di Jerry
Brainum
Il
beta-idrossi-beta-metilbutirrato, o HMB, è un metabolita dell’aminoacido
ramificato leucina che, come è stato dimostrato da numerosi studi, è
sicuramente l’aminoacido che stimola maggiormente la sintesi proteica
muscolare. Molti anni fa, gli scienziati della University of Iowa hanno
studiato i meccanismi metabolici della leucina, deducendo che, in realtà, il
ruolo ad essa attribuito era dovuto al suo metabolita HMB, e molti studi su
animali hanno mostrato che l’HMB ha effetti notevoli sulla produzione proteica.
I
primi studi su esseri umani, condotti principalmente su soggetti non allenati,
hanno mostrato che l’HMB sembrava funzionare anche sugli uomini che praticavano
allenamento con opposizione di resistenza. La sostanza è stata messa in
commercio alla fine degli anni ’90, ma i risultati sono stati scarsi e, da
allora, la maggior parte della comunità del bodybuilding ha considerato l’HMB
un integratore costoso, ma inutile. Tuttavia, stranamente molti scienziati
dell’alimentazione continuano a esaltarne le virtù.
Infatti,
i meccanismi suddetti indicherebbero che l’HMB è un integratore anabolico efficace.
Una teoria sostiene che l’HMB blocca l’attività cellulare coinvolta nella
disgregazione proteica, mentre un’altra afferma che la sostanza si converte
in colesterolo che, pur essendo noto soprattutto per il suo ruolo nelle malattie
cardiovascolari, è necessario per la stabilità delle membrane cellulari.
Inoltre, studi recenti suggeriscono che il colesterolo potrebbe avere effetti
anabolici nei muscoli, il che non è sorprendente se si pensa che è il
precursore di tutti gli ormoni steroidei, compreso il testosterone.
Una
delle prime teorie sosteneva che l’HMB stabilizza così tanto le membrane
cellulari da impedire una disgregazione eccessiva delle proteine muscolari,
mentre un’altra sostiene che potrebbe persino favorire la perdita di grasso
corporeo aumentando l’ossidazione dei grassi nelle cellule muscolari, benché
non si sappia esattamente come.
In uno studio sull’HMB, in doppio cieco e con suddivisione casuale dei soggetti e del gruppo di controllo, 22 uomini con in media 24 anni hanno assunto 3 g al giorno
di HMB o un placebo per 9 settimane. In media i soggetti avevano oltre 3 anni
di allenamento alle spalle e andavano in palestra almeno 3 volte a settimana. I
test per la forza comprendevano leg extension, distensioni su panca e curl alla
panca Scott con il massimale per una ripetizione. Fra gli altri test c’era
anche quello sulla composizione corporea.
Dopo
9 settimane, chi aveva assunto l’HMB ha mostrato un aumento generale della
forza dell’1,6%. Isolando i guadagni relativi alla parte superiore e inferiore
del corpo, però, è emerso che la forza massima delle gambe era aumentata
addirittura del 9,1%, mentre nella parte superiore del corpo la forza era
rimasta praticamente invariata. Anche la perdita di grasso corporeo di questi
soggetti è stata poco significativa. Quindi, gli autori suggeriscono che l’HMB
potrebbe essere più utile per i principianti che sono soggetti a danni
muscolari maggiori, rispetto agli atleti più esperti.
Bibliografia
Rowlands,
D.S., et al. (2009). Effects of nine weeks of B-hydroxy-B-Methylbutyrate
supplementation on strength and body composition in resistance-trained men. J
Str Cond Res. 23:827-835.
Articolo tratto da IRONMAN allegato ad OLYMPIAN'S NEWS n° 106, pag. 22. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati. Clicca qui per abbonarti!
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