27 agosto 2013

Glucosamina e fascite plantare

a cura di Jerry Brainum

La glucosamina è un popolare supplemento per il trattamento e la prevenzione del dolore cronico alle articolazioni. Di solito si ricava dai crostacei. Funziona grazie al fatto che fornisce proteoglicani, che sono precursori della sintesi di tessuto connettivo. Mentre alcune ricerche mediche hanno tentato di discreditare l’efficacia della glucosamina, ci sono altri studi, nonché un certo numero di testimonianze empiriche, che mostrano che funziona e alla grande.

Dal momento che i tendini sono in larga parte composti da tessuto connettivo e che la glucosamina fornisce la materia grezza per la sintesi di tessuto connettivo, gli integratori di glucosamina sono popolari tra i bodybuilder che soffrono di comuni infiammazioni dei tendini, tra cui quel tipo di tendinite che colpisce gomiti, spalle e ginoccha. Alcuni studi hanno evidenziato che l’effetto analgesico, ovvero di sollievo dal dolore, sviluppato dall'assunzione di dosi massicce di glucosamina (da 1,5 gr. al giorno in su) è paragonabile a quello che si ricava dal trattamento farmacologico standard per il dolore ai tendini, costituito da farmaci anti-infiammatori non-steroidei. A differenza di questi farmaci, che si limitano a mascherare il dolore, però, la glucosamina potrebbe aiutare l’effettivo processo di guarigione.

Una forma di tendinite particolarmente fastidiosa è quella che colpisce comunemente le piante dei piedi. Anche se la causa esatta della fascite plantare non è chiara, la maggior parte degli scienziati ipotizza che sia indotta da sovra-utilizzo, con speciale riferimento ad un peso corporeo eccessivo. Questo porta a piccole lacerazioni nel tessuto connettivo che si allinea al fondo del piede. Il dolore trasmesso dalle minuscole lacerazioni è assolutamente fuori misura rispetto alle loro dimensioni e si fa sentire subito, appena ci si alza al mattino, rendendo scomodo e gravoso camminare. La fascite plantare è generalmente curata con farmaci antiinfiammatori non-steroidei come l’ibuprofene, accompagnati da riposo, esercizi di stretching ed inserti ortopedici nelle scarpe.

Uno studio, presentato al meeting del 2006 dell’American College of Sports Medicine a San Francisco, ha testato l’efficacia della glucosamina nel trattamento di questa patologia. I ricercatori si sono avvalsi di un protocollo di ricerca random, in doppio cieco, con placebo di controllo. Questo significa che, per tutta la durata dello studio, né i soggetti, né i ricercatori erano a conoscenza di chi stesse prendendo glucosamina e chi il placebo. Gli individui nel gruppo ad assunzione di glucosamina (GG) ricevevano 500 milligrammi della sostanza 3 volte al giorno per 8 settimane o fino a scomparsa del dolore. A tutti i soggetti, 15 uomini e 14 donne dell’età media di 29 anni, era stata diagnosticata fascite plantare entro 60 giorni dall’inizio dello studio. I sintomi riportati includevano dolore ai calcagni e dolore acuto di fronte ai primi passi mattutini o all’attività fisica.

Dallo studio erano stati esclusi, oltre alle donne in stato di gravidanza o allattamento, tutti i soggetti che avessero già utilizzato glucosamina in precedenza o avessero riportato infortuni da trauma. Tutti i soggetti hanno ricevuto il trattamento usuale per la fascite plantare, che prevede 800 mg di ibuprofene 3 volte al giorno, riposo ed esercizi di stretching. Sei dei 15 soggetti che hanno assunto anche la glucosamina hanno ottenuto la regressione totale del dolore entro il 31mo giorno di somministrazione a fronte di uno solo dei 14 soggetti che hanno ricevuto il placebo.

Ulteriori analisi hanno evidenziato un percorso di guarigione più rapido nel gruppo conglucosamina rispetto a quello con placebo.

Bibliografia

Johnson, J.J., et al. (2006). Glucosamine in treatment of plantar fasciitis: A pilot study. Med Sci Sports Exer. 38:S87.

Articolo tratto da Olympian's News n° 86, pag 34. Pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti sono riservati. Clicca qui per abbonarti!

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