26 febbraio 2013

La riduzione del grasso inizia pensando ai grassi

di Marianne Karinch

Perfino nei secoli bui dell’alimentazione, quando ero una bodybuilder, il mio preparatore non mi diceva di escludere i grassi dalla dieta. La sua regola era: “Non aggiungere grassi”. Erano gli anni Ottanta, prima che pesisti e bodybuilder conoscessero tutti gli effetti positivi sul metabolismo degli acidi grassi essenziali – acido linoleico (omega-6), acido arachidonico, acido alfa lineolenico (omega-3).

Tutto quello che sapevamo era che una certa quantità di grassi era necessaria per assimilare le vitamine liposolubili (A, D, E e K). Inoltre avevano perfino ipotizzato che il pesce facesse bene e ci riteniamo assai intelligenti di averlo pensato adesso che tutti sanno che i pesci di acque fredde come salmone, aringhe, sgombro, sardine e trote apportano preziosi acidi grassi omega-3. “Non aggiungere grassi” significava non mangiare fritti, non spalmare il burro su niente, non scegliere merendine industriali (come cornetti o tortine) che potevano contenere grassi aggiunti – in breve, quella che la moderna medicina definisce una dieta ottima per la salute cardiovascolare e la prevenzione dei tumori.

La regola antiquata “non aggiungere grassi”, combinata con l’attuale comprensione di come i carboidrati con basso indice glicemico abbiano un effetto diverso sulle risposte metaboliche del corpo rispetto a quelli con indice elevato, può portare direttamente alla riduzione dell’adipe superfluo. Ricordatevi che i carboidrati ad alto indice glicemico possono innescare una produzione di insulina (come spiegato nel capitolo 2) e che ci sono molte prove che l’insulina elevata impedisca l’utilizzazione a scopi energetici dei depositi adiposi.

Lori Bowden, una delle migliori triatlete a livello mondiale che partecipano all’Ironman, ammette che quando passò dalla normale corsa al triathlon, all’età di 19 anni, voleva dimagrire: “Iniziando il triathlon volevo ridurre il mio peso corporeo. Dovevamo correre in costume da bagno e per questo mi interessava molto il mio aspetto”. Lori raggiunse il cambiamento desiderato attraverso la sua dieta di base, non affidandosi ad un integratore lipolitico o a qualche altro integratore. Il grosso cambiamento consistette nel passare da una dieta incentrata sui carboidrati ad una con relativamente pochi grassi ma equilibrata per quanto riguarda carboidrati e proteine.

Alla fine potreste anche dover variare le percentuali, ma se siete nuovi di queste pratiche per definirsi in vista dell'estate o di una gara di bodybuilding oppure avete bisogno di ridurre l’adipe per la performance in altri sport, ristrutturate la dieta iniziando a prestare attenzione ai grassi. Evitate gli alimenti ai quali sono stati aggiunti i grassi. Se seguite questo consiglio, sceglierete come spuntino delle gallette di riso al posto dei cracker e cucinerete il vostro brodo senza grassi invece di mangiare una minestra in busta. Inoltre vi terrete alla larga dai latticini perché contengono grassi. E come grassi usate solo olio d'oliva ed omega 3. Provate e mi saprete dire!


Articolo liberamente tratto da "Diete progettate per gli atleti" di Marianne Karinch. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore- All rights Reserved.

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