano anche livelli alti di CM. Quando gli scienziati hanno somministrato il CM a cavie di altro tipo, anch’esse hanno mostrato una forte diminuzione dell’incidenza dei sintomi dell’artrite. Uno studio recente sulle cavie ha confermato queste scoperte; in questo caso, 20 mg per chilogrammo di peso corporeo hanno prodotto una piccola riduzione dei sintomi dell’artrite (6). Gli effetti del CM sulle articolazioni comprendono una riduzione della sintesi dei vari mediatori infiammatori, come le prostaglandine e le leucotrine. Sfortunatamente, il CM è un altro integratore costoso e non ci sono abbastanza ricerche sull’uomo a dimostrazione della sua efficacia. Invece, sappiamo con certezza che gli acidi grassi influenzano la produzione delle sostanze che causano infiammazione nel corpo. Per esempio, un eccesso di acidi grassi omega-6, presenti negli oli vegetali, favorisce la sintesi di molte sostanze infiammatorie che ritardano la guarigione e causano dolore. Gli acidi grassi omega-3, presenti negli oli di pesce, esercitano l’effetto opposto: riducono l’infiammazione e favoriscono la guarigione.

• Metilsulfonilmetano (MSM). È la versione orale di una cura topica per le articolazioni in voga circa 25 anni fa, il DMSO. Tuttavia, a differenza di quest’ultimo, l’MSM non vi fa puzzare d’aglio. L’MSM è una buona fonte di zolfo che, come detto, è fondamentale per la sintesi e il mantenimento delle articolazioni. L’MSM è assolutamente non tossico. La dose consigliata sono 2-5 g al giorno.
• Collagene idrolizzato. Meglio conosciuto come gelatina, questa forma di collagene è considerata funzionare perché fornisce gli amminoacidi usati nella sintesi del collagene, la principale proteina strutturale del tessuto connettivo. Come altri nutrienti per le articolazioni, il collagene idrolizzato ha bisogno di almeno due mesi per funzionare. La dose più comune sono 10 g al giorno.

• Cozze. Questo frutto di mare contiene alcune forme naturali di condroitina e di altri GAG. La dose comune sono 500-3.000 mg il giorno suddivisi in più dosi. Il cetriolo di mare ha proprietà simili, la dose comune sono 500- 2.000 mg il giorno.
• Proteine del latte. Alcuni integratori speciali che contengono estratti di latte in polvere derivati da mucche iperimmunizzate possono alleviare il dolore articolare (8). Questi integratori contengono sostanze antinfiammatorie naturali concentrate derivate dal latte. Studi preliminari hanno mostrato che le persone che ne assumevano 2 g due volte il giorno sperimentavano meno dolore, rigidità e immobilità articolare.
• Antiossidanti. Vari flavonoidi e nutrienti antiossidanti, come i minerali manganese e zinco, facilitano la protezione e la riparazione articolare smorzando gli effetti infiammatori dei radicali liberi nelle articolazioni e agendo come fattori coenzima nei processi di riparazione articolari. Alcuni studi recenti mostrano che il tè verde, che contiene potenti antiossidanti, può aiutare a prevenire l’artrite (9).
• Boro. Anni fa questo oligominerale era considerato un modo naturale per aumentare il testosterone. Lo faceva… nelle donne anziane. In tutti gli altri non esercitava questo effetto, però è anche coinvolto nel metabolismo delle articolazioni e delle ossa. Gli studi mostrano che nelle parti del mondo dove le persone assumono 1 mg o meno di boro il giorno, l’incidenza dell’artrite è del 20-70%. Nelle zone dove le persone assumono 3-10 mg il giorno, l’incidenza e dello 0-10%. La dose giornaliera di boro è assunta mangiando vari tipi di frutta. Le dosi consigliate vanno dai 3 ai 5 mg al giorno.
Infine, anche se il testosterone non è uno strumento alimentare, uno studio recente ha mostrato che avere livelli ottimali di testosterone sembra conservare il volume delle cartilagini del ginocchio negli uomini sani (10).
Bibliografia
6) Hunter, K.W., et al. (2003). Synthesis of cetyl myristoleate and evaluation of its therapeutic effi ciency in a murine model of colla gen-induced arthritis. Pharmaceut Res. 47:43-47.
7) Badria, F.A., et al. (2003). Boswellia-curcumin preparation for treating knee osteoarthritis. Alternative and Comp Ther Dec. 341-348.
8) Zenk, J.L., et al. (2002). The effects of milk protein concentrate on the symptoms of osteoarthritis in adults: an exploratory, random ized, doubleblind, placebo-con trolled study. Curr Therap Res. 63:430-442.
9) Haqqi, T.M., et al. (1999). Pre vention of collagen-induced arthritis in mice by a polyphenolic fraction from green tea. Proc Natl Acad Sci USA. 96:4524-29.
10) Cicuttini, E.M., et al. (2003). Factors affecting knee cartilage in healthy men. Rheumatology. 42:258-262.
Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 1“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.
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