29 ottobre 2014

INTEGRATORI ALIMENTARI E FARMACI

di Marco Ceriani

BREVE GUIDA PER DISTRICARSI NELLA GIUNGLA DEL MERCATO 

Il mercato degli integratori alimentari, o supplements, è oggi vittima di una situazione che sembra creata apposta per disorientare il consumatore, invece che incentivarlo a conoscere e ad utilizzare questa importante realtà che rappresenta uno dei fattori primari della prevenzione, del benessere e della longevità. E pensare che nel nostro paese il settore degli integratori alimentari è stato regolamentato negli anni ‘50 con la definizione di ‘dietetici’ e dal 1992 con la definizione ‘prodotti destinati ad una alimentazione particolare’.

L’Italia è stata addirittura il primo Paese europeo a emanare una legge riguardante i prodotti dietetici e gli alimenti per la prima infanzia, essendo stato regolato per la prima volta con una legge (29/03/1951n° 327 con Regolamento di esecuzione, il DPR del 30/05/1953 n° 578).

Oggi il mercato è frazionato e confuso già a partire dalle definizioni: semplici alimenti, alimenti fortificati, novel foods, integratori alimentari, farmaci Sop (senza obbligo di ricetta) e Otc (Over the counter), fino ad arrivare alle varie tipologie del sistema distributivo nazionale, al quale si sono aggiunti parafarmacie e corner di medicinali da banco nei supermercati che, secondo recenti stime, sono attualmente 5.227 (Fonte: http://www.comuni-italiani.it/farmacie/), e che con farmacie ed erboristerie (rivendite storiche) dovrebbero subire un riordino da parte del Ministero o meglio dei ministeri, visto che si tratta di mettere d’accordo il Ministero della salute e quello dello sviluppo economico.


La lotta, più che sulla salute e tutela dei cittadini, è tutta interna alla corporazione dei farmacisti, che vorrebbe un loro esponente in servizio per tutto l’orario di apertura del punto vendita per poter vendere i prodotti di automedicazione, il famoso e per certi versi superato “consiglio del farmacista”.  Da qualche anno infatti il Ministero della Salute, complicando di molto la già difficile leggibilità del mercato, ha ampliato le possibilità di vendita dei farmaci di automedicazione o da banco o senza obbligo di prescrizione (tre definizioni per una stessa tipologia di prodotti, non male!). Per identificarli meglio il consumatore trova, riportato sulla confezione, un bollino rosso con la dicitura “farmaco senza obbligo di ricetta”. 

Questa tipologia di prodotti si distingue ulteriormente in due sotto-categorie i Sop (senza obbligo di ricetta) e gli Otc (Over the counter). Entrambe vendibili nelle “parafarmacie”, con una grande differenza data dal fatto che a vendere i Sop deve essere un farmacista ed è inoltre proibito la loro pubblicizzazione nel punto vendita, mentre gli Otc sono vendibili senza specialista e con pubblicità apposita (regolamentata dal Ministero della salute). 

In fatto di farmaci la vera notizia è però un’altra, potrebbero essere infatti in arrivo in un futuro non remoto una nuova classe di farmaci personalizzati in base al profilo genetico del consumatore-paziente. Di ciò si è discusso al convegno “New large scale approaches to drug discovery” Bioforum expo-conference al biotech di Milano.

L’obiettivo consiste nell’identificare alcune proteine mirate per ogni singola patologia, ricercando quindi i farmaci biologici più adatti per ogni singolo paziente. È ovvio che passare dal laboratorio al mercato è cosa tutt’altro che semplice ma questa potrebbe costituire anche la via per una personalizzazione dell’integrazione di persone attive ed atleti. 

BREVE GUIDA PER ORIENTARSI NELLA GIUNGLE DELLE DEFINIZIONI 

> ALIMENTI DI USO CORRENTE: qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente o non trasformato destinato ad essere ingerito da esseri umani. (art..2 Reg.CE n..178/2002) 

> ALIMENTI ARRICCHITI o FUNZIONALI: alimenti addizionati di vitamine o minerali o di altre sostanze al fine di potenziarne gli effetti nutrizionali o di migliorare alcune funzioni fisiologiche dell’organismo. “Un alimento può essere considerato funzionale se viene soddisfacentemente dimostrato che può implicare un effetto benefico e mirato su una o più funzioni dell’organismo, al di là di adeguati effetti nutritivi, in modo tale che risultino evidenti un miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o una riduzione del rischio di malattia.” (Normativa di riferimento: Circ. Min. Salute 16 aprile 1996, n..8, Proposta Regolamentto CE sull’aggiunta di vitamine e minerali e di talune altre sostanze alimentari). 

> ALIMENTI FORTIFICATI: manca in Italia una legislazione specifica così come una definizione di “arricchimento degli alimenti”, tuttavia le proposte a livello comunitario hanno il seguente contenuto: 

· una lista di alimenti base (come sale, latte, ecc.) arricchibili esclusivamente per combattere carenze nutrizionali ben identificate e presenti nella popolazione in percentuale significativa; 
· ammettere come fortificati solo alimenti dotati di buon apporto nutritivo e non tali da sconsigliarne un consumo frequente (patatine, dolciumi in genere, ecc.); 
· fissare una data di scadenza-limite per garantire la presenza e l’azione positiva dei micronutrienti; 
· rendere obbligatoria l’avvertenza in etichetta a non consumare contemporaneamente integratori vitaminici, per evitare sovradosaggi. 

> INTEGRATORI: definiti anche come “prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare” sono prodotti alimentari che, per la loro particolare composizione o per il particolare processo di fabbricazione assolvono alle seguenti caratteristiche: 

· si distinguono nettamente dagli alimenti di consumo corrente; 
· sono adatti all’obiettivo nutrizionale indicato; 
· vengono commercializzati in modo da indicare che sono conformi a tale obiettivo. 

Devono inoltre rispondere alle esigenze nutrizionali particolari delle persone il cui processo di assimilazione o il cui metabolismo è perturbato o che si trovano in condizioni fisiologiche particolari per cui possono trarre benefici particolari dall’assunzione controllata di talune sostanze negli alimenti. 

L’integratore alimentare (food supplement, in inglese) è definito dall’EHPM (Federazione Europea delle Associazioni dei Produttori di Prodotti Salutistici) come: “Preparazioni come tavolette, capsule, polveri e liquidi composte da, o contenenti, nutrienti, micronutrienti e/o altre sostanze commestibili assunte in dosi unitarie, destinate ad integrare la normale alimentazione.” 

> NOVEL FOOD: prodotti e ingredienti alimentari non ancora utilizzati in misura significativa per il consumo umano nella Comunità e che rientrano in una delle seguenti categorie: 

- prodotti e ingredienti alimentari con una struttura molecolare primaria nuova o volutamente modificata;
- prodotti e ingredienti alimentari costituiti o isolati a partire da microorganismi, funghi o alghe; 
- prodotti e ingredienti alimentari costituiti da vegetali o isolati a partire da vegetali e ingredienti alimentari isolati a partire da animali, esclusi i prodotti e gli ingredienti alimentari ottenuti mediante pratiche tradizionali di moltiplicazione o di riproduzione che vantano un uso alimentare sicuro storicamente comprovato; 
- prodotti e ingredienti alimentari sottoposti ad un processo di produzione non generalmente utilizzato, per i quali tale processo comporti nella composizione o nella struttura dei prodotti o degli ingredienti alimentari cambiamenti significativi del valore nutritivo, del loro metabolismo o del tenore di sostanze indesiderabili. 

> FARMACI O MEDICINALI: ogni sostanza o composizione presentata come avente proprietà curative o profilattiche delle malattie umane o animali, nonché ogni sostanza o composizione da somministrare all’uomo allo scopo di stabilire una diagnosi medica o di ripristinare, correggere o modificare funzioni organiche dell’uomo o dell’animale”(art.1 del testo integrato D.L.vo 178/91 e D.L.vo 44/97). 

È considerato farmaco una qualsiasi sostanza che, introdotta in un organismo vivente, determina una o più variazioni funzionali. Un farmaco viene quindi assunto per prevenire o curare una malattia rispondendo a tre presupposti improrogabili: 

• efficace, in grado di modificare il decorso della malattia o ridurne i sintomi; 
• sicuro: non esistono farmaci privi di tossicità, ma un farmaco deve presentare il minor numero di effetti collaterali alle dosi prescritte; 
• utilizzato in modo corretto, assunto cioè solo in caso di effettiva necessità e nel corretto dosaggio. 

Articolo pubblicato su OLYMPIAN'S NEWS n° 97, pagg 50-52, da Sandro Ciccarelli Editore Srl. Tutti i diritti riservati. Powered by Olympian’s News - Clicca qui per abbonarti!
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